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Recensione Puntiamo all’oro con London 2012

Siamo onesti, di solito non ci aspettiamo molto da un gioco su licenza e anche in questo caso le premesse non erano delle più rosee: London 2012 si presenta infatti come una tradizionale compilation olimpica e sin dalla copertina ci mostra la famigerata striscia viola che indica l’integrazione con il Kinect. Non è quindi con grande entusiasmo che inseriamo il disco nella console per vedere l’ultima fatica dei ragazzi di Sega Studios Australia.

di: Federico Lelli

Siamo onesti, di solito non ci aspettiamo molto da un gioco su licenza e anche in questo caso le premesse non erano delle più rosee: London 2012 si presenta infatti come una tradizionale compilation olimpica e sin dalla copertina ci mostra la famigerata striscia viola che indica l’integrazione con il Kinect. Non è quindi con grande entusiasmo che inseriamo il disco nella console per vedere l’ultima fatica dei ragazzi di Sega Studios Australia.

L’importante è partecipare

Dopo aver visto un menù semplice e ordinato scopriamo subito il fiore all’occhiello tra le modalità chiamato “Giochi Olimpici” che segue il programma olimpico giorno per giorno: prima di tutto ci fa scegliere la nazione da rappresentare e subito dopo ci fa modificare i nostri atleti usando una serie di volti predefiniti. Dopo la cerimonia di presentazione il titolo ci chiede di scegliere tra i vari eventi della giornata due gare. Alla prima esecuzione il gioco ci spiega con chiarezza tutte le specialità grazie a diversi tutorial interattivi (che fortunatamente non sono obbligatori) e se riusciamo a competere sin da subito con gli avversari artificiali dobbiamo ringraziare anche gli intuitivi controlli adottati. Diversamente dai tipici giochi olimpici infatti London 2012 sfrutta un sistema basato sul tempismo, e non sul solito button mashing, per le fasi in velocità e di corsa; grande importanza è data anche alle due levette analogiche usate per gli angoli di lancio e di salto o semplicemente per direzionare gli atleti.
Doseremo quindi le nostre energie sui 400 metri mentre daremo il massimo sui 100 metri, sempre cercando di mantenere il ritmo ideale; in piscina invece saranno le due levette a rappresentare le nostre braccia, da muovere col giusto tempismo; nelle discipline d’atletica sarà la levetta destra che indica l’angolo di lancio o di salto a fare la differenza; chiudiamo con gli sport a punteggio, dove il sistema utilizzato è quello della pressione di determinati tasti a tempo; non mancano inoltre degli sport completi come il beach volley e il ping pong che riescono ad offrire anche una discreta esperienza ludica.
L’integrazione con Kinect è invece relegata ad una modalità party e comprende un numero limitato di eventi: la scelta è condivisible visto che in molte delle discipline i controlli di movimento sarebbero risultati forzati o comunque fuori luogo. I giochi scelti cercano di coprire tutte le specialità e anche in questo caso si è optato per un tipo di controllo più rilassato, che predilige l’uso dei soli arti superiori (anche nelle specialità di corsa) e l’imitazione dei movimenti degli atleti che vediamo sullo schermo; particolarmente degno di menzione il tiro con l’arco, con una mano a puntare il bersaglio e l’altra impiegata per caricare e scoccare la freccia.
Tecnicamente parlando troviamo un gioco completo che sfrutta la licenza in maniera ottimale: buone le animazioni e i visi degli atleti (anche se non troveremo nessun volto famoso), come anche gli scenari che ricalcano gli ambienti londinesi. Un commento in inglese con il testo in italiano a supporto ci accompagnano attraverso i vari sport mentre il tappeto sonoro non assume nessun rilievo particolare, con motivi di sottofondo abbastanza neutri.
A chiudere il pacchetto il solito multiplayer da salotto e il supporto al gioco online, con playlist a tema o stanze personalizzate dove possiamo scegliere i nostri eventi preferiti: l’esperienza in rete scorre puntuale e senza intoppi fino a che l’host non abbandona la stanza, in quel caso si esce tutti e si deve cercare una nuova partita.

A un passo dalla vittoria

Partito da premesse poco incoraggianti il titolo SEGA si rivela invece una grande sorpresa sin dall’inizio. Grazie all’estremo numero di specialità olimpiche presenti e alla cura riposta nei controlli sempre differenti tra una disciplina e l’altra, ma con dei punti in comune che danno continuità al pacchetto, London 2012 è una compilation decisamente ben assortita. Vista la varietà della collezione non mancano ovviamente alti e bassi, ma possiamo parlare finalmente di un prodotto su licenza equilibrato, coerente e tutto sommato divertente da giocare.