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Games Week 2012 – Stand Nintendo

Prima adorato, poi bistrattato; da alcuni elogiato, da altri insultato . Paradossalmente è proprio ciò che sta vivendo la futura console Nintendo Wii U, il cui lancio europeo è fissato ormai tra quasi due settimane. Sarà anche vero che “non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace”, eppure a partire dal suo annuncio fino all’illustrazione delle sue caratteristiche (passando per il lungo silenzio stampa sulle specifiche tecniche) sono nati tantissimi dibattiti sulle sue funzioni e sulle future applicazioni in campo ludico; argomentazioni non sempre positive e neanche sempre negative.
Nonostante abbiamo già avuto modo di provarlo con mano elogiandone i suoi pregi e difetti con impressioni diretta da parte di tutta la redazione, non potevamo non spendere qualche parola sulla sua presenza alla GamesWeek milanese. 

di: Manuel "haures" Di Gregorio

Prima adorato, poi bistrattato; da alcuni elogiato, da altri insultato . Paradossalmente è proprio ciò che sta vivendo la futura console Nintendo WiiU, il cui lancio europeo è fissato ormai tra quasi due settimane. Sarà anche vero che “non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace”, eppure a partire dal suo annuncio fino all’illustrazione delle sue caratteristiche (passando per il lungo silenzio stampa sulle specifiche tecniche) sono nati tantissimi dibattiti sulle sue funzioni e sulle future applicazioni in campo ludico; argomentazioni non sempre positive e neanche sempre negative.
Nonostante abbiamo già avuto modo di provarlo con mano elogiandone i suoi pregi e difetti con impressioni diretta da parte di tutta la redazione, non potevamo non spendere qualche parola sulla sua presenza alla GamesWeek milanese.

Lo stand Nintendo svettava tra i primi e più vistosi subito dopo l’ingresso alla fiera, complice anche l’ormai abusatissimo tono bianco stylish che pervade tutti gli spazi espositivi della casa nipponica. La formula della precedente GamesWeek sembrava aver funzionato, di conseguenza l’intera area si divideva in una sezione dedicata ai titoli per Nintendo 3DS (passati e futuri) ed un’altra invece, in cui la WiiU monopolizzava l’attenzione di ignari passanti e giocatori affamati. Ormai agli sgoccioli della sua attività l’area Wii, posizionata quasi di nascosto dietro al palchetto per gli eventi, emanava un’aria di desolazione mista a rassegnazione mostrando solamente due titoli giocabili: Inazuma Eleven Strickers e Kirby’s Adventure

Magia portatile…

Nel territorio dedicato alla portatile Nintendo abbiamo avuto modo di mettere le nostre zampacce su due succosi titoli, Paper Mario: Sticker Star e Luigi’s Mansion: Dark Moon.
Paper Mario è la punta di diamante per quanto riguarda i software 3DS in uscita questo Natale; è anche l’unico titolo sviluppato da Nintendo stessa e pubblicato in questa finestra temporale. Pochi ma buoni, e così accade infatti. Ancora una volta ci troviamo nel regno dei funghi, con Peach che celebra la festa per l’arrivo di una cometa in grado di avverare, si dice, i desideri. L’apparizione di Bowser causa la frantumazione della stella in sei parti che sarà compito nostro ricostruire mentre l’acerrima nemesi del famoso idraulico si impossessa di alcuni dei poteri magici della stessa. Per farla breve, vagheremo per la world-map di area in area recuperando stickers e affrontando battaglie in stile JRPG. Attenzione però, il titolo non sarà canonico sul genere. Le battaglie avverranno solo tramite l’uso di sticker di attacco o difesa senza un vero e proprio level-up del personaggio. Per quel poco che abbiamo potuto saggiare, lo stile colorato e brillante richiama a tratti un mondo fatto di paper-craft che riesce ad incantare il giocatore; vedere poi Bowser passare da sticker normale a olografico in seguito all’acquisizione di poteri magici, ci ha strappato più di una risata.L’apposizione di mondi 2D a 3D stereoscopico sembra promettere lo stesso piacevole effetto riscontrato in Super Mario 3D Land, per il resto vi invitiamo a restare collegati sulla nostra pagina per la futura anteprima e recensione del titolo. Luigi’s Mansion: Dark Moon invece, ci accoglie da subito con toni molto cupi e a tratti quasi ispirati alle sceneggiature fintamente horror di “Coraline e la porta magica”. Ancora una volta il titolo convince appieno solamente per la personalità del pavido Luigi capace di conferire carisma nel complesso, molto più di quanto ormai Mario non sappia fare. Se la struttura d’esplorazione su più ville ci sembra un’ottimo espediente per ravvivare il gameplay implementando più ambientazioni per evitare di tediare il giocatore, la mancanza di un secondo stick analogico per comandare con precisione il getto dell’aspira-polvere/fantasmi qui si fa sentire come non mai. Il titolo, rimandato al Q1 del 2013, vale comunque l’attesa sia per il nome che porta (erede di uno dei giochi più belli per GameCube) sia per l‘abilità di aver saputo riutilizzare al meglio delle sue capacità un personaggio secondario come Luigi. Concludiamo il giro dello stand con le demo-station di New Art Academy e Il Professor Layton e la Maschera dei Miracoli lasciati più in disparte ma non meno importanti. Di quest’ultimo in particolare vi proporremo la recensione a breve sulle nostre pagine.

