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Recensione di Top Spin 3

Recensione di Top Spin 3 di Console Tribe

di: Redazione

Non riesco a distogliere gli occhi dal cielo azzurro: nuvole grigie troppo lontane per dare fastidio al mio sogno, la scia di un aereo lontano, una coppia di rondini sulla copertura del campo. Sono concentrato come mai mi è capitato durante la carriera. Sento l’erba accarezzare le mie scarpe, la brezza leggera rinfrescare la mia pelle sudata, il nervosismo del mio avversario ad un punto da una cocente sconfitta. Adesso è arrivato il momento di servire l’ultima palla ed ho il vantaggio di usare palle nuove. Tendo il braccio per mostrare la slazenger stretta nel pugno al mio avversario che saltella sulla linea di fondo: con un piccolo cenno di assenso mi fa capire di essere pronto. Batto forte sulla riga e vado a rete spinto da un forza incontrollabile: vedo la palla ritornare lenta con poco lift e gioco una perfetta voleè di rovescio sulla riga. Lui finalmente si arrende. Guardo subito gli occhi di un atleta deluso. Alzo le braccia al cielo. Ho vinto io, ho vinto Wimbledon. Un sogno? No, semplicemente Top Spin 3.

 
 
Un nuovo stile

 
Durante primi timidi scambi sul primo campo da tennis selezionato di fretta, abbiamo la sensazione che ci sia qualcosa di strano: proviamo a colpire la pallina con decisione ma questa si infrange sul net, i nostri colpi sono poco efficaci e quasi sempre arriviamo in ritardo sulla palla. Ci rendiamo conto quanto la nostra esperienza tennista videoludica, giocando a Top Spin 3, sia inutile. Dimentichiamo qualsiasi videogame tennistico giocato fino ad oggi, indipendentemente dal fatto che sia un puro arcade od una simulazione. Top Spin 3 si allontana da schemi collaudati da anni ed osa come mai nessuno ha fatto prima d’ora, fatta eccezione del rivoluzionario International 3D Tennis dei Sensible Software, ormai vecchio di 18 anni.

Controllo perfetto del proprio corpo, timing eccellente sulla palla, capacità di adeguarsi a situazioni sempre inedite ed imprevedibili. Questi sono i primi concetti basilari insegnati da ogni maestro di tennis e saranno sempre questi a determinare i nostri successi in Top Spin 3. La serie targata PAM è sempre stata un punto di riferimento per tutti i giochi tennistici rilasciati ed un paragone con il secondo episodio è doveroso. Ricordate i quattro colpi eseguibili dopo aver caricato l’indicatore d’impeto? Sono stati eliminati. Non esiste nessun indicatore che consenta di mettere a segno colpi impossibili; tutto dipende dal nostro colpo d’occhio e dalla posizione che riusciamo ad avere rispetto alla palla: colpire in anticipo, in ritardo o con il corpo sbilanciato significa spedire la palla in rete o fuori dalle righe. Scordiamoci di premere all’infinito un pulsante confidando nella scelta del timing perfetto da parte della CPU: diversamente da quanto proposto da tutti giochi tennistici fino ad oggi, in Top Spin 3 premendo il pulsante si effettua lo swing, l’apertura, e solo rilasciandolo la racchetta si muoverà in cerca dell’impatto migliore in relazione alla scelta di tempo di chi gioca; top spin, back spin, colpo piatto, lob e palla corta si effettuano sia con gli stick analogici o con X, O , Quadrato o triangolo. Le grosse sorprese sono riservate ai pulsanti dorsali ed ai grilletti; i primi aggiungono la grande novità di poter determinare l’approccio a rete del tennista dopo qualsiasi colpo, servizio compreso, e del recupero veloce del centro del campo durante uno scambio da fondo, stile tergicristallo; la combinazione dei grilletti permette invece di realizzare colpi forti vicino alla righe capaci di chiudere un punto facilmente o di ribaltare uno scambio in cui siamo in difficoltà. Top Spin 3 propone una curva di apprendimento molto ben calibrata ed ogni volta che si scende in campo si ha la sensazione di migliorare, come se fossimo andati a lezione da un bravo maestro; quando si riesce ad avere padronanza del tennista e dei colpi, si comprende la cura maniacale con cui è stato cercato il realismo in ogni situazione che Top Spin 3 possa proporre. Non vedremo mai palle alte difensive velocissime sulla riga di fondo (Top Spin 2), effetti laterali incredibili (ancora Top Spin 2) cinque tuffi da fondo campo durante uno scambio concitato ( Virtua Tennis 3): tutti i colpi che si possono giocare sono quelli che è possibile vedere sul campo o in tv. Finalmente è stato curato in modo degno anche il gioco a rete grazie ad una vastissima gamma di voleè, demi-volee, stop volley, smash, veroniche, tutte eseguibili in modo intuitivo e realistico; da sottolineare la funzionalità del pulsante R2, la cui pressione spinge il giocatore a rete con un colpo di approccio durante lo scambio o, durante i servizi, ad uno schema “serve & volley” o “chip and charge”. Importante fattore da tenere sempre sotto controllo durante i match è la condizione fisica del tennista, indicata da un grafico delle pulsazioni cardiache all’inizio di ogni scambio, che incide notevolmente sull’efficacia dei colpi più difficili. Il primo approccio al nuovo sistema di controllo è piuttosto spiazzante per la sua originalità ma ben presto si rivela fortemente appagante ed, in sostanza, il migliore mai realizzato per una simulazione tennistica.

