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Recensione Monster Hunter 3 Ultimate

Monster Hunter 3 Ultimate ha la deliziosa sfortuna di essere uno di quei titoli in grado di annullare la vostra vita sociale. La fortuita serie ideata da Capcom nel lontano 2004 sbarca ancora una volta in occidente sotto l'ala protettrice di Nintendo, memore di una collaborazione iniziata con l'espatrio di Monster Hunter Trisu Wii. Sebbene il popolo orientale straveda per questo brand tanto particolare quanto poliedrico, diventato in breve tempo un'ottimo selling-system, lo stesso non si può dire dei giocatori occidentali che hanno accolto il titolo con molta più freddezza. La strategia di Nintendo nel far uscire il medesimo titolo su entrambe le sue attuali piattaforme è inoltre coerente con la filosofia stessa della società: sfruttare l'ampia base installata di 3DS e allo stesso tempo, rimpolpare il parco titoli carente di WiiU sfruttando tra l'altro il cross-platform.
Non solo accaddì quindi, in questa versione riveduta e corretta per fruttare al meglio le qualità delle due console.

di: Manuel "haures" Di Gregorio

Monster Hunter 3 Ultimate ha la deliziosa sfortuna di essere uno di quei titoli in grado di annullare la vostra vita sociale. La fortuita serie ideata da Capcom nel lontano 2004 sbarca ancora una volta in occidente sotto l’ala protettrice di Nintendo, memore di una collaborazione iniziata con l’espatrio di Monster Hunter Trisu Wii. Sebbene il popolo orientale straveda per questo brand tanto particolare quanto poliedrico, diventato in breve tempo un’ottimo selling-system, lo stesso non si può dire dei giocatori occidentali che hanno accolto il titolo con molta più freddezza. La strategia di Nintendo nel far uscire il medesimo titolo su entrambe le sue attuali piattaforme è inoltre coerente con la filosofia stessa della società: sfruttare l’ampia base installata di 3DS e allo stesso tempo, rimpolpare il parco titoli carente di WiiU sfruttando tra l’altro il cross-platform.
Non solo accaddì quindi, in questa versione riveduta e corretta per fruttare al meglio le qualità delle due console.

Questa… è… cacciaaaaa!

Monster Hunter è un gioco talmente vasto che non dovrete sorprendervi se impiegherete le prime quattro o cinque ore di gioco solo per imparare lo stretto necessario per sopravvivere all’interno di questa selvaggia realtà.
Impersonando un cacciatore alle prime armi del villaggio di Moga, dovremo proteggerlo dalla furia di grossi bestioni che minano il quieto vivere e il nostro commercio; in quanto cacciatori della gilda dovremo quindi difendere il nostro onore andando a caccia di mostri sempre più potenti, salendo così di rango. La quasi totalità delle missioni, della durata di 50 minuti, sarà incentrata sul localizzare il bestione nemico, affrontarlo con la giusta tattica e ritornare al campo base con il nostro ambito bottino. L’essenza di Monster Hunter non risiede solo nell’esplorazione di piccole ma molteplici aree collegate quali boschi, fiumi, grotte, spiagge o scogliere spesso in grado di regalare scorci visivamente accattivanti, bensì nel pianificare la giusta tattica pre-caccia. Unendo un crocevia di varigameplay, dovremo sempre ponderare, pianificare e analizzare molteplici tecniche d’azione prima di lanciarci all’attacco. Studiare i punti deboli del nemico da affrontare è spesso l’unico modo per uscire dagli scontri incolumi. Le battute di caccia possono essere affrontate in modalità stealth per esporsi il meno possibile ma sicuramente non vanno prese alla leggera perché lanciarsi a capofitto sperando di risolvere la situazione mediante un forsennato button-smashingè il modo più semplice e veloce per farsi uccidere. Colpire con l’arma giusta, nei punti giusti, non è solo importante ma facilita notevolmente le cose.

Bear grills docet

L’evoluzione del protagonista (del quale ci verrà data la facoltà di modificarne le fattezze) è strettamente correlata alla riuscita delle missioni poiché queste permetteranno di recuperare oggetti sempre più rari che contribuiranno a migliorare le qualità dell’arma scelta tramite le funzioni di crafting dispensate dai fabbri. Sin da subito in Monster Hunter 3 Ultimate avrete a disposizione tutte e 12 le tipologie di armi base, così che possiate immediatamente avvicinarvi al vostro stile di caccia preferito. Gli oggetti più rari, rilasciati dai mostri più forti, permetteranno di evolvere l’arma selezionata con la possibilità di infliggere determinati statusnegativi o assorbire un certo tipo di attacchi ed entrambe queste opzioni si riveleranno fondamentali negli scontri con mastodontici mostri che mascherano vere e proprie boss-fight. Altra nota fondamentale durante le vostre battute, sarà quella di studiare il comportamento stesso delle creature analizzandone abitudini e comportamenti per poter reagire prontamente in caso di attacco. Il nostro comportamento in battaglia influirà sul bottino finale in base alle azioni intraprese per avere la meglio sulla bestia, determinando così il drop di oggetti più o meno rari necessari per poter concludere la successiva missione.

