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Recensione The Curious Tale of the Stolen Pets

di: Simone Cantini

Uno degli aspetti più affascinanti, e spesso sottovalutati, della realtà virtuale è quello di farti vivere il gaming da una prospettiva sicuramente differente. Sono assai frequenti, infatti, i casi in cui un gioco si “limiti” semplicemente a mostrare in primissima persona una progressione tutto sommato canonica, adattando un gameplay standard ad un punto di vista il più soggettivo possibile. Accade talvolta, però, che uno sviluppatore si ricordi come la tecnologia in questione ben si sposi con una costruzione molto più interattiva e tridimensionale del consueto, finendo con il dare vita a produzioni come The Curious Tale of the Stolen Pets, in cui il PSVR risulta strumento imprescindibile per far sì che il videogame in questione veda amplificato tutto il proprio potenziale.

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Ricostruire il passato

Cosa c’è di più tenero ed affettuoso di una fiaba della buonanotte, magari accompagnata da una coccola o una carezza fugace, prima che gli occhi cadano preda del sonno? E quante volte, da bambini, ci è capitato di essere noi i destinatari di questo racconto sognante, scandito dalla tenera ed amorevole voce del nonno di turno. Ed è proprio questo il mood che si respira in The Curious Tale of the Stolen Pets, opera dei ragazzi di Fast Travel Games, che proprio dalla voce dell’anziano parente inizia a plasmare il mondo di gioco, un universo in cui tutto parte da quello che sembra essere un banale litigio infantile tra fratelli, ma i cui strascichi hanno finito per incrinare, forse irrimediabilmente, il rapporto. Ma ecco che giunge in soccorso il nonno di cui sopra, che con voce calma e suadente ci invita a ripercorrere con la mente alcune schegge del nostro passato, incarnate da 5 differenti piccoli mondi, al cui interno sono celati 5 animali ciascuno, oltre ad una manciata di monete. Spetterà a noi, per mezzo dei consueti Move, scrutare con attenzione questi diorami galleggianti, risolvendo alcuni divertenti enigmi e, soprattutto, osservando tra lo stupito ed il sognante l’incredibile messa in scena preparata per noi dai ragazzi del team. Tutto giocherà attorno all’interazione fisica con l’ambiente di gioco, che potremo sollevare e ruotare a piacimento, sfruttando una sfera luminosa per toccare o raccogliere determinati oggetti, allo scopo di far uscire allo scoperto l’animaletto di turno. Non mancheranno, comunque, momenti in cui sentiremo il viscerale bisogno di sporgersi fisicamente, oppure anche alzarsi dal divano, per entrare virtualmente all’interno di questi piccoli affreschi in movimento. Quello che si vede in The Curious Tale of the Stolen Pets, difatti, è uno dei più ingegnosi e appaganti impieghi della realtà virtuale che mi sia capitato di vedere in questi 3 anni passati assieme a PSVR, nonostante il concept di gioco sia estremamente semplice (ma non per questo banale, sia chiaro!). E così, bestiola dopo bestiola, il background del nostro alter ego digitale ci viene spiegato poco alla volta, fino a giungere purtroppo in modo estremamente sbrigativo al commovente finale. Sì, perché a dispetto di un coinvolgimento emotivo e sensoriale elevato, il difetto maggiore di The Curious Tale of the Stolen Pets risiede tutto nella sua esigua brevità, visto che se si è particolarmente abili basterà poco più di un’ora per arrivare ai titoli di coda. Il che, vista la bontà dell’esperienza, è davvero un peccato, anche perché la rigiocabilità è pari allo zero, a meno che non si voglia cercare tutte le monete o sbloccare i trofei segreti.

Sogno ad occhi aperti

Il gameplay semplice ma efficace di The Curious Tale of the Stolen Pets, però, avrebbe avuto pochissimo senso se calato all’interno di un contesto tecnico mediocre, ma per fortuna la produzione Fast Travel Games ha in serbo per noi ben altro. Impossibile, difatti, non lasciarsi conquistare sin dal principio dal carinissimo stile adottato, estremamente cartoonesco e colorato, oltre che animato in maniera peculiare ed azzeccata al contesto. Gli stessi mondi, per quanto costretti nelle dimensioni, vantano un livello di dettaglio e di costruzione invidiabile, e sono ricchi di chicche visive in grado di rendere giustizia all’immersività garantita da PSVR: arrivate al mondo marino e capirete immediatamente a cosa mi sto riferendo. Impeccabile anche l’accompagnamento sonoro, ad opera del gruppo scandinavo Wintergatan, con un malinconico tema principale che vi si installerà di prepotenza nelle orecchie. Solo in lingua inglese, invece, il doppiaggio, ma fortunatamente accompagnato da una serie di sottotitoli in italiano, che renderanno l’esperienza gradevole e completa anche ai non anglofoni.

The Curious Tale of the Stolen Pets è un brillante esempio di cosa voglia dire sviluppare un titolo per la realtà virtuale, visto il modo intelligente ed estremamente immersivo con cui riesce a calare il giocatore all’interno delle sue fiabesche atmosfere. Scovare gli animali, mentre si ricostruisce la memoria del nostro alter ego, è un viaggio imperdibile e consigliato a chiunque abbia un PSVR ed una coppia di Move (ma tutto funziona anche con un solo controller), con l’unico difetto incarnato dalla sua brevissima durata. Al netto di ciò, però, l’esperienza realizzata dai ragazzi di Fast Travel Games è un affascinante sogno ad occhi aperti che, se riuscirete a sorvolare sulla esigua consistenza temporale, saprà regalarvi un caldo ed affettuoso abbraccio, simile a quello del nonno che da bambini era solito raccontarci una favola.