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Recensione Project Spark

Dobbiamo essere sinceri, durante l’E3 del 2013 la presentazione di Project Spark ci aveva piuttosto incuriosito anche se qualche scetticismo c’era, considerato il passato, sia recente che lontano, di progetti di questo tipo, oltretutto studiati e strutturati per dare il meglio su console. Per i meno attenti, Project Spark è un video game maker (software per sviluppare videogiochi), sviluppato dal Team Dakota per Xbox One e Windows, basato su KODU, rilasciato ormai cinque anni fa.
Se il vostro sogno è sempre stato quello di creare un proprio video gioco vi anticipiamo che Project Spark unisce un’ottima versatilità ad un’interfaccia visuale chiara ed efficace ma se per questo pensate che con pochi passaggi possiate creare un video game, beh, levatevelo dalla testa. Passione, conoscenza e padronanza delle tecniche attraverso uno studio scrupoloso, esperienza, pazienza e tanto tempo sono requisiti essenziali per mettersi al lavoro sulla creazione di un videogioco, per quanto semplice esso sia, anche se siamo davanti a dei tool come Project Spark. Messe in chiaro le cose basilari, vediamo come si presenta il prodotto del Team Dakota.

di: Giovanni Manca

Dobbiamo essere sinceri, durante l’E3 del 2013 la presentazione di Project Spark ci aveva piuttosto incuriosito anche se qualche scetticismo c’era, considerato il passato, sia recente che lontano, di progetti di questo tipo, oltretutto studiati e strutturati per dare il meglio su console. Per i meno attenti, Project Spark è un video game maker (software per sviluppare videogiochi), sviluppato dal Team Dakota per Xbox One e Windows, basato su KODU, rilasciato ormai cinque anni fa.
Se il vostro sogno è sempre stato quello di creare un proprio video gioco vi anticipiamo che Project Spark unisce un’ottima versatilità ad un’interfaccia visuale chiara ed efficace ma se per questo pensate che con pochi passaggi possiate creare un video game, beh, levatevelo dalla testa. Passione, conoscenza e padronanza delle tecniche attraverso uno studio scrupoloso, esperienza, pazienza e tanto tempo sono requisiti essenziali per mettersi al lavoro sulla creazione di un videogioco, per quanto semplice esso sia, anche se siamo davanti a dei tool come Project Spark. Messe in chiaro le cose basilari, vediamo come si presenta il prodotto del Team Dakota.

Start, si gioca!

Certo che si, si gioca eccome. Prima di buttarci a capofitto sui tutorial e sull’editor, è possibile rendersi conto di quello che è possibile realizzare provando il platform d’azione creato dal Team Dakota e, soprattutto, i videogame creati e condivisi dagli utenti: giochi di ruolo, sparatutto in prima e terza persona, platform, adventure, puzzle e così via, molti solo bozze buttate la in cinque minuti altre creazioni davvero sorprendenti. Giocare non serve solo ad assumere familiarità con l’ambiente grafico e a saggiare il ventaglio di possibilità ma anche ad accumulare esperienza per aumentare il livello del proprio profilo, upgrade essenziale per sbloccare opzioni e elementi da inserire nei progetti o acquistarli dal marketplace.

Comincio da zero?

