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Recensione Riscriviamo la storia con Sniper Elite V2

Rebellion ci riporta nella seconda guerra mondiale, ancora una volta nei panni di un micidiale tiratore scelto incaricato in una missione fondamentale per le sorti del conflitto. Il simulatore di cecchinaggio per eccellenza ritorna sulle nostre console dopo quasi sette anni di congedo!

di: Simone "PulpGuy88" Bravi

Rebellion ci riporta nella seconda guerra mondiale, ancora una volta nei panni di un micidiale tiratore scelto incaricato in una missione fondamentale per le sorti del conflitto. Il simulatore di cecchinaggio per eccellenza ritorna sulle nostre console dopo quasi sette anni di congedo!


L’uomo giusto al posto giusto

Karl Fairburne è un tiratore scelto dell’esercito americano, incaricato dal suo comando di rubare ai nazisti gli schemi per il progetto del devastante missile V2, prima che questi cadano nelle mani dell’armata russa. Siamo in una Berlino ormai devastata dai bombardamenti alleati: macerie ed edifici diroccati sono il nostro unico panorama, il nostro ambiente naturale, il paradiso di ogni buon cecchino. Il plot narrativo si dimostra da subito serio, maturo e credibile. Ci troviamo al centro di una storia raccontata con consapevolezza ed autorità, un crescendo di avvenimenti entusiasmanti pur non caratterizzati da personaggi indimenticabili ma, come già detto, la produzione punta tutto sull’incredibile atmosfera e sulla credibilità delle situazioni che ci vedranno protagonisti.

Real Sniper Simulator

Proprio come il suo predecessore, Sniper Elite V2 si presenta come uno shooter in terza persona. Il gameplay però non è assolutamente votato al puro shooting, anzi, trattandosi di un vero e proprio simulatore di “cecchinaggio” il gioco ci imporrà un ritmo molto cauto ed una pianificazione dell’azione attenta ed accurata. Una volta appreso il nostro obiettivo saremo soli sul campo di battaglia, armati con una pistola silenziata, un Thompson con un solo caricatore ed il nostro fido fucile Springfield con mirino telescopico. Le missioni saranno molto diversificate ed andranno dall’eliminare il classico bersaglio preferenziale al sabotaggio, fino alla liberazione di ostaggi passando per delle interessanti sezioni stealth. A farla da padrone però sarà sempre il fucile di precisione, unica arma con cui potremo farci largo efficacemente dato che girovagare per le location tentando di falciare le decine di soldati nemici con i pochi colpi di mitra di cui disporremo, equivarrà ad un game over quasi istantaneo. Raggiungere una posizione favorevole da cui pianificare l’azione sarà fondamentale. Dovremo analizzare attentamente il territorio, scorgere quanti soldati nemici si troveranno in zona ed iniziare il tiro al bersaglio.
La caratteristica fondamentale del titolo è la fedele trasposizione della balistica dei proiettili. Al contrario di ogni altro shooter, non basterà porre il mirino sulla testa di un nemico per ottenere un headshot, sarebbe stato troppo semplice. In Sniper Elite V2 dovremmo tener conto di vari e determinanti fattori, primo tra tutti la parabola che ogni proiettile seguirà una volta esploso. In secondo luogo, ma non meno importante, l’entità del vento e gli effetti che potrebbe imprimere al nostro colpo, deviandolo fortemente. Infine la distanza del bersaglio: un obiettivo eccessivamente lontano risulterà impossibile da colpire nonostante tutti i nostri calcoli, costringendoci a cambiare posizione per ottenere un colpo più affidabile.
Peccato per la possibilità, durante l’avventura, di poter utilizzare soltanto altri due fucili, oltre allo Springfield, ossia il celeberrimo Mosin Nagant made in URSS e il Gewehr. Per fortuna tutti e tre i fucili hanno caratteristiche distintive ben riprodotte e ci costringeranno a familiarizzare con esse per poterli utilizzare tutti e tre in maniera adeguata.
Per aiutarci nella nostra ardua missione, gli sviluppatori ci hanno messo a disposizione tutta una serie di aiuti tecnici, ovviamente sempre più ridotti rispetto al livello di difficoltà scelto. Ad esempio potremo usufruire del reticolo di mira: questo espediente farà comparire una mappatura rossa in concomitanza della zona in cui dovrebbe finire il proiettile rispetto a dove state mirando, con una certa attendibilità. Potremo poi usufruire del rilevatore di minacce, dell’indicatore del fuoco nemico o l’uso della balistica semplificata. A difficoltà Elite infine saranno disabilitati tutti gli aiuti, ad eccezione dell’indicatore del vento.
Sarà inoltre possibile personalizzare il livello di sfida, scegliendo personalmente quali aiuti inserire, il tipo di balistica da adottare e il livello di I.A. nemica.
Il tutto è capace di rendere il gameplay estremamente versatile, realistico e profondo, nonché di regalarci momenti di pura esaltazione e grande appagamento, soprattutto in caso scegliessimo di affrontare il gioco a difficoltà massima. Quest’ultima opzione è caldamente consigliata, visto che vi permetterebbe di godere di tutte le caratteristiche peculiari del titolo. Al contrario, abilitando anche pochissimi aiuti andreste a snaturare l’anima di un gameplay fortemente votato alla simulazione, non permettendogli di esprimere tutto il suo potenziale.
A tal proposito segnaliamo la necessità, ai livelli di sfida più elevati, di spostarsi frequentemente per non dare agli astuti nemici punti di riferimento. Di fatto le truppe tedesche tenderanno ad usare tattiche di accerchiamento abbastanza complesse: se dovessero individuarvi cominceranno ad ispezionare scrupolosamente l’area finché non vi avranno stanato. Starà a voi difendere la vostra posizione e muovervi furtivamente tra le fila nemiche; a tale scopo avrete la possibilità di organizzare vere e proprie imboscate, piazzando claymore o trappole esplosive, spostando i cadaveri in posizioni strategiche oppure lasciando un soldato ferito a chiedere aiuto, rendendo i compagni che accorreranno in suo soccorso delle facili prede.
Inutile dire che il fiore all’occhiello della produzione è ancora una volta la bullet cam, la telecamera che seguirà il proiettile lungo tutto il suo percorso, fino al bersaglio, mostrandoci ai raggi X gli effetti che il colpo infliggerà al corpo della vittima in uno slow motion veramente eccezionale per spettacolarità e crudezza. Ovviamente la bullet cam non entrerà in azione ad ogni colpo esploso ma premierà esclusivamente gli headshot ed i colpi che centreranno gli organi vitali.
Le soddisfazioni che sa regalare questo titolo potrebbero letteralmente farvene innamorare.