 
 
Prima lezione alla scuola tennis

 
Considerata la particolare ricerca del realismo la prima cosa da fare, una volta caricato il gioco, è inscriversi alla scuola tennis in cui si può acquisire una certa dimestichezza del complesso sistema di controllo e padronanza delle tecniche a nostra disposizione. La scuola è strutturata in modo da poter affrontare lezioni specifiche su ogni singolo colpo: degli indicatori sulla destra mostrano i pulsanti da premere e, successivamente, quelli che sono stati effettivamente premuti dall’allievo, in modo da facilitare miglioramenti progressivi alla propria tecnica. 

Non appena consideriamo la nostra esperienza nella scuola terminata, arriva il momento di costruire il tennista con cui affronteremo la nostra carriera in Top Spin 3, sia in modalità offline che online.

L’editor a nostra disposizione è piuttosto versatile e completo. Dopo aver scelto un modello base dal quale partire, possiamo plasmare con libertà il fisico del nostro atleta in tutte le sue caratteristiche: statura, peso, tono muscolare, colore della pelle, pettinature, tatuaggi, voce e tratti somatici ampiamente personalizzabili grazie all’introduzione di punti di ancoraggio trascinabili con gli stick analogici. A questo punto la nostra opera pigmalionica è arrivata ad un punto fondamentale in quanto dobbiamo scegliere con attenzione le caratteristiche tecniche del tennista perchè non modificabili successivamente: mano dominante, tipo di rovescio, tipo di animazione per il servizio, dritto, rovescio e comportamento in campo. I parametri delle abilità fisiche e tecniche sono costituiti dal servizio, dritto, rovescio, volee, risposta, potenza, velocità e resistenza e si va da un valore minimo di 30 ad un massimo di 100; tali valori si aumentano investendo i Points Skill ottenuti grazie alle vittorie nella carriera offline ed online. Le scelte di upgrade di ogni singola abilità hanno una forte incidenza sulle prestazioni in campo del nostro tennista con la conseguenza che ognuno va ben ponderato in quanto i PS sono limitati a 560: avere un’idea di gioco chiara dall’inizio permette di evitare scelte che portano alla creazione di un atleta di valore medio-basso nonostante venga comunque raggiunto il livello globale massimo di 70. La gestione delle abilità fa parte di una specifica sezione dedicata al nostro giocatore, denominata area giocatore, in cui possiamo avere accesso anche alle statistiche dei nostri match e, soprattutto, al centro commerciale, vero protagonista delle nostre scelte estetiche. Non mancano al suo interno i negozi delle aziende sportive più prestigiose (Nike e Adidas) che vantano cataloghi di prodotti molto variegati e piuttosto aggiornati, un grande negozio generalista con numerose inedite (per i videogames) marche (fred perry, lotto, prince ecc..), parrucchiere, barbiere, centro bellezza per le tenniste, spogliatoio personale per cambiare il nostro abbigliamento e, se vogliamo, la racchetta. I circa 370 oggetti presenti nel centro commerciale si possono acquistare spendendo i punti sblocco guadagnati durante i match insieme ai points skill; da rimarcare la presenza di un negozio dedicato ai futuri contenuti scaricabili dal servizio online, il che ci fa augurare che 2KSports renda presto disponibili aggiornamenti dei cataloghi di abbilgliamento, racchette e, speriamo, tennisti professionisti. 

