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Recensione Wonder Boy: The Dragon’s Trap

di: Luca Saati

In questa generazione stiamo assistendo sempre più spesso ai ritorni dei grandi classici. Questa volta tocca al ritorno di Wonder Boy: The Dragon’s Trap, titolo uscito in origine nel 1989 per SEGA Master System e Game Gear, e successivamente per PC Engine. A occuparsi di questo ritorno è Lizardcube, team di sviluppo indipendente fondato nel 2015, che ha collaborato con il publisher DotEmu. In uscita oggi, 18 Aprile, su PS4, Xbox One e Nintendo Switch, Wonder Boy: The Dragon’s Trap presenta tutti gli elementi che hanno reso un titolo di culto il gioco originale.

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C’erano un ragazzo, una lucertola e un topo…

Wonder Boy (o Wonder Girl a seconda della vostra scelta) si trova nel Castello del Drago per battere proprio la mitologica creatura nascosta al suo interno. Il tutto però si rivela una trappola e il nostro protagonista viene trasformato in un uomo lucertola. Inizia qui la sua nuova avventura che lo vedrà attraversare il Monster World per riconquistare l’umanità perduta.

Wonder Boy: The Dragon’s Trap è un platform 2D con piccoli elementi RPG in cui bisogna esplorare il mondo per accedere a zone in cui sono presenti i vari boss che permettono di sbloccare nuove forme del protagonista che si riveleranno fondamentali per procedere nell’avventura.

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Si inizia con l’uomo lucertola in grado di sputare fuoco, l’uomo topo agile, veloce e dalla piccola statura che gli permette di intrufolarsi nei cunicoli più stretti e di arrampicarsi su dei particolari blocchi, l’uomo piranha può nuotare nell’acqua, l’uomo leone è più forte e capace di compiere un particolare attacco ad area con la spada, infine l’uomo falco può sfruttare le sue ali per volare e raggiungere zone altrimenti inaccessibili. Il level design è studiato a modino per sfruttare le varie forme con alcune zone che addirittura richiedono di passare da una forma all’altra tramite un apposito altare.

Il gioco è ricchissimo di segreti come stanze, forzieri contenenti cuori che allungano la vita e altri con all’interno un mucchio di soldi, e ulteriori abilità speciali che permettono ad esempio di spaccare dei blocchi per accedere altre zone. Il mondo è costellato di numerosi pericoli tra cui ovviamente troviamo diverse tipologie di nemici come fantasmi, orchi piante che sputano fuoco e così via. Sconfiggendoli si ottengono monete fondamentali per acquistare nuove armature, scudi e spade in grado di potenziare la difesa e l’attacco del protagonista, oppure per venire curati presso il dottore.

wonderboythedragonstrap-b005Per arrivare ai titoli di coda ci abbiamo impiegato poco meno di sei ore, il livello di sfida si è rivelato molto buone chiedendo al giocatore pazienza e abilità senza cadere nella frustrazione. In caso di morte si ritorna alla zona centrale del mondo di gioco costringendovi a ripetere dall’inizio il dungeon che stavate affrontando. Può sembrare frustrante la mancanza di veri e propri checkpoint all’interno di questi livelli, tuttavia se in possesso di una pozione potete resuscitare all’istante o in mancanza avrete un incentivo in più per giocare con attenzione e memorizzare la struttura dei livelli.

Come ti restauro un classico

Dal punto di vista tecnico i ragazzi di Lizardcube hanno fatto un grande lavoro per rendere Wonder Boy: The Dragon’s Trap un gioco al passo coi tempi. Modelli dei personaggi, scenari e musiche sono state completamente rifatte da zero prendendo ovviamente ispirazione dal gioco originale. Il risultato è una grafica in 2D deliziosa e colorata con una colonna sonora che accompagna egregiamente ogni momento. Per gli amanti del gioco originale c’è inoltre la possibilità di passare dalla grafica moderna a quella retro tramite la pressione di un tasto in qualsiasi momento, operazione possibile anche con la musica. Un’aggiunta davvero piacevole che rievocherà i ricordi dei giocatori con qualche annetto in più sulle spalle.

Fatta eccezione per il comparto grafico, questo remake di Wonder Boy: The Dragon’s Trap è in tutto e per tutto uguale al gioco originale. Peccato che il team di sviluppo non abbia voluto aggiungere qualche contenuto extra capace di stuzzicare coloro che non hanno intenzione di rigiocare il titolo.

Commento finale

Wonder Boy: The Dragon’s Trap è un titolo che i ragazzi più giovani che hanno saltato il gioco originale non possono lasciarsi scappare assolutamente. Per tutti quelli che invece hanno già vissuto l’esperienza originale, l’acquisto dipende come sempre dalla vostra voglia di rigiocare il titolo consapevoli che non troverete al suo interno nessun extra. Lizardcube ha comunque svolto un ottimo lavoro per rendere Wonder Boy: The Dragon’s Trap un gioco assolutamente al passo coi tempi.