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Recensione Nintendo Land

Un gioco di Mario al lancio non lo si vedeva dai tempi del Nintendo 64. Figurarsi la sorpresa di vedersi su unico disco nomi altisonanti del calibro di MarioZeldaMetroidPikminAnimal Crossing e tutti i più famosi franchise Nintendo. No, purtroppo non stiamo (ancora?) parlando di Super Smash Bros, ma le basi affinché il nuovo Nintendo Land diventi l'equivalente party gamedel celebre picchiaduro mash-up Nintendo ci sono tutte. L'innovazione tanto sbandierata si fatica ad avvistarla ma il divertimento di sicuro non manca.

di: Nicola "Wanicola" Caso

Un gioco di Mario al lancio non lo si vedeva dai tempi del Nintendo 64. Figurarsi la sorpresa di vedersi su unico disco nomi altisonanti del calibro di MarioZeldaMetroidPikminAnimal Crossing e tutti i più famosi franchise Nintendo. No, purtroppo non stiamo (ancora?) parlando di Super Smash Bros, ma le basi affinché il nuovo Nintendo Land diventi l’equivalente party gamedel celebre picchiaduro mash-up Nintendo ci sono tutte. L’innovazione tanto sbandierata si fatica ad avvistarla ma il divertimento di sicuro non manca.

Tour delle attrazioni

Contrariamente a quanto ci si aspetterebbe dalla logica comune, Nintendo Land non è esattamente il modo migliore per farsi un’idea delle potenzialità del WiiU GamePad (per quello vi rimandiamo a ZombiU). Salvo fornire un ulteriore schermo in più per simpatici testa a testa con gli amici, la formula di base è quella di un classico party game a tema Nintendo. Poche sono le trovate veramente esaltanti e difficilmente si riesce a pensare a tali idee GamePad come caratterizzanti per giochi più elaborati, ma è nella semplicità di utilizzo che Nintendo Land riesce comunque a trovare la sua ragione d’essere. Che si tratti di dover rincorrere il proprio amico vestito da Super Mario in Mario Chase, dare la caccia al giocatore fantasma in Luigi’s Ghost Mansion o acchiappare gli animaletti ladri di frutta in Animal Crossing Sweet Day, il WiiU GamePad si è dimostrato un simpatico attrezzo in grado di espandere il gioco anche al di fuori dello schermo della TV. I tre giochi in questione tendono ad assomigliarsi un po’ troppo, ma che si tratti di inseguire o essere inseguiti, grazie alla mappa (o vista dall’alto) sul secondo schermo, giocare alle attrazioni competitive di Nintendo Land rappresenta un’ottima variante dei vari testa a testa a cui anni di party games ci hanno abituati. Soprattutto quando ci si ritrova a dover gestire due guardie con due levette distinte (una per stick, per strategie a tenaglia o esplorare contemporaneamente tutta l’area) non è difficile intuire alcune delle future potenzialità che il GamePad può offrire per questo genere di giochi.

Insieme, per la vittoria!

