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Recensione Recensione di Tony Hawk’s Proving Ground

Recensione di Tony Hawk's Proving Ground di Console Tribe

di: Redazione

Era il lontano 1968 quando a San Diego (California) nacque uno dei più
forti sk8er di fama mondiale, il re del “vert”. Il suo nome era Tony
Hawk, “The BirdMan”, fondatore della Birdhouse, il primo al mondo nel
chiudere un “900” in half-pipe negli x-games del 1999.
Proprio nel ‘99, stesso anno in cui esce il primo episodio della serie
di videogames tanto acclamata, Tony hawk’s Pro Skater, ormai giunta al
nono capitolo, e dopo tutti questi anni, ci ritroviamo a commentare
l’ultimo arrivato di casa Neversoft: Tony Hawk’s Proving Ground
(Terreno di Prova).
Fino ad ora nessun altro gioco di skateboard è stato in grado di far
scendere dal podio il caro “BirdMan”, almeno fino a quest’anno, fino a
quando la EA non si è fatta avanti con il suo titolo di tavole a
rotelle dal nome “Skate”, sì, proprio Skate, nel senso vero della
parola, a mio avviso skate allo stato puro….ma questa è un’altra storia…

Mi faccio da solo….”life is about choises, they define who you are”

Il menù di gioco, come nei capitoli precedenti, comprende la medesima
modalità : “Storia”, ma prima di avviarla, dovremo customizzare il
nostro personaggio/giocatore. Nemmeno questa volta sono state tradite
le aspettative riguardanti l’alta possibilità di configurare il nostro
sk8er, infatti il personaggio può essere modificato in moltissimi
particolari: nel viso, occhi, capigliatura, nel vestiario, con diversi
prodotti, quali jeans, felpe, t-shirt, accessori vari, come cappelli,
occhiali, tatuaggi ed infine nella grafica dello skate.
Neversoft ha avuto un occhio di riguardo nell’edit dei percorsi, così
da poter sbizzarrire la fantasia dell’utente con creazioni
personalizzate di skateparks; lo “Skate Lounge”. Infatti, potremo
inserire qualsiasi tipo di elemento a disposizione come automobili,
rampe e jumps per evoluzioni aeree, tubi di ferro per grindare o per i
nostri rock’n rolls, addirittura quarter e half pipes per imitare le
gesta di Tony Hawk.
Ci accorgiamo subito che la Neversoft ha cercato di dare innovazione a
questo nuovo titolo, con nuove features e come in un GDR che si
rispetti, potremmo decidere noi stessi cosa fare del nostro skater.
Avremo tre strade da intraprendere:
Carriera
Tricks perfetti per guadagnare soldi da spendere per la nostra
attrezzatura e sponsorizzazioni. Ovviamente ciò porterà all’aumento del
livello di abilità in Grab, Grind, Air, Nail….
Hardcore
Trick impossibili, al limite della sopravvivenza, per veri skaters adrenalinici
Rigger
Fantasia allo stato puro, inventiamo, creiamo, per noi è tutto uno skatepark.
Del resto, come si dice, la vita è fatta di scelte.

Ma questo è un Varial o un Variant?

In THPG ritroviamo i celebri e spettacolari tricks dello scorso titolo come il Nail the Trick, Nail the Grab e Nail the Manual.
L’ambientazione è come sempre molto varia e curata, ma di certo non si
grida al miracolo. E’ vero, il gioco è frenetico e in certi frangenti
non faremo nemmeno caso ai dettagli grafici, tanto saremo impegnati con
le nostre manovre ed evoluzioni, ma è pur sempre un gioco uscito nella
nextgen, quindi ci si aspetta qualcosa di più! Stesso motore grafico
del vecchio titolo con qualche ritocchino qua e là. Edifici ben
disegnati “alla distanza”, ma se ci si avvicina ci si rende conto del
lavoro non curatissimo dei programmatori. Ben fatta l’acqua del mare,
mentre le automobili lasciano molto a desiderare, graficamente sono un
pugno nell’occhio.
C’è da dire che non ho mai avvisato un calo di fame rate, il collaudatissimo motore grafico regge egregiamente.
L’illuminazione degli ambienti risulta adeguata, così come gli effetti
di luce nelle zone “aperte”, ma il tutto rimane nella sufficienza.
Tutto ciò comporta un’ennesimo “deja vu”: ho notato addirittura
palazzine uguali ad altri titoli precedenti.
Una grafica fumettosa stile “Crackdown” non avrebbe stonato.
Molto curato invece l’aspetto degli skater professionisti che
incontreremo durante il nostro cammino, a dir poco identici alle loro
reali controparti.
Mi auguro che nel prossimo capitolo potremmo aver modo di girare
tranquillamente per la città potendo ammirare il paesaggio che ci
circonda.
Forse sono io che cerco sempre qualcosa di più in un gioco di nuova generazione, ma il salto nella nextgen non c’è stato ancora.

