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Recensione Recensione di BurgerTime World Tour

Recensione di BurgerTime World Tour di Console Tribe

di: Francesco "F.B.8." Santoni

Hamburger! Il tipico prodotto da fast-food americano sbarcato oramai in ogni angolo del pianeta arriva anche sulla nostra console, con BurgerTime World Tour, un platform con ambientazione culinaria pubblicato da Konami. Gli hamburger sono la vostra passione? Avete in tasca una decina di euro e non sapete se comprare questo gioco o un menu maxi da MacDonald’s? Bene, allora continuate a leggere!

Hamburger in giro per il mondo

La struttura di gioco è molto semplice ma allo stesso tempo sa essere originale. I vari livelli sono strutturati come delle piattaforme disposte a cilindro (quindi se camminate sempre nella stessa direzione farete il giro e vi ritroverete al punto di partenza), ciascuna con effetti particolari: alcune si sbricioleranno al vostro passaggio per ricomparire poco dopo, altre si muoveranno e altre ancora si apriranno o richiuderanno a tempo (ci sono anche quelle stabili). Oltre alle piattaforme-ascensori, per spostarci tra un piano e l’altro avremo spesso a disposizione delle scale, che potranno essere utilizzate anche dai nostri nemici. Scopo del gioco è camminare sopra i vari strati di hamburger, che sono posti chiaramente su diversi piani, al fine di farli cadere sul piano di sotto e impilarli uno sopra l’altro preparando così tutti gli hamburger presenti all’interno del livello. Come in ogni platform che si rispetti ci saranno una moltitudine di nemici impegnati ad impedirci di arrivare all’ambito traguardo, oltre a tutta una serie di difficoltà ambientali, come spuntoni che dovremo evitare (ma è letale anche essere schiacciati da una piattaforma-ascensore).

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Il personaggio da noi controllato è il cuoco nella cover del gioco, ma se lo desideriamo potremo utilizzare il nostro avatar (se stiamo giocando su Xbox 360), una scelta sicuramente gradita visto che non sono poi così tanti i modi in cui possiamo valorizzare il nostro alter-ego. I nemici invece saranno impersonati da cibi ostili, ciascuno con le proprie abilità: il salsicciotto che vi inseguirà in modo abbastanza prevedibile senza tentare azioni azzardate, l’uovo al tegame che appena vi vedrà si lancerà alla carica, il cetriolo che di tanto in tanto spiccherà dei balzi per colpirvi mentre cercate di evitarlo e così via. Non mancheranno nemmeno gli strumenti per eludere i nemici: oltre al classico salto che servirà anche per superare gli ostacoli ambientali, avremo a disposizione il pepe, in quantità limitate, che ci permetterà di stordire i nemici. Tramite un ulteriore pulsante è possibile poi afferrare un nemico stordito e lanciarlo a piacere, o semplicemente il più lontano possibile oppure addosso ad un altro nemico, in modo da guadagnare ulteriore tempo per agire indisturbati. Non mancheranno, sparsi per il livello, dei power-up, anche questi piuttosto vari e se ne può prendere uno solo tipo per volta. Abbiamo la classica paletta per hamburger che può essere utilizzata come arma contro i nemici per un numero limitato di volte, razzi propulsori per raggiungere rapidamente i luoghi più impervi e altri che non stiamo a raccontarvi nel dettaglio e vi lasciamo il piacere di scoprire.
Per completare il livello avremo una certa scorta di vite e tutto il tempo di cui abbiamo bisogno, ma se vogliamo essere ricompensati con un punteggio alto dobbiamo essere lesti. A fine livello otterremo un certo grado, che dipenderà oltre che dal tempo anche da quante volte siamo morti e dagli eventuali bonus che abbiamo raccolto (ad esempio le lettere per formare la parola “Hamburger”, evviva la fantasia).
BurgerTime World Tour procede dunque in questo modo, intervallando qualche volta con una cut-scene tra un livello e l’altro della durata di pochi secondi e del tutto irrilevante ai fini del gioco. Il tutto è diviso in quattro diverse ambientazioni, nell’ordine USA, Messico, Giappone e Francia. Non mancano nemmeno i boss alla fine di ogni mondo, con la loro riserva di energia da esaurire anche qui a suon di hamburger.

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Aggiungi un posto a tavola… no, forse è meglio che lo levi

Tecnicamente parlando, Super Mario Land (sempre sia lodato) non avrebbe nulla da invidiare a questo gioco. Tralasciando la grafica che vuole essere cartoonesca e quindi senza grosse pretese, ci ritroveremo davanti un personaggio che sembra essere totalmente privo di peso nei movimenti, con tanto di animazioni e suoni assolutamente fuori luogo (il personaggio fa una strana smorfia e cade dal livello facendo il gesto del volo con le mani, e subito dopo compare un terrificante hamburger con dietro due ossa incrociate). Non sono state curate meglio nemmeno le animazioni legate all’utilizzo dei potenziamenti, che si rivelano essere quasi slegate dal nostro personaggio (come nel caso del pepe) oppure decisamente poco credibili (come il roteare della paletta per hamburger). Alcune scelte di dubbio gusto (come la possibilità di prendere “”al volo” le scale durante un salto ma non la possibilità di lasciarle allo stesso modo) possono rendere il gioco perfino frustrante a tratti. Ritrovarci incastrati su una scala con un nemico che scende e uno che sale ed attendere quindi una morte inevitabile, è una situazione che capiterà di certo più volte.
Inutile dire che con queste premesse non troverete di certo la fila se tenterete di fare una partita pubblica online, sempre che non riceviate errori di connessione e vi risulti totalmente impossibile giocare… Oltre il multiplayer online è comunque disponibile una modalità multigiocatore locale ospitante fino a 4 giocatori in split-screen. Questa modalità è del tutto analoga a quella del gioco principale, bisogna cercare di completare gli hamburger e ottenere un punteggio più alto dei nostri avversari. I giocatori potranno attaccarsi tra di loro come se fossero dei normali nemici (che saranno comunque presenti nei livelli). Tramite una schermata di opzioni è possibile selezionare tra un certo numero di livelli disponibili, e inoltre è possibile scegliere quali nemici e potenziamenti potremo trovare. Oltre alla modalità classica è presente una modalità chiamata “Gara di Missili”, che è una normalissima partita con la variante che stavolta gli hamburger saranno già completi tranne l’ultimo strato, e quindi bisognerà semplicemente utilizzare il potenziamento razzo già precedentemente descritto per superare un percorso a ostacoli il più rapidamente possibile.

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Meglio un Menu Maxi

A conti fatti, non ci sono molti elementi che potrebbero farvi preferire questo gioco a un bel pranzo/cena da Burger King. Il gioco spreca il suo barlume di originalità con una cura praticamente assente per la maggior parte dei dettagli, un comparto grafico che di sicuro non vi farà strabuzzare gli occhi (se non in senso negativo) e una colonna sonora più fastidiosa che altro. Se la versione di prova che potete liberamente scaricare vi ha colpito e cercate un gioco immediato come questo per divertirvi con gli amici, non possiamo far altro che consigliarvi di provare invece Doritos Crash Course, un simile platform basato sugli avatar completamente gratuito che, sebbene abbia pochi livelli, può vantare una cura dei dettagli certamente maggiore, senza poi considerare il fatto che gettarsi in frenetiche corse ad ostacoli è sicuramente più divertente che impilare hamburger camminando su un livello circolare.