Più classici, esosi in termini di materiale richiesto ed intriganti a livello concettuale sono le attrazioni cooperative. Meno festaioli da tirare fuori nelle serate più scanzonate, Zelda Battle Quest,Metroid Blast e Pikmin Adventure si basano tutti su concetti già esplorati nelle passate incarnazioni delle rispettive serie, configurandosi come qualcosa di più elaborato deldell’ennesimo acchiapparello di cui sopra. In Zelda per esempio, quattro eroi armati di Master Sword sono chiamati ad affrontare una serie di percorsi a scorrimento forzato menando fendenti a destra eutilizzando il WiiRemote (rigorosamente Plus) per menare fendenti, aiutati da un quinto cecchino armato di GamePad a mo di arco. Purtroppo in due casi su tre (Zelda e Metroid) giocare con Il GamePad si è rivelato poco più che un pretesto per giustificarne la presenza, rendendo di fatto più divertente giocare alla maniera classica. Guidare la navetta di Samus con gli accelerometri per gestire lo sterzo e le due levette per l’altezza e la visuale è uno strazio che non fa altro che sottolineare come WiiRemote e Nunchuck siano una configurazione migliore per alcuni tipologie di gioco. Eccezione alla regola, come si diceva, Pikmin. Il giardino fiorito di Miyamoto in questa sua “anteprima giocattolosa” (bellissime le coccinelle meccaniche) è già in grado di convincere e di mostrare al grande pubblico cosa vuol dire un Pikmin ben piazzato con un semplice tocco ben piazzato sullo schermo. In questo caso a giocare col WiiRemote si interpreta il ruolo di semplice Pikmin/minion per essere scagliato qua e la contro il nemico. Il trittico composto dalle prove cooperative, insomma, risulta il più grosso del gruppo, comprendendo modalità a tempo, sopravvivenza simil-orda e simpatiche varianti sul tema . Purtroppo la loro natura più complessa non li rende adattissimi al genere dei party games, ma con un gruppo di amici più esigenti il divertimento non mancherà di sicuro.

Chi non gioca in compagnia…

…Farebbe meglio a rivolgere le proprie attenzioni altrove. Per quanto riguarda il gioco in solitaria Nintendo Land non riesce a risplendere come vorrebbe. Per quanto più numerose, le attrazioni da fare in solitario non vanno oltre il mero passatempo e poco più. I metodi di controllo si fanno più fantasiosi e sperimentalisti, come Captain falcon Twisted Race nel quale è richiesto utilizzare il GamePad in verticale come volante, ma salvo forse Donkey Kong’s Crash Curse e i suoi infernali percorsi rompicapo, l’idea generale è quella di ritrovarsi davanti ai tanto amati/odiati passatempi da 79 cent per Iphone. Simpatici e divertenti, ma solo in attesa che arrivi il bus. Disegnare linee per mangiare la frutta in Yoshi’s Fruit Cart o tracciare linee di vento inBalloon Trip Breeze sono attività che difficilmente riprenderete in mano per limare il vostro record, anche perché è completamente assente ogni qualsivoglia forma di classifica Online. Menzione d’onore però per Takamaru’s Ninja Castle e l’idea di lanciare shuriken dal GamePad alla TV. Semplice e immediato con uno stile simil cartoncino irresistibile, una vera e propria chicca per i più anziani.

Nintendo Difference

Tra i titoli del lancio, Nintendo Land è senz’altro quello più spettacolare sotto il profilo tecnico. Non bastasse lo stile di pezza di Zelda, giocattoloso di Pikmin e al neon di Metroid, vedere per la prima volta la magia Nintendo in HD è uno spettacolo unico che non vediamo l’ora di replicare per intero sui “Big” che verranno. La grafica non sarà di quelle “uber realistiche” da spacca mascella, ma se il buongiorno si vede dal mattino, Nintendo WiiU sapientemente sfruttato sembra avere veramente molto da dire. Non bastasse un tale zuccheroso assalto visivo, ci pensa poi la colonna sonora a ricordare che per commuoversi non ci vogliono solo elaboratissime orchestre e pezzi degni del miglior blockbusters hollywoodiano. Riprendendo praticamente tutti i brani storici delle saghe più famose, l’effetto nostalgia è garantito. Sperando di non rivedere più altrove Monita e la sua terrificante voce computerizzata.

In conclusione

Ci vuole poco per capirlo, Nintendo Land non è quel la rivoluzione e/o manuale di game design che tutti si aspettavano. Nondimeno è prodotto curato e divertente, in grado di trarre il massimo dal genere dei party games e svecchiarne un po’ la formula. Sicuramente non è l’erede spirituale di Wii Sports (nel bene e nel male) che molti credevano, ma anche così, le serate con gli amici ce le fa passare alla grande lo stesso.