Recensioni

Le Tour de France 2018

di: Ulell

Il Tour De France è l’evento ciclistico per conoscenza. Tutti, in gioventù hanno tifato le scalate di Pantani e poi di Armstrong (anche se in questo caso, ahinoi, si sa com’è andata a finire). Quindi con un po’ di timore mi sono avvicinato a questo gioco, sperando fosse all’altezza della grandezza del nome che porta.

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Since 2011

Le Tour De France 2018 non è altro che il sequel di una lunga serie di videogiochi dedicati alla corsa ciclistica transalpina cominciata nel 2011 dai ragazzi di Cyanide, che negli anni hanno tentato a più riprese di migliorarne l’attrattiva e la giocabilità aggiungendo sempre nuove cose. Ma partiamo dalle basi: anche quest’anno potremo, in principio, scegliere se andare subito all’attacco dei colli francesi nella Grand Boucle o dedicarci prima ad altri eventi di ‘minore importanza’ (come il giro del delfinato o la Parigi–Nizza) ai quali si aggiungono i più noti Parigi-Roubaix e il campionato del Mondo di Innsbruck, tutti eventi che conducono, soprattutto in territorio d’oltralpe, all’evento ciclistico dell’anno. A questa modalità di semplice corsa se ne aggiungono altre due: il MyTour, dove potremo creare noi un tour scegliendo le tappe e le distanze, e l’Editor dei ciclisti, che ci permetterà di personalizzare le squadre, i corridori e le loro caratteristiche. Inoltre acquisendo esperienza nella modalità MyTour potremo sbloccare corridori leggendari dotati di caratteristiche super, che ci permetteranno di rivivere le gesta dei grandi corridori del passato.

Pro-Leader

Novità di quest’anno è la modalità Pro-Leader, dove potremo creare da zero il nostro corridore, scegliendone le caratteristiche e l’aspetto. Dopo aver fatto questo, potremo cominciare partecipare alle gare con un piccolo team (come nella modalità ProTeam) e via via accrescere, a seconda delle vittorie, dei traguardi volanti, dei Gran Premi della Montagna vinti, aumentare i nostri soldi con i quali acquistare il cartellino dei corridori più forti che ci possano fare da spalla per condurci alla vittoria della Grand Boucle. Purtroppo questa modalità soffre di un difetto oggettivo: anche se imposteremo le caratteristiche del nostro corridore, esse non conteranno niente dato che lo stile dello stesso sarà deciso in base alla caratteristica principale scelta in principio di editing: scalatore, velocista o passista. Inoltre, nonostante ci possa venir voglia di seguire ogni minima tappa per scoprire come si comporterà il nostro corridore durante le corse, ci accorgeremo che sono molto lunghe e tediose, e alla fine ci troveremo a skipparle o a vederle in maniera accelerata, opera che a volte si dimostrerà molto rischiosa al fine della vittoria. A fine stagione potremo scegliere se acquisire nuove leve (magari campioni) o peggio, ci potremo trovare a gestire l’abbandono di qualche nostro campione stanco dalle mancate vittorie dovute alla nostra cattiva gestione della corsa. Resta immutata rispetto allo scorso anno la gestione del corridore singolo, ad eccezione della parte legata agli allenamenti dove potremo decidere i carichi di lavoro così da far arrivare i nostri corridori arrivano in piena forma alla corsa che ci siamo prefissati di vincere. Sono stati aggiunti inoltre dei punti chiave, ovvero punti dove ci sono delle variabili che potremo sfruttare per cambiare il corso della nostra gara, come restringimenti di corsia, aumenti di vento contrario e molto altro.

Graficamente parlando, purtroppo, Tour de France 2018 non è cambiato se paragonato ai suoi vari predecessori, anche di molti anni fa. Questa situazione è legata alla mancata presenza di un concorrente che possa mettere un po’ di pepe ai ragazzi di Cyanide, che sembrano aver abbandonato la voglia di effettuare dei veri upgrade grafici al gioco.

Conclusione.

Le Tour de France 2018 è sicuramente il titolo per gli appassionati di ciclismo e dei fan della celebre competizione. Questo gioco potrà permettervi di vivere da vicino le emozioni che può suscitare, ma con tanti ma e se che ne minano, purtroppo, il nostro giudizio finale che non può superare la sufficienza.