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Recensione Punk rock, tavole e Tony Hawk Pro Skater HD

Ormai è da parecchio tempo che non se ne vedeva uno in giro, eppure un tempo Tony Hawk era uno di quei franchise che, puntuali come un orologio svizzero, faceva capolino sulle varie console a cadenza annuale. Non sappiamo se la colpa sia dell'abbandono di Neversoft allo sviluppo, l'adozione della strampalata periferica di controllo di Ride e Shred o l'ascesa del sorprendente SKATE di EA. Probabilmente tutte e tre le cose. Fatto sta che negli ultimi anni la buona stella di Tony Hawk è andata eclissandosi sempre più. Era quindi per lecito aspettarsi grandi cose da questa nuovo nuovo capitolo, una riedizione in HD dei primi due storici episodi che praticamente hanno lanciato un genere nel lontano 1999. La verità è che spesso alcuni scheletri andrebbero lasciati negli armadi, riposti con cura.

di: Nicola "Wanicola" Caso

Ormai è da parecchio tempo che non se ne vedeva uno in giro, eppure un tempo Tony Hawk era uno di quei franchise che, puntuali come un orologio svizzero, faceva capolino sulle varie console a cadenza annuale. Non sappiamo se la colpa sia dell’abbandono di Neversoft allo sviluppo, l’adozione della strampalata periferica di controllo di Ride e Shred o l’ascesa del sorprendente SKATE di EA. Probabilmente tutte e tre le cose. Fatto sta che negli ultimi anni la buona stella di Tony Hawk è andata eclissandosi sempre più. Era quindi per lecito aspettarsi grandi cose da questa nuovo nuovo capitolo, una riedizione in HD dei primi due storici episodi che praticamente hanno lanciato un genere nel lontano 1999. La verità è che spesso alcuni scheletri andrebbero lasciati negli armadi, riposti con cura.

Il tempo passa e non si arresta un’ora

E il caso di dirlo subito, senza troppi preamboli: prendere di peso un gioco datato più di un decennio fa e riproporlo pari all’epoca fregandosene di eventuali evoluzioni che si sono succedute negli anni è un’operazione brutale. Passi il fattore nostalgia e la volontà di aggiornare il comparto tecnico agli standard attuali (discorso che riprenderemo più in la), ma perchè non sforzarsi anche di tenere conto delle conquiste raggiunte dal genere e possibilmente approfittarne per cercare di rimpolpare le modalità presenti? Allo stato attuale Tony Hawk Pro Skater HD risulta soltanto una buona occasione per il giocatore più navigato di rivivere qualche bel ricordo attraverso i paesaggi, personaggi e le musiche, senza però offrire nulla di realmente interessante e accattivante per chi volesse invece avvicinarsi alla serie per la prima volta. La struttura stessa della modalità e carriera, la crescita dei personaggi e l’esecuzione dei trick trasuda un malcelato senso di antiquato che non è gusto retrò per il vintage, è proprio vecchio e obsoleto.
Attraverso 7 livelli ripescati fra i più simbolici degli originali Tony Hawk Pro Skater e Pro Skater 2, il giocatore è chiamato a raccogliere collezionabili assortiti (le immancabili lettere S-K-A-T-E, il DVD segreto più altra paccottiglia a tema in base allo stage), eseguire qualche trick su elementi appositi dello scenario e possibilmente cercare di raggiungere il punteggio più alto possibile. Il tutto entro un tempo limite di 2 minuti. Esiste anche la possibilità di girare liberamente per i livelli nell’apposita modalità “Libera”, ma siamo ben lontani dai fasti delle strutture open-world a cui lo stesso Tony ci ha abituati a partire dagli episodi Underground a seguire. Considerando poi che ogni livello deve essere ripetuto uguale a se stesso per ogni skater diverso impiegato (tra i quali cambiano solo alcune mosse e i valori di base dei vari parametri, comunque potenziabili) , il risultato finale per quanto riguarda i contenuti è veramente desolante.
Tavola sotto i piedi, la situazione migliora, ma solo leggermente. Sorvolando sull’improbabilità di salire rampe semplicemente tenendo premuto il tasto per accovacciarsi (quasi sospinti da una forza invisibile), l’obsoleto sistema di trick prevede un tasto per i flip, uno per i grab e uno per l’immancabile grind da associare alle varie direzioni dello stick analogico per eseguire le acrobazie più estreme. Saltare (quasi volare) da una rampa all’altra e riuscire a moltiplicare il proprio punteggio all’infinito grazie a concatenazioni di manualollie e flip vari ha sempre il suo perchè e ci ricorda perchè Tony era il re dello skateboard, ma stiamo appunto parlando del passato. Ora come ora il sistema di collisione risulta veramente troppo approssimativo e abozzato per poter garantire un serio divertimento a lungo termine. Certo, stiamo pur sempre parlando di un arcade fatto e finito, non di una simulazione reale dunque, ma compenetrazioni ed errori grossolani a volte sono veramente troppo influenti per poter essere ignorati nascondendosi dietro questa scusa.