 

Esperienze asimmetriche.

Il corner dello stand dedicato al WiiU ci ha permesso di testare ancora una volta le capacità del pad schermo-dotato che presto entrerà a far parte dei telecomandi del nostro salotto. Ancora una volta è necessario premettere che la leggerezza di questo gamepad è qualcosa di stupefacente se rapportato alla sua mole! Quasi assente da scomodità nell’impugnarlo fermamente, potrebbero essere invece le dimensioni espanse a crearvi smarrimento nel tener così tanto distanziate le mani tra un analogico e l’altro. Il pennino allegato, simile a quello del 3DS XL, non sempre viene sfruttato poiché nonostante monti lo stesso touch-screen resistivo del DS ancora una volta Nintendo ci stupisce per precisione e sensibilità al tocco con mano.
Tra i giochi disponibili abbiamo avuto modo di osservare The Wonderful 101 e Pikmin 3; li abbiamo citati insieme volutamente poiché a tratti condividono esperienze di gameplay molto simili. Se nel primo comanderemo uno squadrone di tanti piccoli super-eroi, ognuno con un particolare potere e che potremo scagliare contro enormi boss, nel secondo comanderemo una flotta di buffi spiritelli della foresta ognuno con una peculiare abilità indispensabile per superare gli ostacoli, per raccogliere frutta o altri oggetti necessari. Ogni tipo di Pikmin avrà un suo leader e in questa avventura potremo comandarne fino a quattro contemporaneamente; immancabili anche gli scontri con i boss, veri e propri animali della foresta che possono diventare giganti in confronto alle minute dimensioni dei nostri folletti.
La line-up presentata possedeva inoltre titoli del calibro di WiiFitU capace di riproporre non solo nuovi utilizzi ginnici alla ormai soppiantata balance-board ma anche di integrarne il supporto del pad senza mai dimenticarsi dello schermo primario a disposizione: la televisione! La possibilità di giocare asimmetricamente destreggiandosi tra TV e schermo del gamepad non è quasi mai un processo in cui un’esperienza esclude l’altra. Forse l’unico titolo non all’altezza di queste nuove esperienze di gioco ci è sembrato Batman: Arkam City Armored Edition sebbene in confronto alla prova di Ninja Gaiden 3 Rasor’s Edge, dove il touch non fosse altro che un mero controller con qualche tasto di selezione rapida in più, rimane comunque apprezzabile utilizzare il pad adattandolo ai vari gadget dell’uomo pipistrello. Dal punto di vista grafico nessuno di questi porting ha saputo soddisfare pienamente le nostre aspettative sollecitate dalla rinomata(?) potenza della nuova console, piazzando invece ciascun gioco ad un livello di mediocrità tale da non stupire né lasciare totalmente indifferenti. L’unico in grado di lasciarci con maggiori pretese o aspettative è Assassin’s Creed 3 sebbene non premetta nulla di entusiasmante in quanto a feature aggiuntive sull’uso del gamepad. ZombieU era invece disponibile allo stand Ubisoft perciò vi rimandiamo al nostro precedente articolo per avere un quadro maggiore delle nostre impressioni.
Chiudiamo questa kermesse di titoli con New Super Mario Bros U e NintendoLand; il primo, incapace di (r)innovare un brand il cui gameplay è sinonimo di tradizione ma che appunto per questo passeggia lungo il baratro della ridondanza ad ogni episodio prodotto. E’ comunque Mario in HD, quello che ogni giocatore ha sempre voluto e finalmente Nintendo ha dato; il gamepad è qui usato come strumento per aiutare i quattro giocatori che si affrontano livello dopo livello, creando piattaforme o rimuovendo ostacoli, rendendo il quinto uomo un “deus ex machina” non indifferente. La seconda, ovvero la raccolta di minigiochi dedicati ai più famosi esponenti di Nintendo rimane l’esperienza per eccellenza in grado di avvicinare il giocatore inesperto alle nuove dinamiche di gioco e di gruppo che questo nuovo, asimmetrico, modo di giocare comporta, arrogandosi un valore aggiunto rispetto alle passate collezioni quali sono state Wii Party o Wii Party Plus.

Tanta carne al fuoco quindi, anche se a dirla tutta molto poco può essere definito “di prima scelta” in questo caso. Sicuramente l’esperienza di prova alla GamesWeek ha saputo chiarirci qualche dubbio sulle funzionalità del pad WiiU e sulla politica di gioco che Nintendo vuole adottare da ora in poi. Come abbiamo ribadito più spesso, la filosofia della casa di Tokyo è cambiata negli ultimi anni passando da “innovare” ad “evolvere”; solo con una prova approfondita delle nuove funzionalità di gioco, uno sforzo maggiore da parte delle software house sull’approcciohardware e la creazione di giochi di qualità (è quasi d’obbligo aspettarsi un maggiore impegno nel sviluppare titoli tripla A su console Nintendo ora) potremo veramente dirvi se WiiU saprà modificare la nostra esperienza di gioco come fece la Wii al suo tempo. Intanto l’hype cresce…