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Recensione Tomb Raider: Definitive Edition

Se da una parte non è certo un segno positivo notare che la quasi totalità dei giochi disponibili su PS4 e Xbox One siano perfettamente giocabili sulle loro "sorelline" meno potenti, dall'altra non possiamo non considerare come, in un panorama di desolazione assoluta di release esclusive next gen, l'esistenza di tali rivisitazioni dia una certa linfa vitale. Alcuni titoli ci hanno fatto storcere parecchio la bocca (qualcuno ha nominato Infinity Ward?), altri invece, come ad esempio Black Flag, sono stati una gradita sorpresa: possiamo anticipare che Tomb Raider: Definitive Edition, titolo esclusivo per Xbox One e PS4, è senza ombra di dubbio uno dei più riusciti.

di: Giovanni Manca

A pochi mesi dall’arrivo nelle nostre case delle fiammanti console di nuova generazione, PS4 Xbox One, possiamo anche ammettere che alcune considerazioni piuttosto cattive fatte in precedenza possono anche essere riviste, in particolare quelle relative ai giochi disponibili. O meglio, cercare comunque di essere un po’ più buoni nei confronti delle rivisitazioni di titoli già rilasciati sulle macchine precedenti o comunque presenti nei loro cataloghi. Se da una parte non è certo un segno positivo notare che la quasi totalità dei giochi disponibili su PS4 e Xbox One siano perfettamente giocabili sulle loro “sorelline” meno potenti, dall’altra non possiamo non considerare come, in un panorama di desolazione assoluta di release esclusive next gen, l’esistenza di tali rivisitazioni dia una certa linfa vitale. Alcuni titoli ci hanno fatto storcere parecchio la bocca (qualcuno ha nominato Infinity Ward?), altri invece, come ad esempio Black Flag, sono stati una gradita sorpresa: possiamo anticipare che Tomb Raider: Definitive Edition, titolo esclusivo per Xbox One e PS4, è senza ombra di dubbio uno dei più riusciti.

Definizione di definitivo

Ma perchè Definitive Edition? Prima di analizzare le caratteristiche della realizzazione tecnica e, soprattutto, le differenze tra le versioni attuali e quelle rilasciate un anno or sono, oltre a quelle tra la versione PS4 e Xbox One, è importante precisare che dal punto di vista narrativo e contenutistico non è cambiato nulla. La D.E. include tutti i contenuti scaricabili rilasciati in questi mesi che hanno comunque arricchito relativamente poco l’esperienza di gioco dell’ultima avventura con protagonista la bella Lara: Tomba dell’Avventuriero, una piccola mappa situata presso la Foresta Costiera, sette mappe supplementari per la modalità multiplayer online originariamente incluse nei pacchetti Shipwrecked, 1939 Caves and Cliffs map oltre ad una serie di potenziamenti, skin e armi. Una sorta di game of the yearcomplete edition come oggi vengono definite quelle edizioni che escono a distanza di tempo da quelle originali e che contengono tutto quello che è disponibile negli store online, ma la Definitive oggetto della nostra analisi è qualcosa di più.
Intervistato in occasione della presentazione del titolo in questa sua trasposizione, l’executive producer di Crystal Dynamics, Scott Adams, si lasciò a dichiarazioni piuttosto azzardate che non abbiamo dimenticato :”I nuovi hardware delle console Microsoft e Sony ci danno l’opportunità di esprimere il concetto originale del gioco senza compromessi. Abbiamo ripreso in mano il gioco ricostruendolo nei minimi dettagli in modo da enfatizzare la narrazione dal punto di vista visivo senza comunque cambiarla in considerazione dell’apprezzamento che ha avuto dai fan”.

Pronti a rinfacciare queste belle parole al buon Scott, fin dalle prime schermate di gioco abbiamo dovuto ricrederci dal nostro scetticismo. Tomb Raider D.E. gira all’agognato traguardo del FULL HD nativo, sia su PS4 che su Xbox One ma questo dato importantissimo sulla risoluzione grafica passa quasi in secondo piano rispetto al lavoro generale che è stato fatto sul motore di gioco. Come preannunciò Adams, tutto o quasi è stato ripreso in mano e ricostruito: assolutamente spettacolari gli effetti di luce dinamica che esaltano sia lo scenario che i protagonisti, notevolissima la cura che è stata dedicata alle animazioni e alla fisica della vegetazione e degli elementi fluidi. Di alto livello anche gli effetti particellari, esplosioni, fumo, frane e pioggia. Ci troviamo in un mondo molto più vivo rispetto a quello che abbiamo imparato a conoscere un anno or sono e nel quale faticheremmo a tornare se non profondamente delusi. Un discorso a parte merita la protagonista, la celeberrima Lara Croft: ridisegnata in occasione del reboot avendo come modella la bellissima californiana Megan Farquhar, in questa D.E. è molto più verosimile grazie ad un dettaglio molto più elevato delle texture e ad un set di animazioni completamente nuove che ne esaltano il realismo. A testimonianza di questo, la stessa Crystal Dynamics ci tiene a precisare come in questa versione si sia fatto ricorso alla tecnologia TressFX 2.0, appositamente studiata da AMD per raggiungere un realismo senza precedenti nella modellazione dei capelli, fino ad oggi appannaggio della versione PC: il risultato finale è davvero notevolissimo, superiore a quanto visto su PC dal momento che su questi viene utilizzata la versione precedente del TressFX . Nel suo complesso il risultato del lavoro fatto è eccellente e soltanto in rarissime circostanze ci ricordiamo che il titolo è comunque nato avendo come riferimento macchine decisamente meno performanti rispetto a Xbox One e PS4: le differenze sono davvero notevoli.

