Retrocompatibilità su Xbox One? Non è così sfruttata come si crede [Aggiornata]
di: Simone Cantini[Aggiornamento] Segnaliamo che Mike Ybarra di Microsoft ha dichiarato su Twitter che le informazioni diffuse non sono accurate.
https://twitter.com/XboxQwik/status/872168129425625089
Nelle ultime ore hanno fatto discutere le parole di Jim Ryan (di cui vi abbiamo parlato qua), secondo le quali la retrocompatibilità sulle attuali macchine da gioco non sarebbe una feature poi così sfruttata.
Ovviamente la reazione degli utenti non si è fatta attendere, i quali si sono mostrati profondamente in disaccordo con quanto espresso dall’Head of Global Marketing and Sales di Sony.
I fatti però, almeno stando ad un’analisi effettuata da ArsTechnica su di un campione di circa un milione di Gamertag attive, sembrerebbero appoggiare la sua teoria.
L’indagine difatti, compiuta sfruttando una API di terze parti volta a monitorare, in maniera del tutto randomica, i dati di utilizzo di tali utenti nel periodo compreso tra il settembre 2016 ed il febbraio 2017, ha fatto emergere un risultato quanto mai sorprendente.
La prima immagine dimostra come solo l’1,5% degli 1,65 miliardi di minuti di utilizzo di Xbox One analizzati risultino spesi per giocare con titoli provenienti dalla ludoteca Xbox 360.
Non proprio esaltante anche la percentuale di utenti che hanno utilizzato Call of Duty: Black Ops, uno dei titoli capaci di suscitare la gioia dei fan all’annuncio del suo ingresso nella libreria dei giochi retrocompatibili.
Non stupisce, quindi, trovare il titolo Activision in cima alla classifica del software più utilizzato.
Parole, parole, parole si dice in questi casi, ma stavolta i fatti sembrerebbero dare ragione a Ryan.