Galvanizzati dai giochi provati è il momento di scatenare la nostra fantasia premendo sul magico menù “crea” che propone tre voci: il tutorial “Impara a creare”, “Comincia da zero” e “Crea”. Selezionando quest’ultima opzione si possono accorciare i tempi di realizzazione selezionando dei parametri predefiniti: terreno (pianura, canyon, deserto, montagne ecc. ecc.), dimensioni del mondo e degli elementi (terreno, acqua, fiume), l’ora del giorno, eroe dell’avventura e genere video ludico (FPS, picchia duro, TPS, platform, twin stick shooter e così via). Comincia da zero è per chi invece vuole massima libertà nella determinazione di tutti gli elementi. Noi comunque descriveremo Project Spark portandovi con noi nel tutorial che, nel momento in cui scriviamo, prevede solo l’aiuto per la creazione di un’avventura 3D.
Il mondo è ancora vuoto ma l’interfaccia su schermo sembra subito abbastanza intuitiva: a sinistra in colonna i menù per determinare il tipo di ambiente, la colorazione dello stesso con delle texture, la modifica morfologica del terreno e l’inserimento di tutti gli elementi dinamici e non. Per prima cosa scegliamo il nostro eroe entrando proprio nel database elementi premendo la croce direzionale: qui è possibile cercare tutto quello che ci serve, filtrando per tipologie o inserendo delle parole chiave nel motore di ricerca o usando delle tag. Collocato il nostro nel campagnolo della foreste nello scenario è il momento di determinare il suo comportamento impartendo istruzioni al suo cervello attraverso linee di comando distinte in due argomenti, when e do. Un esempio veloce: in “when” assegniamo la levetta sinistra mentre in “do” l’istruzione movimento, di conseguenza, l’istruzione intera si attiva quando si muove la levetta sinistra. Le istruzioni si scelgono in una “ghiera” di opzioni in cui troviamo davvero di tutto, dalla mappatura del controller, fisica degli oggetti, telecamera, tempista, posizionamenti e l’elenco può continuare ancora ma vogliamo sottolineare come sia agevole trovare l’istruzione che fa al caso nostro cercando tra quelle predefinite o nella “galleria cervelli” accedendoci premendo semplicemente il pulsante start. A noi serviva una telecamera per un platform bidimensionale e, anziché calcolare tutto da zero, è stato sufficiente selezionare il tag “scorrimento laterale” per poi modificarla secondo le nostre esigenze. Il database è molto vario ma non è certo illimitato, oltretutto per sbloccare alcune istruzioni, come ad esempio molte armi da mischia, è necessario spendere i punti esperienza accumulati durante le fasi di gioco e quelle creative e la stessa considerazione è valida per quanto riguarda gli oggetti del database, come abbiamo già accennato. Per chi volesse invece tutto subito è possibile procedere agli acquisti con soldi veri convertendoli con i Gettoni Spark (500 gettoni 5 euro). Una funzione particolarmente divertente è il motion capture che è possibile realizzare con il Kinect, nel menù di studio del personaggio: si può infatti eseguire una registrazione dei nostri movimenti, salvarla e poi richiamarla durante il gioco. Al momento siamo riusciti a richiamare l’animazione creata solo con l’istruzione “emote”, come ad esempio un balletto dopo un salto, ma non siamo riusciti ad integrarla con la fase in game vera e propria, come ad esempio un salto o un colpo: non staimo dicendo che non sia possibile ma solo che non ci siamo riusciti nei nostri test!
Gli strumenti a nostra disposizione sono dunque davvero potenti, più di quanto ci saremmo aspettati, soprattutto se si considera la possibilità di scaricare e modificare il lavoro fatto da altri utenti e condiviso nella comunità; certo, vedere un nostro personaggio muoversi a casaccio in un scenario è una faccenda di cinque minuti ma contestualizzarlo in un videogioco, come abbiamo detto prima, è un impegno davvero complesso. E’ vero che l’interfaccia è molto intuitiva ma, ora come ora, Project Spark manca di tutorial e di guide esaustive, che rispondano a tutti i nostri interogativi: in questo senso, aiuta tantissimo la comunità molto nutrita del forum ufficiale e la wiki in continua espansione.

Progetto riuscito

Dopo una fase beta durata qualche mese Project Spark è finalmente tra noi, illusi creatori di videogame praticamente da sempre. Non è un gioco, anche se ne può essere considerato un contenitore, è un software potente, versatile, in continua espansione grazie soprattutto alla comunità che ci gravita in torno, ma non è assolutramente per tutti. Si rivolge sia a chi si vuole cimentare per la prima volta in questo ambito sia ad un esperto o a team di lavoro, l’importante è che ci siano tutti i requisiti che abbiamo definito all’inizio della nostra analisi: passione, conoscenza e padronanza delle tecniche attraverso uno studio scrupoloso, esperienza, pazienza e tanto tempo. In questo caso, Project Spark è un’esperienza ludica fantastica.

  • Interfaccia semplice e chiara

  • Istruzioni dal controller perfettamente ottimizzate

  • Tool davvero potente

  • Le creazioni della comunità

  • Potenziale quasi illimitato

  • Non solo soldi: transazioni con punti esperienza

  • Complessità e completezza non adatte a tutti

  • Tutorial e guide scarse

  • Transazioni costose