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Cliff Bleszinski parla di The Order: 1886

Qualche critica nei confronti di The Order: 1886 dal creatore di Gears of War

di: Luca Saati

Cliff Bleszinski, creatore della serie Gears of War, ha giocato The Order: 1886 e ci ha detto la sua sulla nuova esclusiva PS4 di Ready at Dawn.

“Vorrei farmelo piacere, ma la narrazione mi sembra forzata, preponderante. Voglio dire, fatemi provare i combattimenti! Ci possono stare i quick time event, non è sempre una brutta cosa, ma così è un po’ troppo pesante.
E’ bello da vedere, le animazioni sono fantastiche, ma come sviluppatore al capo di uno studio penso sempre a quanto costi realizzare giochi. Vedo questo titolo come una grossa esperienza il cui budget poteva essere utilizzato per offrire un valore maggiore agli acquirenti.
Sony però deve vendere le sue console. Io ho sempre chiamato questa cosa “system justifier”, e in effetti guardate che grafica. Il divario con PlayStation 3 è evidente, ed è ciò che alla fine dei conti volevano mostrare.
Non riesco a sopportare tutte le cutscene, ragazzi, mi spiace. Probabilmente ci tornerò e gli darò una seconda possibilità, sia chiaro. Un sacco di persone si sono fatte il mazzo su questo gioco e spero di non aver offeso nessuno con i miei commenti. Mi sono divertito un po’, quindi vi prego di non prendermi a pugni nelle palle se ci incontreremo alla GDC, ok?
Le meccaniche da shooter sono piuttosto buone, ma ci sono problemi con l’intelligenza artificiale. In Gears of War utilizzavamo un timer per i nemici, il che significava che non potevano stare appostati troppo a lungo, a un certo punto si sarebbero lanciati a testa bassa, e questo implicava un certo livello di tensione.
A mio avviso l’industria videoludica si sente in soggezione rispetto a Hollywood e vorrebbe essere Hollywood. Il che significa che l’unico modo per convincere dei dirigenti a concedere dei budget è quello di realizzare produzioni in stile film, capaci di colpirli. È così che funzionano certe cose.”