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Recensione Minatore, falegname, muratore ed architetto con Minecraft

Minecraft è un videogioco ideato dallo svedese Notch e che, dopo aver raccolto milioni di proseliti su PC, è giunto su Xbox 360.
Di cosa si tratta? Minecraft è un sandbox con elementi fantasy e di esplorazione. Ogni partita inizia in un mondo unico, creato proceduralmente, dove saremo soli, armati unicamente delle nostre mani. Le prime fasi si riveleranno molto concitate, perché nell'ambiente circostante, oltre a creature bonarie o neutrali, si aggireranno anche predatori, e considerate che non avremo un rifugio. Tutto si risolverà in una corsa contro il tempo, per scavare un riparo o improvvisare una costruzione, dato che presto giungerà la notte e con essa i nemici aumenteranno e saranno ancora più cattivi.

di: Luca "lycenhol" Trevisson

Minecraft è un videogioco ideato dallo svedese Notch e che, dopo aver raccolto milioni di proseliti su PC, è giunto su Xbox 360.
Di cosa si tratta? Minecraft è un sandbox con elementi fantasy e di esplorazione. Ogni partita inizia in un mondo unico, creato proceduralmente, dove saremo soli, armati unicamente delle nostre mani. Le prime fasi si riveleranno molto concitate, perché nell’ambiente circostante, oltre a creature bonarie o neutrali, si aggireranno anche predatori, e considerate che non avremo un rifugio. Tutto si risolverà in una corsa contro il tempo, per scavare un riparo o improvvisare una costruzione, dato che presto giungerà la notte e con essa i nemici aumenteranno e saranno ancora più cattivi.

Per fare un albero….

Il gioco ruota tutto attorno al procurarsi materie prime per fabbricare o, nel gergo tecnico, craftare strumenti e prodotti di ogni tipo. Uno strumento poi facilita il reperimento di altre risorse più avanzate, che a loro volta aprono le porte alla produzione di oggetti più evoluti, in una continua escalation. All’apice della catena troviamo manufatti come spade ed armature di diamante, congegni di vario tipo ed incantesimi.
Sono inoltre presenti molti oggetti dalla funzione puramente estetica: potrete fabbricare porte, finestre, suppellettili di ogni tipo per decorare la vostra casa, che potrà essere un castello, un galeone, una piramide rovesciata, o qualunque cosa partorisca la vostra fantasia.
Fate attenzione però che le risorse sono limitate: gli alberi dovranno essere ripiantati, alcuni ortaggi coltivati, gli animali da fattoria allevati, pena ritrovarsi in un mondo arido e desertico. Gli stessi strumenti che produrremo con tanta fatica si consumeranno fino a distruggersi e le risorse avanzate si reperiranno con difficoltà oltre che a celarsi nelle profondità della terra. Siate oculati e parsimoniosi quindi. Ma anche questo è il bello del gioco.

La tecnica in un cubo

Minecraft ha un look che riporta agli albori del 3D: è tutto strutturato a cubi, persino il protagonista ed i mob, con texture che ricordano Wolfenstein prima maniera. Ciò è voluto per ricordare le atmosfere anni ’90, basta pensare che persino il sole e la luna nel cielo sono due cubi.
Il vero cuore del gioco è altrove, all’interno della complessità dell’albero tecnologico e delle combinazioni di crafting: per fare un tavolo servono delle assi e delle gambe, per tali parti serve del legno, che si ricava da un albero. E gli alberi vanno ripiantati, pena il disboscamento selvaggio.
L’engine implementa aspetti come la fisica dei fluidi, acqua e lava, seppure gestita a cubettoni e tralasciando leggi come il principio dei vasi comunicanti. In ogni caso fate attenzione a scavare vicino ad una falda, potrebbe allagarsi la miniera facendovi affogare.
Ci sono chicche come la dinamica della sabbia, che senza un appoggio sprofonda, ma che fusa diventa vetro, e delle fiamme che si propagano a tutti gli oggetti infiammabili prospicenti, ma anche aspetti assurdi come solidi che fluttuano nel vuoto: provate ad abbattere un tronco, la chioma rimarrà nell’aria, o i sostegni di un edificio e vedrete che galleggerà come nulla fosse.
Il comparto audio è in linea con quello video, con musichette carine senza infamia e senza lode.

Dal PC alla X

Stiamo parlando di un indie di successo per PC, quindi non possiamo esimerci dal trovare le differenze. La versione per Xbox 360 non corrisponde alla più recente per sistemi desktop, in quanto deriva dalla beta 1.66, mentre l’ultima per PC è la 1.25 finale. Mancano aspetti come la necessità di nutrirsi (il cibo permette di recuperare cuori/energia, ma non è obbligatorio mangiare) e il sistema dell’esperienza e dell’avanzamento di livello. Inoltre non sono presenti i villaggi con gli NPC.
Per motivi tecnici è stato tolto uno dei punti di forza della versione PC, limitando il campo di gioco: su sistemi desktop potete camminare indefinitamente in ogni direzione, non trovando mai una fine dato che il mondo viene esteso automaticamente, avendo come unico limite la capienza dell’hard disk. Su 360 avremo una mappa finita, limitata dal mare e da muri invisibili. È grande, ma non è l’infinito della versione desktop.
Un altro punto che può far storcere il naso ai puristi del gioco risiede nel sistema di crafting: mentre su PC per ogni oggetto servono le materie prime che devono essere piazzate correttamente nella griglia, su Xbox 360 basta possedere i componenti per produrre il prodotto finale. Si perde un po’ la magia della scoperta di nuove combinazioni/oggetti, ma probabilmente si guadagna in immediatezza.
Il pad non fa mai rimpiangere tastiera e mouse, risultando comodo, con tutti i comandi a portata di dito. Tra gli aggiornamenti promessi per il futuro, si parla di una possibile integrazione con Kinect.
Il comparto multiplayer permette di visitare mondi altrui, sia con intenzioni pacifiche, ad esempio per collaborare con amici a costruire qualcosa, sia per invaderli come novelli Attila saccheggiando e portando devastazione. Xbox Live rende il reperimento degli amici immediato, mentre su PC bisogna spesso piangere in greco. Inoltre nel caso non aveste l’abbonamento Gold, c’è un ottimo split screen fino a 4 giocatori, a patto di possedere un TV HD bello grande.

Dulcis in fundo

Minecraft più che un vero gioco, è un’esperienza multimediale, una tavolozza in cui materializzare le proprie idee, con unico limite la propria fantasia. La stessa mancanza di una trama vera e propria mette in secondo piano la dimensione tempo, lasciando al giocatore la libertà di agire con il proprio ritmo, perdendosi nel mondo cubettoso del titolo.
Certo, le meccaniche un po’ ripetitive costituite da una interminabile sequenza di scava, taglia, crafta possono annoiare qualcuno (non sono certo la panacea che accontenta tutti), ma hanno il pregio di non lasciarvi indifferenti: o lo amerete o lo odierete. Nel primo caso passerete molte ore spensieratamente, ma per evitare di rimanere delusi provate la demo prima: potrebbe veramente catturarvi.