 
 
Verso la gloria 

 
La carriera è il cuore pulsante delle modalità offline. Strutturata in cinque livelli, inizieremo a giocare nei tornei organizzati in piccoli campi di periferia contro anonimi avversari fino ad arrivare ai grandi tornei del circuito pro. Ogni mese potremo scegliere se disputare un torneo minore, piuttosto facile da vincere, o un torneo più importante ed impegnativo, per un totale di 12 tornei stagionali. Top Spin 3 vanta le licenze del Roland Garros, US Open, Australian Open, Roma, Indian Wells e molti altri ma non quella del torneo più celebre del mondo, Wimbledon, sostituito da un torneo del grande slam disputato sull’erba di Dublino. Diventare il numero uno della classifica mondiale non è impresa da poco, soprattutto settando un livello di difficoltà alto, ma solo in questo modo potremo fregiarci dello status LEGGENDA e sfidare a fine stagione Boris Becker e Björn Borg (circuito maschile) o Monica Seles (circuito femminile). Chiunque abbia giocato o solo visto qualsiasi gioco sportivo ha notato quanto profusione di licenze venga ormai fatta per accaparrarsi la fama di centinaia di atleti ma il tennis è un genere che ha sempre fatto eccezione: avete mai giocato ad una simulazione tennistica con centinaia di giocatori del circuito ATP? La risposta è no, perché non è mai uscito. Top Spin 3 non tradisce questa nefasta tradizione e propone un roster limitato a pochi tennisti professionisti: Roger Federer,Rafa Nadal, James Blake, Tommy Haas, Gael Monfils, David Nalbandian, Mario Ancic, Andrew Murray, Andy Roddick, Tomas Berdych, Mark Philippoussis, Maria Sharapova, Svetlana Kuznetsova, Nicole Vaidisova, Justine Henin, Amelie Mauresmo e le leggende già citate Boris Becker, Bjorn Borg, e Monica Seles. Purtoppo mancano importanti top ten quali Novak Djokovic e Nikolai Davydenko. Le caratteristiche tecniche dei tennisti presenti sono state ricreate alla perfezione e questo consente a chi ne conosce pregi e difetti l’adozione di tattiche precise per avere la meglio quando li avremo dall’altra parte della rete. A differenza di Top Spin 2 non è possibile simulare il match in quanto dovremo giocare sul campo tutte le partite ma fortunatamente si può, questa volta, salvare la carriera durante lo svolgimento di qualunque torneo. La carriera offline è piuttosto divertente, non eccessivamente lunga e fondamentale per creare il nostro giocatore ideale con il quale sfidare gli amici e soprattutto affrontare la modalità online World Tour. 

 
 
The world is your playground

 
La carriera online World Tour è organizzata in stagioni dalla durata di 15 giorni reali (un countdown ci tiene sempre aggiornati su quante ora mancano al termine del tour) in cui potremo disputare i quattro tornei del grande slam, cinque major, altrettanti tornei minori e singoli match. Le classifiche sono aggiornate in tempo reale e sono suddivise in base ai punti totalizzati, tornei vinti, percentuali di vittorie; un parametro interessante per filtrare le classifiche è quello relativo al continente di appartenenza, in cui potremo curiosare sulla forza tennistica di ogni zona geografica del globo. E’ possibile affrontare partite classificate solo in singolare e non in doppio, come del resto accadeva con il precendete capitolo.