Chi cecchina in compagnia…

Parlando di longevità dobbiamo necessariamente precisare che questa è direttamente proporzionale al livello di difficoltà scelto. Se a livello minore potrete venire a capo della storia in circa 4 ore, a difficoltà Elite ogni missione si allungherà notevolmente, proprio per la necessità di pianificare attentamente ogni singolo passo, portandovi via anche più di un ora per completare un singolo incarico, estendendo la durata della campagna fino a 7-8 ore. La storia è poi affrontabile insieme ad un amico, anche se solo online.
Non mancano però delle interessanti modalità cooperative: Osservazione vi richiederà di eliminare tutti i nemici nell’area con la particolarità che un solo giocatore avrà un fucile di precisione, l’altro disporrà di un mitra con pochissime munizioni ed un binocolo per segnalare i nemici al partner.
Somma uccisioni ci è subito sembrata familiare non essendo altro che una variante dell’ormai straconosciuta Orda di Gears of War.
Bombardamento ci richiederà di raccogliere dei pezzi di ingranaggi sparsi per la mappa entro il limite di tempo.
Dobbiamo dire che tutte e tre le modalità proposte si sono rivelate estremamente riuscite e fortemente votate alla cooperazione tra i due giocatori. Purtroppo saranno presenti solo tre mappe su cui giocarle che, pur essendo di dimensioni notevoli e dotate di un ottimo level design, ci sono sembrate decisamente poche.
Saranno infine presenti delle classifiche mondiali che registreranno tutti i nostri punteggi, per la campagna e la cooperativa, in modo da tenerci in competizione con i giocatori di tutto il mondo.

Sul trespolo

Tecnicamente Sniper Elite V2 mostra un’eccezionale qualità nel level design, sempre atto a fornirci posizioni tattiche favorevoli al tiro di precisione oltre che a riprodurre scenari credibili, ricchi di dettagli e infarciti di decine di passaggi alternativi che ci permetteranno di disporre di un’ampia gamma di possibilità d’approccio alle varie missioni. Purtroppo si nota qualche sbavatura dal punto di vista delle texture, non proprio entusiasmanti, e qualche modello poligonale sottotono. Tuttavia possiamo apprezzare un’illuminazione dinamica veramente ben studiata che donerà non poca atmosfera alle missioni, soprattutto a quelle in notturna e una realizzazione degli effetti particellari davvero convincente. Versante sonoro assolutamente spettacolare con una soundtrack ispirata e una serie di campionamenti degli effetti precisi e fedeli alle controparti reali.

Tieni il respiro, prendi la mira e…

Sniper Elite V2 porta una ventata d’aria fresca nell’ormai inflazionatissimo panorama shooter odierno. Il titolo Rebellion offre un gameplay del tutto diverso dal solito run and gun a cui la maggior parte dei titoli del genere ci hanno abituato. La necessità di pianificare l’azione e la perizia con cui la balistica dei fucili è stata riprodotta lo rendono un autentico must per tutti gli amanti di sparatutto, indifferentemente se in prima o in terza persona.
La possibilità di affrontare numerose missioni sia in singolo che in cooperativa gli conferiscono una longevità ragguardevole seppur manchi completamente una componente competitiva nel multiplayer.
Un’esperienza da provare, anche per coloro poco avvezzi a questi ritmi di gioco. Potreste scoprire che colpire nell’ombra si rivela molto più gratificante che distruggere tutto con un bazooka.