Rock’n roll…

Come sempre una nota di merito va ovviamente al comparto audio. Le
colonne sonore che ci accompagnano nella nostra avventura sono davvero
spettacolari.
Tra gli innumerevoli pezzi di svariato genere come Hip Hop, Punk e
Metal, troviamo artisti di livello mondiale come i Nirvana, i Metallica
e i Sex Pistols.
Anche gli skater professionisti che incontreremo nel nostro tragitto sono doppiati dalle vere controparti.
Sufficiente invece gli effetti sonori della tavola, del grind e delle
ruote, così come il rumore dello schianto a terra della nostra
controparte digitale. Ricordiamoci che giriamo per quartieri di
Baltimora, Philadelphia e Washington, oltre al rumore delle nostre
tavole e qualche clacson di automezzi in corsa non sentiamo il “vivere”
della città, sembra di essere su di un palcoscenico di un teatro.

Tricks a volontà

Come negli altri capitoli il sistema di controllo rimane invariato, i
tasti principali sono sempre gli stessi: A per “Ollare”, Y per grind,
rock’n roll e wall ride, i due sticks analogici per lo spettacolare
Nail the trick. Come sempre ci vorrà un po’ di allenamento per prendere
dimestichezza con i comandi, ma per chi è già vetereano della serie non
riscontrerà problemi di alcun genere e potrà già compiere evoluzioni
inverosimili. Solo un po’ di frustrazione nelle sfide un po’ più
complesse, quando si dovranno fare delle combo un po’ più di alto
livello, ma si prende ben presto familiarità con i comandi.

Stai buono che ti riprendo

Una delle grandi novità del titolo è quella di improvvisarci registi.
Avremo la possibilità di girare video personali, riprendere le proprie
gesta sulla tavola a rotelle, salvarle e montarle, come se stessimo
girando un video vero e proprio per poi mostrare ai nostri compagni di
merende.
Un bel intrattenimento in alternativa alla solita sk8ata giornaliera.

Da soli ci si annoia

Da vero titolo next gen non poteva mancare la modalità multiplayer.
Anche se sempliciotta e spartana è comunque presente. Potremo creare un
nostro skatepark dove compiere più trick possibili in un determinato
lasso di tempo impostato dall’host.
Vince chi torna a casa con meno ossa rotte.

Sarà Un “Flip” o sarà un “Flop”??

Nonostante le nuove features, mi sembra che questa volta abbiano
cercato di non mostrarci la solita minestra riscaldata. Non basta
l’aggiunta dell’’Aggro Kick, il Nail The Trick migliorato e la
“sensazione di libertà” che ci hanno voluto regalare.
Un titolo che va avanti da troppi anni, difficilmente più avanti si
potrà trovare qualcosa di innovativo, senza dover stravolgere
completamente il gioco in sé.
Per gli appassionati e gli affezionati è un titolo consigliatissimo, è
pur sempre Tony Hawk. Per chi invece, mette per la prima volta i piedi
su di una tavola a rotelle allora, consiglio di provare prima il nuovo
SKATE di casa EA., così da assaporare la vera essenza dello
skateboarding. Chi invece ama skateare senza pretese, senza troppa
simulazione, ama fare acrobazie impossibili…allora buon acquisto.

Pro:

  • Diverse nuove features
  • Controparti digitali degli Skaters di ottima fattura
  • Sponsor a volontà
  • Creazione del proprio alter ego ottima e ricca di accessori
  • Frame rate stabile
  • Colonna sonora da sballo.


Contro:

  • Fondamentalmente sempre lo stesso titolo
  • Multiplayer quasi inutile
  • Graficamente modesto non ancora nextgen
  • Alcune sfide possono considerarsi frustranti