Ovviamente non manca la possibilità di organizzare un incontro amichevole di singolo o doppio scegliendo il campo, i tennisti e la durata senza badare alla classifica.

L’esperienza online non soffre di bug particolari, è favorita da un gameplay che stimola la ricerca di schemi e tattiche originali e dall’assenza di rallentamenti che invece caratterizzavano Top Spin 2.

 
 
Come su un vero campo

 
Con tre anni di ritardo, la serie Top Spin irrompe, dal punto di vista tecnico, nella next generation. Il volti legnosi e poco dettagliati, i fastidiosi rallentamenti e le diverse animazioni poco realistiche del secondo capitolo sono ormai un ricordo lontano; i visi e le espressioni dei tennisti sono molto curati e somiglianti alle controparti reali, la caratterizzazione di ogni singolo colpo è stata riprodotta alla perfezione con animazioni fluide e precise, i rallentamenti sono praticamente inesistenti e chi ha familiarità con i tennisti professionisti, li riconoscerà immediatamente dopo averli visti in azione pochi secondi. Ottimamente realizzato l’ondeggiare dei capelli ed il movimento delle magliette e dei pantaloncini; nel corso del match vediamo gli atleti somatizzare la fatica, tergersi dal volto il sudore che bagna progressivamente la maglietta, sporcarsi di terra calzini e pantaloncini. I numerosi campi e stadi proposti vantano la stessa cura che caratterizza tutti gli aspetti di Top Spin 3, facendo particolare attenzione anche ai piccoli dettagli; ricreate alla perfezione le condizioni mutevoli degli effetti luce nei campi all’aperto, i segni lasciati sul campo dai rimbalzi della pallina, le strisciate sui campi in terra rossa, l’erba che si consuma durante un torneo. Stonano con l’eccelsa qualità generale della realizzazione grafica i volti di Murray e Haas, davvero poco somiglianti, così come saltano all’occhio la presenza di aliasing in alcuni elementi del campo e le animazioni fuori tempo dei giudici di linea nonchè l’immobilità dei raccattapalle. Finalmente introdotte nuove inquadrature che accontentano sia chi preferisce giocare avendo la sensazione di trovarsi dentro il campo e chi invece predilige la classica visuale proposta dalla tv; elemento da non sottovalutare delle sei inquadrature è la possibilità di scegliere di giocare sempre nella parte inferiore dello schermo.

Quello che ci si aspetta dal sonoro, in una simulazione tennistica di questo livello, è che riesca ad illuderci di essere dentro un vero campo da tennis: Top Spin 3 anche sotto quest’aspetto non delude e propone effetti sonori mai fuori luogo e sempre realistici tanto che è possibile riconoscere uno specifico colpo anche chiudendo gli occhi. Durante i menu e i brevi caricamenti possiamo ascoltare dei brani musicali cantati da artisti famosi come Jamiroquai, Franz Ferdinand, The Stone Roses ma alla lunga stancano perchè troppo pochi.

 
 
Match point

 
Top Spin 3 è un passo deciso verso la simulazione tennistica perfetta e decisamente superiore ai capitoli precedenti sotto ogni punto di vista. PAM STUDIO ha fatto una coraggiosa scelta abbandonando il sistema di gioco che li ha portati al successo ed è riuscita ad ottenere un perfetto bilanciamento tra complessità e realismo. Molto appagante la modalità carriera offline e praticamente infinita il world tour online, il tutto condito da una realizzazione tecnica di prim’ordine. Consigliato sicuramente a tutti coloro che cercano una simulazione sportiva complessa e profonda. Un must have.



PRO

  • gameplay eccelso
  • carriera offline divertente
  • World Tour online completo e stimolante
  • ottima realizzione tecnica

 

CONTRO

  • mancano tennisti importanti
  • qualche problema di aliasing