La forza del branco

I due Shakalaka che potrete portarvi in missione durante la campagna, non faranno molto più che curarvi o distrarre i mostri (nonostante 11 nuove maschere che dovrebbero attribuirgli nuove abilità), mentre i compagni umani potranno piazzare trappole, lanciare bombe o semplicemente attaccare con all’unisono.
Se l’avventura in solitaria può sembrarvi ridondante e monotona, basta sbarcare nel porto di Tanzia per avviare una partita in co-op affidandoci alla Nintendo Network per incontrare giocatori da ogni angolo del globo! Starà a voi decidere se creare una stanza o entrare in una già creata. Potrete quindi scegliere di affrontare in multigiocatore sfide molto più ardue oppure battere i tempi dell’Arena dove i giocatori mondiali possono vantarsi delle proprie abilità di caccia. Ilmultiplayer offre sicuramente molto più divertimento della campagna principale grazie alla collaborazione dei propri compagni ai quali potremo inoltre prendere ispirazione per modificare l’assetto del nostro equipaggiamento. L’assenza di una modalità online nativa nella versione per 3DS è stata probabilmente la scelta peggiore che Capcom potesse adottare per questo remake. Gli utenti della versione portatile potranno partecipare a sessioni cooperative solamente in locale, creando stanze o partecipandovi (come da copione nel multiplayer classico) fino ad un massimo di tre ulteriori giocatori ma, per l’appunto, dovrete invitare uno o più amici a casa vostra o ovunque voi siate. Se proprio non potete fare a meno di sfidare cacciatori d’oltreoceano, l’unica soluzione possibile è quella di utilizzare una console WiiU come brigde WiFi, unitamente ad un adattatore LAN apposito.
Discorso inverso invece per la versione WiiU che disponendo dell’online nativo integra appieno tale funzione nel normale svolgersi del gioco. Fino a cinque giocatori (nel caso disponiate di quattro 3DS e un WiiU) potranno partecipare assieme nella stessa stanza giocando in locale. Anche solo per la possibilità di chattare tramite il microfono del WiiU o di giocare con altri quattro 3DS mediante cross-platform, consigliamo vivamente di radunare qualche giocatore ispirato e organizzarsi in clan per esplorare, anzi, vivere appieno questa immersiva esperienza di gioco.

Add-on.

Passando in rassegna le migliorie approntate al titolo rispetto alla precedente versione per Wii, notiamo come Capcom abbia provato ad utilizzare al meglio lefeature a disposizione di ciascuna console. Entrambe le versioni vantano una grafica migliorata nelle texture, con effetti di luce più brillanti e colori maggiormente saturi; in particolare su WiiU il gioco gira sui 30 fps e la risoluzione sui 1080p riesce ad esaltare perfettamente tutte le migliorie attuate sui filtri grafici.
Fanno ora capolino 73 diverse tipologie di mostri delle quali 38 non presenti nella versione Wii, sebbene non siano altro che varianti di quelle già esistenti. Aumenta anche il numero di missioni, ora 339 senza contare tutti i futuri DLC previsti. Nuovi boss e nuove location sono stati aggiunti in entrambe le versioni ma tra tutte due sono le migliorie che più saltano all’occhio ai più navigati della serie: l’HUD personalizzabile su touch-screen e la target camera. La prima permetterà di condensare tutte le informazioni più salienti direttamente sul gamepad, mentre la seconda setterà l’inquadratura sul mostro senza porre però nessun lock alla telecamera. A queste si aggiungono la possibilità di giocare off-play TV nella versione WiiU, e l’utilizzo del 3D stereoscopico su 3DS anche se quest’ultimo risulta ancora una volta più disturbante che piacevole, sopratutto durante i momenti di scontro concitati.

Monster Hunter 3 Ultimate rimane sostanzialmente un porting potenziato della versione Wii. Le aggiunte per la versione WiiU semplificano l’utilizzo dei vari comandi come lo zaino, le statistiche e la mappa ma non sfruttano poi le tecnologie dei sensori di movimento o il Miiverse. Su 3DS invece, dovrete impiegare non poco tempo per settare le opzioni dell‘HUD sul touch come meglio vi aggrada, viste le esigue dimensioni dello schermo. Capcom ha avuto disposizione quasi quattro anni per rivedere la natura ostica dell’inventario e la rigidità dei controlli, decidendo invece di non concentrarsi sull’evoluzione di questi sistemi quanto più sul riutilizzarli in maniera differente, piegandoli quasi forzandoli alle feature delle nuove console.
Cacciare con gli amici rimane comunque una delle esperienze più divertenti che questa serie possa offrire e la possibilità di continuare la partita su portatile oWiiU tramite l’applicazione di Data Transfer è veramente la manna dal cielo per tutti i cacciatori che si aggirano per il mondo con la portatile Nintendo. Monster Hunter 3 Ultimate è sicuramente un gioco in grado di regalare ancora tantissime soddisfazioni, non senza una punta di frustrazione, però.