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Recensione Matterfall

di: Simone Cantini

Il 2017 si sta rivelando un anno estremamente succoso per i talentuosi ragazzi di Housemarque che, non paghi del validissimo e recente Nex Machina, si apprestano a titillare i nostri occhi ed i nostri riflessi grazie a Matterfall. Annunciato tramite un trailer in CGI giusto un paio di anni fa, l’esclusiva PS4 è pronta ad inondare i nostri schermi con la consueta ed abnorme salva di proiettili, conditi con l’immancabile e rodata giocabilità che da sempre contraddistingue i lavori del team. Pronti ad accumulare il più alto punteggio possibile?

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In continuo mutamento

A dispetto di una breve cinematica introduttiva, tramite la quale ci viene illustrato il setting in cui ci andremo a muovere, la trama che fa da sfondo alle sparatorie di Matterfall non è altro che il consueto e blando collante che accompagna il genere: nei panni di Avalon Darrow dovremo liberare la Terra dalle solite macchine, impazzite in seguito all’incauto utilizzo di una non meglio precisata tecnologia aliena. Per uscire indenne dai nove livelli a scorrimento orizzontale che compongono l’avventura, affiancati da tre distinti boss, la novella Samus Aran avrà a disposizione un versatile blaster, al quale si accompagneranno delle feature aggiuntive in grado di rendere alquanto stuzzicante (e per certi versi inaspettato) il gameplay di Matterfall. La nostra eroina, difatti, potrà contare su di uno scatto in grado di stordire i nemici, oltre a consentirle di svicolare indenne tra i proiettili avversari. In aggiunta avremo in dotazione un beam tramite il quale sarà possibile materializzare delle piattaforme, indispensabili per avanzare nei vari livelli, ma utili anche per schermarci dai colpi avversari. Chiude il cerchio un set di 12 potenziamenti, ottenibili salvando determinati umani tenuti prigionieri negli stage. Comprendenti 4 armi secondarie e 8 bonus passivi, questi strumenti accessori potranno essere equipaggiati (fino ad un massimo di 3) al volo una volta recuperati. Sarà inoltre possibile variarne la dotazione in qualsiasi momento, di modo da adattare le nostre performance ai vari pericoli, ma anche ai fini di trovare il set più consono al nostro modo di giocare. Va da sé, alla luce di tutti questi sviluppi, come il gameplay proposto da Matterfall sia alquanto stratificato, capace di affiancare alla classica frenesia shooter cara ad Housemarque anche importanti elementi platform, a cui si affianca un pizzico di strategia, in un curioso e riuscito mix capace di far tornare felicemente alla mente i momenti migliori di Contra e Turrican.

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Schiavi del punteggio

Al di là di un level design efficace, anche se decisamente lineare, uno dei maggiori punti di forza di Matterfall risiede nel perfetto bilanciamento del citato gameplay, che ci vedrà intenti a combinare in maniera sfrenata scatti, proiettili e salti. Ovviamente tutto finirebbe per crollare miseramente sotto il peso delle proprie intenzioni se non fosse coadiuvato da una perfetta risposta dei controlli, ma anche in questo caso i ragazzi di Housemarque sono riusciti a mettere sapientemente a fruttiola loro esperienza ventennale. Una volta scesi a patti con il salto demandato al tasto R1 (scelta inusuale ma giustificata ampiamente dalla situazione), non ci vorrà molto perché ci si possa esibire in funamboliche sequenze blastatorie, in cui schivare e contrattaccare saranno le principali armi che ci consentiranno di sfuggire all’orgia di proiettili che andrà ad invadere lo schermo con elevata frequenza. Il modo in cui tutto è amalgamato, al cospetto di questa sovraffollamento ostile, ha dell’incredibile, al punto da portami a considerare il gameplay di Matterfall una delle vette più alte della solidissima produzione del team. Allora cosa è che impedisce al titolo in questione di ambire all’olimpo del gaming? Il limite principale, proprio come avvenuto per Nex Machina, è da ritrovare in un’offerta non proprio corposissima, che finisce per far poggiare l’esistenza di Matterfall unicamente sulla corsa al punteggio migliore: incrementare il moltiplicatore dello score, salvare tutti gli umani nascosti nei livelli, essere veloci ed evitare di morire sono tutte azioni che ci permetteranno di raggiungere valori elevati, indispensabili per scalare le classifiche online. Non mancano anche tre distinti livelli di difficoltà, utili per mettere alla prova le nostre capacità, ma è palese che se cercate in Matterfall un titolo in grado di proporvi un’esperienza estremamente longeva in termini di varietà avete puntato sul cavallo sbagliato. A non deludere, al solito, è il comparto tecnico generale, forte di 60 granitici frame al secondo e di una direzione artistica che, per quanto non originalissima, svolge bene il proprio lavoro. Incalzante e ed elettronica al punto giusto la soundtrack.

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Come Nex Machina, Matterfall punta a rinverdire i fasti del gaming arcade più puro, quello in cui non era tanto la complessa longevità a fare la differenza, quanto la volontà di proporre un’ impegnativa ed appagante caccia all’high score. Ad una simile, quasi vetusta, velleità si accompagna però un gameplay modernissimo e ricco di sfumature, capace di esaltare la creatività e la maestria dei ragazzi di Housemarque, confermatisi ancora una volta come uno dei team più talentuosi in ambito shooter.