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Recensione Monster Energy Supercross – The Official Videogame

di: Luca Saati

Neanche un anno fa su queste pagine abbiamo recensito MXGP3, l’ultimo capitolo della serie dedicata al campionato mondiale di motocross di Milestone, e adesso eccoci qui a parlare di Monster Energy Supercross, altro racing della software house italiana dedicato questa volta all’omonimo campionato supercross più importante in America. La nostra sensazione è che Milestone voglia catturare proprio il pubblico americano con questo titolo, altrimenti non si spiega la così poca distanza tra il lancio di MXGP3 e questo Monster Energy Supercross.

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Non chiamatelo motocross

Motocross e Supercross sono due sport molto simili, in entrambi i casi stiamo infatti parlando di gare su circuiti sterrati, tuttavia nel secondo caso si gareggia in arene con circuiti più corti e salti più continui. Nonostante queste differenze, il feeling pad alla mano tra Monster Energy Supercross e MXGP3 sono praticamente le stesse. Come da tradizione Milestone, il gioco è altamente scalabile passando da un arcade a un approccio più simulativo in base agli aiuti che avete attivato. Come nel gioco dedicato al motocross, anche in questo caso bisogna saper gestire il peso del pilota sul mezzo in modo tale da guadagnare velocità in curva e all’atterraggio dopo un salto. La fisica restituisce buone sensazioni nella maggior parte dei casi, solo in alcuni momenti ci sono delle situazioni un po’ artificiose quando dopo un salto si finisce sopra un avversario o negli scontri tra le moto. L’IA si comporta allo stesso modo di MXGP3 con quindi una difficoltà più alta raggirabile facilmente mediante il potenziamento della moto, inoltre a livelli più bassi abbiamo notato uno strano fenomeno che vede durante le qualifiche gli avversari registrare tempi decisamente migliori rispetto a quelli che poi fanno durante la gara.

Anche visivamente non siamo così lontani da MXGP3, vedere il terreno che si modifica con il passaggio delle moto con ripercussioni sul gameplay è sicuramente un effetto piacevole. I tracciati sono realizzati con cura così come i modelli poligonali delle moto. Le animazioni dei piloti e gli elementi di contorno invece non convincono. Note negative arrivano anche dal frame rate, che puntualmente crolla nella prima curva di una gara quando c’è casino su schermo, e nei caricamenti eccessivi. Da segnalare la presenza di piccole cutscene sul podio alla fine di una gara, aggiunta piacevole che fa atmosfera ma il risultato finale è un po’ posticcio.

La solita carriera

Molto classica l’offerta contenutistica con un semplice multiplayer in cui creare una partita personalizzata o unirsi a una già esistente modificando una serie di parametri messi a disposizione. Il singleplayer permette invece di affrontare una gara veloce, time attack, un campionato e infine la carriera.

Quest’ultima permette di creare il proprio pilota tramite uno scarno editor e di scegliere la moto con cui iniziare. Si parte dalla categoria 250 (est o ovest, a voi la scelta), con l’obiettivo di salire di categoria e arrivare in 450 per vincere il titolo. La struttura è la solita delle ultime produzioni Milestone: dopo ogni gara si ottengono crediti da spendere nella personalizzazione della moto e del proprio pilota; migliori sono le prestazioni e più è facile attirare l’attenzione di sponsor migliori. La personalizzazione della moto permette di acquistare diverse componenti per migliorare le prestazioni del veicolo e modificare la sua estetica. La personalizzazione del pilota è invece solo estetica e permette di comprare nuovi caschi, tute e così via. Così come per MXGP3, il problema della carriera di questo Monster Energy Supercross è che il tutto si riduce ad affrontare una gara dopo l’altra finendo alla lunga per stancare. Piccola nota sulla carriera: a un certo punto siamo incappati in un bug che ci ha cancellato il file di salvataggio costringendoci a ricominciare tutto.

Novità assoluta è l’editor di tracciati che permette di creare da zero nuovi circuiti e condividerli online. L’editor presenta una buona profondità permettendo di inserire elementi di vario tipo tra dossi, zone dove saltare, ponti, curve strette o larghe e molto altro ancora. I giocatori dotati di grande fantasia siamo sicuri riusciranno a creare tracciati di pregevole fattura.

Commento finale

Definire Monster Energy Supercross un reskin di MXGP3 non crediamo sia un’affermazione così azzardata. Ad eccezione dell’editor dei tracciati, il primo gioco dedicato al Supercross può infatti vantare differenze minime rispetto all’ultimo titolo di Milestone dedicato al Motocross che già a sua volta avevamo criticato per le pochissime novità ad eccezione del nuovo motore grafico. A peggiorare la situazione ci pensano anche alcuni problemi tecnici, segno di una scarsa ottimizzazione dovuta probabilmente dalla fretta di uscire a poca distanza dall’inizio del campionato avvenuta lo scorso 6 Gennaio. Insomma a meno che non siate grandi appassionati di questa competizione, potete farne tranquillamente a meno di Monster Energy Supercross e se siete alla ricerca di un gioco off-road con le due ruote vi conviene dirigervi nella direzione di MXGP3 che ormai si trova a prezzo budget.