Questione di differenze

Prima di affrontare il discorso relativo alle differenze tra le versioni per la console Sony e quella Microsoft, è doveroso premettere che sono state affidate a due team di sviluppo differenti; la versione PS4 è stata realizzata da Nixxes Software, un team olandese specializzato in conversioni, che collabora con Crystal Dynamics fin dai tempi di Soul Reaver e che ha affiancato Guerrilla Games nelle fasi finali di sviluppo di Killzone Shadowfall. La conversione per Xbox One è stata invece affidata ai canadesi di United From Games, un team formato da ex membri di Black BoxRockstar VancouverVolition e che si sta già occupando del prossimo Sleeping Dogs: Triad Wars, pubblicato da Square proprio come Tomb Raider.
Il lavoro realizzato dai due team è davvero encomiabile e il risultato raggiunto è molto simile anche se delle differenze ci sono. E’ molto difficile trovare delle differenze rilevanti per quanto riguarda la definizione delle texture e la realizzazione degli effetti ma la versione per l’ammiraglia Sony vanta un dettaglio leggermente più elevato.

Il discorso è invece diverso per quanto riguarda il frame rate, in cui le differenze sono sostanziali. La versione PS4 gira a 60 fps, non costanti, dal momento che si registrano dei cali di fluidità, soprattutto nelle fasi più concitate di gioco o comunque quando la mole di elementi su schermo è notevole. Questi cali comunque non pregiudicano mai l’esperienza di gioco anche se in certe situazioni possono essere fastidiosi. Su Xbox One il gioco gira a 30 fps costanti, senza mai un rallentamento.
Su Xbox One abbiamo avuto l’opportunità di provare i comandi vocali grazie al Kinect: è possibile richiamare la mappa, gestire le armi e cambiarne le munizioni, il tipo di freccia e montare il silenziatore. Anche la telecamera del Kinect, oltre al microfono, propone dellefeature interessanti: è infatti possibile ispezionare e ruotare le reliquie con i gesti e cambiare le visuali di gioco muovendosi davanti alla telecamera stessa. Ovviamente sono tutte funzioni che possono essere disabilitate ed eseguite con il controllerTomb Raider in versione PS4 propone invece una interattività della luce del joypad, nel senso che il colore della luce cambia in relazione a quanto succede sullo schermo: ad esempio lampeggia velocemente quando Lara è sotto tiro o diventa rossa quando si usa la torcia.

Ritorno all’isola di Yamatai?

Riallacciandoci a quanto scritto nella premessa, sono tante e diverse le considerazioni che si possono fare su un prodotto come “Tomb Raider: Definitive Edition”: operazione commerciale ed un prezzo elevato per un gioco “vecchio”, sono quelle che più potrebbero mettere in crisi il titolo Square Enix soprattutto perché hanno una sostanziale veridicità. Effettivamente, chi ha già giocato al titolo un anno fa, difficilmente lo comprerà a prezzo pieno su PS4 e Xbox One. Dimenticandoci invece, almeno per attimo, che si tratta di unmaquillage di un gioco già uscito e si considera Tomb Raider D.E. per quello che vale e l’eventualità che non sia stato già giocato: siamo davanti ad un acquisto obbligato. E’ senza dubbio una delle migliori avventure rilasciate negli ultimi anni, in grado di riportare alle stelle un brand videoludico in crisi nerissima, grazie a delle qualità indiscutibili: ottima realizzazione tecnica, trama e longevità ed una protagonista dal carisma unico. Con la D.E. ci troviamo tra le mani una versione che rende giustizia alla capacità delle nuove console; dunque, se siete tra coloro che possiedono una PS4 o una Xbox One e non avete ancora giocato a Tomb Raider, beh, andate a comprarlo perché non ve ne pentirete.

Per approfondire trama e gameplay, leggi la recensione della versione PS3/Xbox 360 cliccando qui.