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Recensione Tetris Ultimate

Possibile che dal 1984 ad oggi un gioco con delle meccaniche così semplici ed un aspetto grafico così minimalista riesca ancora a farci imbambolare davanti al televisore come degli ebeti? Ebbene si, perchè questo non è semplice videogioco, è una leggenda fatta di pixel e musichette petulanti che ti entrano nel cervello e non escono per settimane. E' il compagno di tante “sedute”, di tante serate morte. E' uno stile di vita che torna in una nuova edizione, che sa molto di retrò. Nell'anno del suo trentennale riecco Tetris, che sbarca sulle nostre console next-gen in versione Ultimate!

di: Simone "PulpGuy88" Bravi

Possibile che dal 1984 ad oggi un gioco con delle meccaniche così semplici ed un aspetto grafico così minimalista riesca ancora a farci imbambolare davanti al televisore come degli ebeti? Ebbene si, perchè questo non è semplice videogioco, è una leggenda fatta di pixel e musichette petulanti che ti entrano nel cervello e non escono per settimane. E’ il compagno di tante “sedute”, di tante serate morte. E’ uno stile di vita che torna in una nuova edizione, che sa molto di retrò. Nell’anno del suo trentennale riecco Tetris, che sbarca sulle nostre console next-gen in versione Ultimate!

Si torna alle origini

Del precedente capitolo, quel Tetris per Nintendo 3DS stracolmo di modalità inedite e di sperimentazione, è rimasto veramente poco. Per alcuni questa “involuzione” potrebbe rappresentare un passo indietro, i puristi invece ameranno questa scelta degli sviluppatori nonostante qualche interessante variante al gameplay che tutti noi conosciamo ci sia e risulti anche parecchio divertente. La modalità singleplayer offre le tre modalità classiche Maratona, Sprint e Infinito, arricchite dalla modalità Ultra (tre minuti in cui realizzato il massimo punteggio possibile e due modalità Battaglia in cui sfidare la diabolica intelligenza artificiale del Tetrabot, aiutati però da tutta una serie di abilità speciali per contrastare la sua innata e robotica abilità nell’accatastare i tetramini. Dove il titolo Ubisoft da però il meglio di se è sicuramente nel comparto multiplayer competitivo. Oltre all’infinito divertimento delle partite in locale con i propri amici ci sono le battaglie competitive “live” o, come a noi piace definirle, “in differita”. Il giocatore, infatti, potrà decidere di affrontare un livello e la sua partita sarà registrata e caricata sui server in modo da creare una sorta di ghost, come nei racing game. Gli altri giocatori potranno poi cercare di battere il vostro punteggio vedendo la vostra partita replicata accanto alla loro. Una novità senza dubbio interessante quando la penuria di giocatori in rete vi costringerà ad aspettare minuti e minuti nella sala d’attesa. Il netcode ci è comunque parso impeccabile. Da ultima c’è la reale novità di questa versione Ultimate, ovvero Sfida. Una partita apparentemente normale ma che nasconde delle insidie mica da ridere: potreste trovarvi ad accatastare una serie infinita di tetramini tutti uguali oppure impossibilitati a farli ruotare. Insomma c’è tutto il necessario per divertirvi alla vecchia maniera. A mancare è quella dose di eccentricità che avrebbe potuto rendere veramente speciale questo titolo, che non perderà mai, nemmeno tra altri 30 anni il suo valore di divertimento intrinseco. Con un tocco di “follia” in più, però, avrebbe potuto fare quel salto di qualità per non risultare, agli occhi dei videogiocatori meno “attempati”, troppo vintage.

Meno psichedelico

Anche sotto un punto di vista prettamente grafico si è cercato di dare un’impronta decisamente più classica, abbandonando i turbinii psichedelici e gli eccessi del precedente capitolo e tornando alle classiche schermate colorate, senza troppi eccessi, con qualche effettino sullo sfondo qua e là e le solite, ipnotiche melodie da ballata russa che se non state attenti potreste ritrovarsi a fischiettare ovunque, generando sguardi ammonitori di chi vi circonda.

Buon compleanno Tetris!

Tetris Ultimate è semplicemente…Tetris, nella sua forma più pura. Qualche gradevole variante mutuata dal titolo per 3DS è rimasta, si è cercato comunque di dare un’ammodernata ad un gioco che ha sul groppone 30 anni ma alla fine la scelta è caduta sul classico, che come dicono sempre gli insopportabili commessi dei negozi d’abbigliamento, “non muore mai”. Tetris è divertente così com’è e nonostante qualcuno possa sentirsi limitato da meccaniche ormai più che rodate, anche lui si ritroverà, alla fine, davanti al televisore con la bocca semi aperta e lo sguardo da psicotico ad accatastare quei mattoncini, rimpiangendo il fatto di non potersi portare la console in bagno per continuare a giocare in quei delicati momenti (ma gli utenti Sony hanno sempre lo streaming su PS Vita, occasione ideale per dissotterrarla da quelle quattro spanne di polvere che la ricoprono da anni). Insomma se vi piace Tetris, questo è Tetris, non aggiungiamo altro.

  • Continua a divertire anche dopo 30 anni

  • Modalità “alternative” ben studiate

  • In multiplayer dà il meglio di se 

  • Poche variazioni sul tema

  • Graficamente timido