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Recensione House Flipper

di: stefano.pet

Da qualche anno a questa parte il mondo pc è letteralmente invaso dai simulatori: dalla fattoria, al giardino, dalle capre alle aquile praticamente tutto è già stato fatto. Avere successo in questo genere è diventato un’impresa in cui, senza le idee giuste, è difficile imbarcarsi. Diverso discorso invece è il mondo console, in cui la presenza di questo genere è molto meno massiccia, anche a causa della necessità di adattare i comandi al joypad, cosa non sempre fattibile con risultati soddisfacenti.

Quando Frozen District nel 2018 lanciò House Flipper su pc riscosse un buon successo, non tanto da parte della critica, quanto dall’utenza che lo valutò molto positivamente. Con queste premesse adesso provano a conquistare anche il pubblico console, cercando di inserirsi in mondo meno avvezzo al genere.

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Casa dolce casa

Comprare una casa fatiscente, rimetterla in sesto e rivenderla guadagnandoci: questi sono, in soldoni, gli obiettivi che ci propone il gioco. Partiremo da uno studio, anch’esso ridotto molto male, che ci farà da base, oltre che da casa, e dal quale potremo accedere alle varie fasi di gioco che fondamentalmente saranno 4: lavori per terze persone, acquisto di una casa, ristrutturazione della stessa e infine la sua vendita all’asta.

Ovviamente è impensabile acquistare una casa senza soldi quindi le prime fasi del gioco saranno esclusivamente dedicati ai lavori per altre persone che, oltre a farci da tutorial, ci permetteranno di accumulare delle belle sommette. Questi lavori sono sempre accessibili tramite le mail sul nostro portatile e andranno dalla semplice pulizia di un garage, fino alla ristrutturazione completa di un appartamento. Come detto, ci introdurranno alle varie componenti del gameplay, insegnandoci come pulire, dipingere, costruire o distruggere muri, piastrellare e installare mobili. Per completare un lavoro dovremo raggiungere almeno il 70% degli obiettivi prefissati.

Una volta comprese le basi e guadagnati abbastanza soldi, cosa rapida, potremo decidere se continuare a lavorare per altre persone o comprare una proprietà e ristrutturarla. Nel secondo caso avremo a disposizione una valta scelta di edifici, che vanno dal monolocale alla villa, ma che saranno tutte in condizioni inadatte a ospitare un inquilino. Starà a noi renderle abitabili e a scegliere come modificarle e ammobiliarle. Il gioco ci lascia completa libertà in questo, però dovremo comunque tenere in considerazione i gusti di chi dovrà poi acquistarle: una lista di persone che impareremo a conoscere giocando e che decideranno se offrire più o meno per la nostra casa a seconda di criteri prestabiliti come il numero di camere o di bagni oppure la presenza di determinati oggetti di arredamento.

I soldi guadagnati potranno essere investiti nella sistemazione del nostro ufficio o nell’acquisto di nuove proprietà, con una gestione dei tempi e dei ritmi che sarà lasciato totalmente in mano alle nostre scelte.

Semplice, ma efficace

Non c’è altro modo di descrivere il gameplay di House Flipper. Attraverso una ruota di scelte potremo cambiare il tipo di azione da eseguire. Potremo spostare oggetti e rimuovere spazzatura, dipingere, abbattere o costruire muri, installare elettrodomestici, piastrellare, decorare una stanza e vendere oggetti. Il tutto in maniera molto intuitiva, con una fase di tutorial molto rapida da assimilare. La sua semplicità è anche il suo pregio perchè ci si sente subito a proprio agio con tutte le sfaccettature del gameplay.

A seconda dell’azione che svolgiamo guadagnamo esperienza in quella specifica attività e, ad ogni livello raggiunto, avremo a disposizione dei perk, suddivisi in tre schede per ogni azione, che ci permetteranno di essere sempre più efficienti nel nostro lavoro, ad esempio consumando meno vernice nel dipingere o pulendo più in fretta grazie a uno spazzolone di maggiore qualità.

Attraverso un tablet abbiamo acceso a tutte le informazioni necessarie, a un negozio molto vasto in cui comprare materiali e mobili per la nostra casa e all’albero delle abilità in cui attivare i perk che abbiamo guadagnato lavorando.

Qualche parola va spesa per il negozio, che presenta una vasta gamma di materiali e mobilio, il tutto velocemente raggiungibile sia grazie alla suddivisione in categorie che grazie al motore di ricerca in cui possiamo inserire in forma di testo il nome dell’oggetto da cercare, cosa fondamentale quando bisogna comprare un mobile o un materiale specifico.

Se per i mobili sarà sufficiente piazzarli dove più ci piace, diverso discorso va fatto per quelle installazioni che richiedono l’accesso alla rete idrica, come lavandini, doccie, bagni e via discorrendo. In questo caso avremo bisogno di tubature predisposte e dovremo letteralmente montare l’oggetto tramite un minigioco piuttosto basilare in cui dovremo semplicemente scegliere, selezionandolo e premendo il tasto di azione, la parte su cui agire nel giusto ordine.

Questa semplicità rende il gioco molto intuitivo e rilassante e, unito alla libertà di scelta, rende molto piacevole passare del tempo nel gioco. Di contro la sensazione di sfida è quasi nulla e non si sente mai la pressione causata da una scadenza imminente o da un errore di costruzione.

È evidente, pad alla mano, che il gioco è pensato per essere giocato con mouse e tastiera. Ciò non significa che usare il controller sia frustrante, ma comunque si nota una certa pesantezza nello svolgere della maggior parte delle azioni, che sarebbe assente utilizzando un mouse.

Si poteva osare di più

Considerando l’aspetto tecnico del gioco bisogna tener conto della natura budget dello stesso, che infatti è venduto a 25€ al lancio. Graficamente il gioco ci offre dei modelli e delle textures sufficienti, ma mai eccelse. A mio avviso sarebbe bastato lavorare di più sulla resa dei materiali per avere un effetto generale molto più gratificante per gli occhi. Gli effetti sonori del gioco sono azzeccati, così come le musiche che peccano di numero e diventano molto presto ripetitive.

Per gli amanti del genere

House Flipper non è un gioco adatto ai non amanti del genere, che potrebbero trovare nella mancanza di diverse modalità e di obiettivi un motivo di noia. Se, di contro, vi piace non avere pressioni e essere liberi di raggiungere l’obiettivo usando la strada che preferite troverete in questo titolo un ottimo passatempo. Un acquisto consigliato, anche in considerazione del prezzo di lancio, ma non nego che avrei gradito una maggiore cura di alcuni aspetti, sia dal lato del gameplay sia a livello estetico. Il gioco arriva sulle console con due anni sulle spalle e si sentono tutti. Il porting a livello di comandi è buono, ma non immediato come sarebbe giocarlo con mouse e tastiera. Nel complesso un buon titolo, ma su cui c’è ancora da lavorare per poter ambire a valutazioni più alte.