Skate against the world, not in home

La verità è che questo nuovo Tony Hawk Pro Skater HD fa veramente poco per cercare di meritarsi il posto che si meriterebbe in un panorama come quello attuale. Non basta ricordare ai giocatori come ci si divertiva agli albori del genere per poter pensare di incantare ancora oggi. La pur gradita presenza di una modalità online fa da contrappeso all’incomprensibile assenza di una modalità split-screen (vero e proprio fiore all’occhiello dell’originale per PSOne) e la possibilità di poter consultare le classifiche mondiali e condividere i propri punteggi su Facebookleniscono solo in parte questa grave lacuna. Le modalità collaterali da affrontare contro il mondo, oltre all’immancabile lotta per il punteggio, prevedono una sorta di sopravvenienza nella quale eseguire combo permette di ridurre le dimensioni della propria testa, portata inesorabilmente a gonfiarsi col tempo, e il ritorno della modalità “graffiti”, una sorta di modalità conquista dove poter “graffittare” elementi del paesaggio semplicemente eseguendoci trick in corrispondenza.
Come se non fossero abbastanza le magagne per quanto riguarda la fisica di gioco, ci pensa l’aspetto grafico globale a dare una bella mazzata finale a un comparto tecnico che di HD ha forse solo le il titolo. Nonostante siano stati ridisegnati da zero, i modelli poligonali sono veramente elementari e decisamente brutti da vedere, così come le loro animazioni, soprattutto su alcune cadute decisamente “ragnesche”. Desolante, come quando ci si vede la texturizzazione del livello apparire gradualmente sotto gli occhi. Insomma, l’unica cosa veramente degna di nota è, come da tradizione della serie, la colonna sonora che attingendo a piene mani dai successi del secondo capitolo ( Powerman 5000, Millencolin, Bad Religion e tanti altri) è in grado di sottolineare con foga e decisione le evoluzioni più spettacolari.

Try it again, Tony

Purtroppo è palese, quella di Tony Hawk Pro Skater HD non è stata la rinascita in cui avremo tanto sperato. Allo stato attuale delle cose, questa riedizione risulta solo l’ideale passatempo per qualche serata all’insegna della nostalgia. Se è pur vero che al cuore (e quindi ai ricordi) non si comanda, è anche vero che 1200 MicroSoft Points per una semplice collection di livelli poco più che abbozzata (e sul quale grava l’ombra di futuri DLC tratti dagli episodi successivi) sono decisamente esagerati. Il consiglio è quello di attendere un nuovo gioco di Tony Hawk che sia veramente tale e magari nel frattempo ingannare l’attesa riprendendo in mano qualche vecchio episodio. Se proprio non siete in grado di resistere al fascino del passato, siete stati comunque avvisati: Il falco è ancora in grado di volare, ma si nota che il suo volo non è più quello di quando era giovane.