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Recensione Hitman Episodio 2: Sapienza

di: Luca Saati

Il primo episodio di Hitman ci aveva lasciati con impressioni più che positive e con tanta curiosità di scoprire cosa riserva il futuro dell’Agente 47. Prima di addentrarci nella descrizione di questo secondo episodio ci limitiamo a dire che le stesse ottime impressioni viste poco tempo fa ritornano anche in quest’occasione confermando inoltre come il modello di distribuzione episodico si sposi alla perfezione con la natura di Hitman.

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Il mondo di domani

L’ICA invia il nostro assassino pelato preferito in quel di Sapienza, città immaginaria situata sulla costa del Sud Italia. Arrivati nella bella e soleggiata cittadina la sensazione è quella di trovarsi in luoghi come Amalfi o Capri, giusto per citare un paio degli splendidi luoghi che il nostro bel paese ci offre. Sapienza è una città turistica caratterizzata da piccole stradine e vicoli che collegano la piazza principale alla zona che affaccia sul mare. Troviamo motorini e auto d’epoca parcheggiati in vari punti, negozi di vario tipo, artisti da strada che intrattengono i passanti, turisti che scattano foto e altri che prendono il sole sulla spiaggia. Sapienza presenta un’atmosfera completamente diversa da quella festaiola vista nella Parigi del precedente episodio, qui si avverte un’aria decisamente più tranquilla e spensierata. Nonostante questa tranquillità, Sapienza è una città vibrante, viva e ricca di dettagli che le donano una sua caratterizzazione. Il merito è di un ottimo lavoro svolto dai level designer di IO Interactive che hanno costruito con grandissima cura la mappa di questo secondo episodio di Hitman.

Questa cura nel level design la si nota soprattutto quando, nel tentativo di completare gli obiettivi, si aprono dinanzi a noi un ventaglio di possibilità quasi infinito. Non vogliamo anticiparvi nulla, ci limitiamo semplicemente a dirvi che abbiamo giocato la missione ben quattro volte utilizzando ogni volta sempre metodi differenti scoprendone intanto di nuovi che probabilmente metteremo in atto in ulteriori playthrough. La libertà che i ragazzi di IO Interactive hanno dato ai giocatori ha davvero dell’incredibile. Per completare per la prima volta questa missione ci abbiamo impiegato circa due ore ma, come vi abbiamo sottolineato un attimo fa, limitarsi a una sola volta è sprecare tutto il potenziale di possibilità offerto dagli sviluppatori. Oltre alla missione principale troviamo anche l’Escalation Mode che propone una serie di obiettivi da completare secondo determinate regole sempre in quel di Sapienza. Inoltre gli utenti Playstation 4 possono vantare anche il secondo contratto dei The Sarajevo Six. Infine non dimentichiamoci dei contratti creati dai giocatori che arricchiscono ulteriormente il pacchetto.

C’erano un assassino, due scienziati e un virus

L’obiettivo dell’Agente 47 è la distruzione di un virus specifico del DNA capace di infettare chiunque in qualsiasi parte del mondo. La distruzione di questo virus però non basta se non si elimina il suo creatore: Silvio Caruso, un brillante ingegnere che lavora per la Ether Biotech Corporation. Quest’ultimo però è affetto da uno strano problema psicologico che gli impedisce di allontanarsi da casa sua. Per questo motivo i suoi laboratori sono stati costruiti nei piani sotterranei della sua villa situata a Sapienza. Ma non è finita qui dato che l’eliminazione di Caruso non è sufficiente per liberarci in modo definitivo da questo virus. Il capo del laboratorio, una certa Francesca De Santis, è infatti capace di replicarlo rappresentando quindi un terzo obiettivo per il nostro 47.

Al termine di questo episodio trova spazio anche una cutscene che permette alla trama verticale di Hitman di proseguire. Sembra esserci un filo conduttore tra la missione di Parigi e quella di Sapienza ma al momento gli elementi in nostro possesso sono ancora troppo pochi per poter esprimere un giudizio sulla storia lasciandoci solo una gran curiosità su ciò che ci aspetta tra circa un mese a Marrakesh.

IO Interactive ha lavorato anche sull’ottimizzazione del codice con un’apposita patch rilasciata poco prima del lancio di questo secondo episodio. Qualche passo in avanti a livello tecnico c’è, ma si può e si deve fare ancora di meglio per eliminare un po’ di ‘sporcizia’ grafica come compenetrazioni poligonali e cali di frame rate (anche se ricordiamo che bloccando gli fps a 30 nelle impostazioni la situazione appare molto più stabile). L’ultimo update è andato a toccare anche i caricamenti ma anche in questo caso c’è bisogno di velocizzarli ulteriormente visto che sono ancora eccessivi.

Commento finale

Questo secondo episodio di Hitman migliora quanto di buono fatto con il precedentemente innalzando ulteriormente l’asticella qualitativa. Sapienza è un luogo splendido da visitare e uno scenario capace di offrire uno straordinario ventaglio di possibilità al giocatore. Alla fine del primo episodio siamo rimasti con la curiosità di scoprire il secondo e adesso ci ritroviamo nelle stesse condizioni nella spasmodica attesa del terzo appuntamento con l’Agente 47. Speriamo solo che a Marrakesh venga dato un po’ di spessore alla trama che al momento risulta quasi non pervenuta.