Mercoledì
di: Andrea CamprianiBenritrovati all’ennesimo proverbiale “se ne riparla a settembre”, almeno per chi ha potuto godere delle ferie, per chi ancora deve farle siamo a metà settimana di inizio, anzi già fine “stagione”. La seconda, ma andiamo con ordine. Nel caos.
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Go tico-tico
Il 23 novembre 2022 Netflix rilascia in blocco gli 8 episodi della prima serie di Mercoledì, serie realizzata da Alfred Gough, Miles Millar e Mastro Tim Burton che dirige anche alcuni episodi, basata sull’omonimo personaggio della celebre o celeberrima vista l’ambientazione Famiglia Addams che prende il nome dal fumettista Charles Addams, suo creatore a inizio anni ’40. Spero non ci sia bisogno di introdurre almeno i personaggi consanguinei, stretti collaboratori quali Mano compresi, quindi me la sbrigo in uno schiocco di dita che tanto so già siete nel mood.
In questo ritratto di famiglia vediamo da sx Morticia Addams (Catherine Zeta-Jones); la nostra protagonista Mercoledì Addams (Jenna Ortega); Luis Guzmán (Gomez Addams) e Pugsley Addams (Isaac Ordonez), il Maggiordomo Lurch (George Burchea), l’immancabile Zio Fester (Gordon Craven), Nonna Frump (Joanna Lumley) questi ultimi nella seconda stagione.
La nostra primogenita di casa, diversamente solare come nella miglior tradizione, vendica un atto di bullismo a scuola ai danni del fratellino e nella piscina scolastica i teppistelli in questione scoprono subito che non è il caso di scherzare con gli Addams, ma a seguito di sospensione dall’ennesimo istituto Nancy Reagan e così la famiglia per premio perchè parlare di punizione sarebbe improprio qui, iscrivono Mercoledì alla esclusivissima Nevermore Academy.
Esclusivissima perchè frequentata da reietti, di fatto un campionario dei mostri-mutanti classici, presieduti all’inizio da una ormai cara conoscenza, direi chiara, luciferina: la Preside Larissa Weems (Gwendoline Christie) nonchè la compagna di stanza Enid Sinclair (Emma Myers) una allegrissima, gioviale, esuberante licantropa che nel corso della serie diviene quasi per contrasto la migliore amica e più fidata alleata di Mercoledì.
A loro si uniscono tutta una serie di comprimari tra cui l’altra compagna, la sirena afroamericana Bianca Barclay (Joy Sunday) della congrega “Morning Song” che ha a sua volta un ruolo importante nel prosieguo, Tyler Galpin (Hunter Doohan) barman in un locale frequentato anche dai nostri protagonista della cittadella in cui si ambientano misteri e intrighi, nonchè figlio dello Sceriffo (Jamie McShane). Gli sguardi complici delle fanciulle sono una costante della serie.
In altre parole questi primi 8 episodi di Mercoledì ci introducono nel mondo, nella lore se si preferisce della protagonista che qui ha dichiarate velleità da scrittrice inutile dire di quale (de)genere e più in generale da detective, una sorta di Jessica Fletcher ma da subito macabra, una Signorina in nero, insomma.
A seconda asseconda
Divisi stavolta in 4 episodi per volta a partire dal 6 agosto 2025 per finire il 3 settembre, vengono rilasciati sempre su Netflix gli 8 episodi che compongono la seconda stagione di Mercoledì, ai quali sta dietro tra gli altri sempre Tim Burton, nel frattempo reduce con Jenna Ortega anche da Beetlejuice Beetlejuice
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Ritroviamo dunque dopo la conclusione degli eventi raccontati la prima stagione la nostra protagonista in rientro a NeverMore dopo le vacanze estive diciamo, guardacaso insieme a vecchie e nuove conoscenze come ad es. il nuovo preside Barry Dort interpretato dal mitico Steve Buscemi, per l’ennesima volta al centro di misteri, intrighi, sempre più inquietanti e financo mortali.
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Non aggiungo altro oltre i trailer rilasciati e proseguo con le considerazioni finali.
In vesti cattivo
Facciamo un computo di questi 16 episodi di Mercoledì, ragionando stagione per stagione: cast, regia, scrittura dei primi 8 episodi sono un tipo teen drama (e d’altronde Gough e Tellar ci hanno abituati a ciò con icone dai tempi di Smalville) con una ambientazione diciamo dark, richiami all’horror, cgi non lesinata che è forse la cosa che rende meno insieme a tanto fan service a partire da un paio soprattutto di personaggi recastati come si suol dire, non a caso (interpretati guardacaso da Cristina Ricci e dal leggendario Cristopher Lloyd).
Jenna Ortega in primis è inflazionata negli episodi e Mercoledì è troppo in gamba anche da sola (ndr dotata di facoltà sovrannaturali anche lei, manco a dirlo, che rendono tanta narrazione inutile alla fine) ma si porta a casa, tra balletti, frangette…
Però un bel gioco Sakamoto, e infatti la seconda serie, pur con qualche momento visivamente ancora caruccio per il sottoscritto, si trascina lento verso un finale sempre più telefonato, appesantito da buchi di scrittura, o meglio ulteriori scelte discutibili che vanificano l’idea di soggetto, considerando anche il ruolo marginale della famiglia Addams come tale che invece qui assume maggior rilievo a partire da Pugsley nuovo alunno della Nevermore, oltre alla famiglia allargata. Nel finale, di nuovo aperto manco a dirlo, viene già prospettata una terza serie. Da suo devoto spero anzitutto Burton si dedichi al cinema e Jenna Ortega si prenda una pausa perchè le manca qualche venerdì. Di ferie.