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Recensione Rabbids: Fuori di Schermo, minigiochi contagiosi e demenziali per Kinect

Tornano i Rabbids sulle nostre console: siete pronti a fronteggiare la loro invasione a colpi di minigiochi? Attenti però, sono nel vostro salotto e sono sempre più pazzi!

di: Federico Lelli

Se c’è una cosa che ormai è chiara a tutti è che il Kinect è riservato ad una fetta di utenza precisa che preferisce il gioco immediato e spontaneo, sotto quest’ottica è normale che alla lunga si vedano sempre più titoli dedicati al divertimento puro.
Ubisoft, già third party ai tempi del lancio ufficiale, ultimamente ha riservato una line-up ben direzionata alla piattaforma Microsoft con giochi che spaziano dal movimento sfrenato di Just Dance 3 al party game più istintivo e irrazionale di tutti: tornano infatti sui nostri schermi i pazzi conigli di Rabbids: Fuori di Schermo.

Fuori di schermo, dentro il salotto

I Rabbids sono un fenomeno atipico: nati come comprimari della serie Rayman hanno subito rubato la scena, guadagnandosi sempre più titoli dedicati. Quasi sempre impiegati nei party-game questi conigli sfrenati sono spesso una scusa che gli sviluppatori franco-canadesi usano per trovare diverse soluzioni di approccio verso i nuovi sistemi di controllo, siano essi un pennino o una periferica di motion-control. Quale occasione migliore allora di esordire su Kinect, se non con una compilation di minigiochi?

Fuori di Schermo inizia con un breve filmato dove vediamo i Rabbids in laboratorio che provano la clonazione su sé stessi, inutile dire che il risultato è clamorosamente fuori proporzione portando tutta la città ad essere letteralmente sommersa da una marea di conigli urlanti. I vari minigiochi che affronteremo saranno quindi la diretta conseguenza di questa invasione nei diversi punti della città.
Se le premesse sono deliranti anche lo svolgimento dev’essere all’altezza: affronteremo quindi ogni tipo di situazione per mettere alla prova i nostri riflessi mentre il nostro stesso salotto subirà l’invasione dei Rabbids. Aiutati da un menù minimale ma funzionale possiamo scegliere di giocare da soli o con i nostri amici: in coop fino a 4 persone, a turni per un massimo di 16; tra le diverse modalità party la prima è una selezione casuale di giochi dove il perdente deve pagare un pegno (annunciato prima del minigioco), la seconda è un simpatico drinking game che obbliga a bere il perdente di ogni sfida e la terza è una selezione di giochi in stile cartoon, rapidi e divertenti.
L’estrema varietà è il punto cardine di questo titolo che offre più di 40 diverse attività, molte delle quali dedicate al gioco multi: prepariamoci quindi ad ogni imprevisto come pulire la faccia di un coniglio con la lingua, respingere marshmellow fiammeggianti col corpo alzandoci e abbassandoci o starnutire con forza per lanciare il nostro “prodotto” più lontano possibile. Le soluzioni di gioco adottate sono tra le più varie e impiegano ogni tipo di input offerto: dal movimento che impegna gambe, braccia e testa; al rilevamento usato per scansare gli ostacoli o disegnare una figura con le nostre sagome; fino ad arrivare al microfono usato come rilevatore di voce e rumori.
Se la demenzialità di fondo è praticamente una costante, lo stile grafico può essere separato in tre diverse categorie: la prima, che ha una modalità party riservata, è quella dei giochi cartoon; dai tratti semplici ma ben definiti sono impiegati per attività brevi come il succhiare il sugo da uno spaghetto ondulato o correre per tot metri su un tapis roulant. Subito dopo ci sono i minigiochi che usano la grafica 3D: sfruttando forme poligonali ben realizzate riescono a creare un ambiente colorato e pieno di oggetti per attività spesso più complesse e impegnative; è qui che potremo farci largo in un centro commerciale tra la folla di conigli o schiaffeggiarli dalla banchina ferroviaria mentre i treni in corsa ci passano di fianco. Ultimi, ma non per importanza, i giochi che impiegano la realtà aumentata, proiettando la nostra stanza al centro dell’azione: le situazioni in questo caso si fanno ancora più improbabili e l’uso del Kinect è sempre preciso e fedele; schiacciare i conigli che escono dal pavimento come talpe o suonare una chitarra come se ce l’avessimo tra le mani sarà finalmente possibile grazie alla telecamera e al tracking della periferica Microsoft.
Dopo ogni esibizione come al solito ci aspettano le foto scattate nei momenti più bizzarri da condividere usando il sito dedicato: i risultati come sempre sono perfetti per distruggere la reputazione dei vostri famigliari, ancora di più nei giochi con la realtà aumentata dove alle pose strambe si aggiungono anche gli oggetti virtuali presenti al momento dello scatto.
I vari minigiochi, anche se in tre stili grafici differenti, riescono ad amalgamarsi in maniera fluida tra loro grazie all’ottima direzione artistica che sfrutta al meglio il character design in ogni sua forma per far rivivere i Rabbids prima nella nostra tv e poi nel nostro salotto; si vede comunque un certo scollamento dovuto alla struttura stessa del titolo, ma proprio per lo stesso motivo è inutile pensare ad una continuità tra i vari eventi.
Le musiche originali sono tutte ispirate alle varie situazioni di gioco e, anche se non si può certo dire che rimangano impresse in memoria, forniscono un degno tappeto sonoro.
Il Kinect, vero protagonista, risponde sempre in maniera adeguata ai nostri input e si comporta egregiamente anche nelle modalità dedicate alla realtà aumentata, dove oltre a tracciare i nostri movimenti è impegnato a riprendere l’area di gioco, qualche problema minore nel rilevamento di mobili sullo sfondo ma niente che possa rovinare l’esperienza di gioco.

Party all night

Rabbids: Fuori di Schermo è un titolo che si può riassumere con due sole parole: demenziale e divertente. Anche se l’esperienza per giocatore singolo è completamente accessoria (e quella online totalmente assente) e la selezione casuale dei giochi è estremamente troppo casuale, proponendoci a volte la stessa attività con un intervallo troppo breve o due volte di fila, questo titolo rimane una delle esperienze migliori per il multiplayer locale che potrete trovare su Kinect.
Sicuramente un acquisto obbligato per tutti i party-gamer che aspettavano una buona compilation di minigiochi per la periferica di motion-sensing Microsoft.