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Recensione FROSTPUNK

di: Bruss Uein

A più di un anno dall’uscita per PC sbarca sulle nostre console (Ps4 e Xbox One) l’affascinante lavoro di 11
Bit Studio: FrostPunk. La compagnia polacca, già fautrice fra gli altri titoli del meraviglioso This War of Mine
si ripete con questo gestionale di altissimo livello. La versione console di FrostPunk porta con sé tutto il
materiale uscito per PC, in una rielaborazione accurata ed, appunto, affascinante.

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New London

Il mondo viene devastato da una inarrestabile ondata di gelo che presto mette in ginocchio l’intero creato.
La campagna di FrostPunk si sofferma su un gruppo di sopravvissuti fuggiti da Londra che, dopo aver
attraversato il mare, raggiungono l’ancor più gelido nord. Seppur non sembri una scelta così saggia, i nostri
sopravvissuti, forti di una incrollabile volontà, sono alla ricerca di un generatore che sperano possa salvarli
dai lunghi e freddi artigli dell’inverno perpetuo che stanno vivendo. Guarda caso riescono a trovare questo
generatore, ma nessuna traccia di altri sopravvissuti o lavoratori intenti a farlo funzionare. Sarà quindi
messa nelle mani stesse del volenteroso gruppo la possibilità della sopravvivenza del genere umano. Nelle
dirette vicinanze del generatore verranno ritrovati giacimenti di carbone, legna, e l’occorrente per la
costruzione un villaggio di fortuna, il tutto mentre la bufera ed il freddo non danno segni di voler diminuire.
Benvenuti a New London!


Una vita durissima

All’inizio della campagna di gioco (la standard da cui iniziare) vi ritroverete in una vallata circolare dove,
proprio al centro, il generatore fa da padrone di casa. Con voi ci saranno 80 volenterosi sopravvissuti che
dovrete gestire e suddividere nei vari compiti, fra cui di sicuro il più importante è recuperare il prezioso
carbone dai vicini giacimenti. A sua volta il carbone verrà utilizzato per alimentare il generatore, così da
produrre il calore necessario per evitare l’estinzione di massa. Altre risorse importanti saranno il legname,
recuperato sempre da depositi situati nella vallata, così come dai relitti del passato da cui estrarre materiali
vari. In tutto questo non dimentichiamoci che questi poveri disgraziati dovranno pur mangiare in qualche
modo, quindi sarà altresì fondamentale costruire dei ritrovi per cacciatori e delle cucine. La decisione sul
come suddividere i vostri coloni per procurare le risorse sarà solo il primo passo e, fidatevi, già un compito
non semplice. A questo va aggiunta la necessaria costruzione delle varie tende per far dormire i coloni (che
altrimenti vedrete appisolarsi per terra al freddo e gelo), accampamenti medici, strade per un più facile e
veloce raggiungimento delle risorse e molto altro.

Tue le decisioni, tue le responsabilità

Oltre alla mera gestione dei coloni, e suddivisione nei vari compiti, ad intervalli prestabiliti saranno i coloni
stessi a metterci di fronte a scelte difficili, se non impossibili. Inizieranno ad ammalarsi chiedendoci di
costruire più infrastrutture mediche, ad avere sempre più freddo reclamando quindi un sistema di
riscaldamento migliore, si faranno male sul lavoro e vorranno sapere cosa si intenda fare per assicurarsi che
nessuno ci lasci le penne, avranno fame e le scorte alimentari non basteranno mai…
Il gioco vi metterà di fronte a delle scelte da compiere, promesse da fare (ed eventualmente mantenere),il
tutto naturalmente con delle tempistiche da rispettare. Molte delle pretese dei coloni si accavalleranno
rendendovi la vita sempre più complicata, poiché il tempo è limitato, le risorse pure e nel mentre la gente
muore! Per affrontare molte di queste scelte il gioco vi mette a disposizione una meravigliosa opzione
chiamata Codice: Tramite un’apposita schermata di gioco, il Codice permetterà di promuovere leggi ed
ordinamenti che modificheranno la vostra esperienza. Potrete per esempio ordinare ai coloni di lavorare
per 24 ore consecutive, se vi trovate ad avere un bisogno impellente di risorse; potete decidere di mettere
della segatura nei pasti per renderli più sazianti e meno gustosi nei tempi più duri; potete anche decidere di
continuare a curare i feriti critici che continueranno sì a gravare sull’economia della colonia, ma li terrà in
vita in attesa di tempi migliori. Tutto così semplice? Assolutamente no! Qua entrano in gioco due delle
meccaniche chiave del gioco, il Malcontento e la Speranza. Ad ogni scelta effettuata durante la campagna,
questa coppia di parametri potrà aumentare o diminuire. Con l’aumentare del Malcontento i coloni saranno
sempre più insoddisfatti, avranno richieste sempre più difficili e potrebbero persino arrivare ad
abbandonare la colonia, se non creare dei veri e propri danni. In contrapposizione la Speranza farà resistere
i coloni a fatiche sempre maggiori. Questi parametri andranno tenuti sotto controllo, ma non sarà per
niente semplice: far lavorare 24 ore i coloni porterà nei magazzini di sicuro più risorse, ma accrescerà il
Malcontento, così come il dare segatura da mangiare insieme al brodo. Sarà anche possibile costruire ad
esempio un’arena per diminuire il Malcontento durante gli incontri in notturna, ma coloro che vivono negli
accampamenti vicini ad essa non la penseranno nel solito modo…


Sviluppo fra i ghiacci

FrostPunk non è un gioco di sola sopravvivenza ma anche di speranza, per questo sono di fondamentale
importanza 2 edifici in particolare: l’Officina e la Radiovedetta. L’Officina è la base dello sviluppo della
colonia stessa. Sarà qui possibile investire le risorse per scoprire nuove tecnologie e migliorare quelle già
presenti. Potrete potenziare il sistema di riscaldamento, dare ai cacciatori degli strumenti migliori per
procacciare più cibo, delle serre per coltivare ortaggi, centri medici sempre più avanzati e molto altro. Fra le
varie strutture spicca però la Radiovedetta. Sebbene l’importante sia sopravvivere, capiterà spesso che dei
coloni soccombano al duro clima e alle privazioni. La speranza di un futuro migliore passa appunto dalla
Radiovedetta. Questa darà la possibilità di formare una o più squadre di esploratori che, grazie all’edificio,
saranno in grado di viaggiare fuori dalla colonia in cerca di altri sopravvissuti, materiali extra, se non
eventualmente intere colonie sparse nelle altre vallate fra i ghiacci. Questo sarà l’unico modo in cui potrete
veder aumentare il numero della vostra popolazione, avendo così la possibilità di gestire altri lavoratori nei
vari lavori necessari allo scopo comune. Va da sé che la vita di un esploratore possa avere breve durata, la
fuori fa freddo e non si sa mai cosa possa accadere lontani da casa…

Nuovi scenari all’orizzonte

Il gioco prevede uno scenario di partenza, denominato Una Nuova Casa, che come abbiamo visto vi
introdurrà alle meccaniche di gioco di base, per poi lasciarvi scoprire da soli le più avanzate. Spartiacque
fondamentale sarà il giorno 20 della campagna, con degli accadimenti (che non voglio spoilerare!) che vi
permetteranno da quel punto in poi di poter selezionare altre 3 nuove campagne: Le Arche, I Rifugiati e La
Caduta di Winterhome. Questi 3 scenari aggiuntivi altro non sono che versioni modificate del gioco, che
vedranno il comparire di altri generatori situati in mappe inedite, con differenti necessità. Questo dà al
titolo di sicuro una longevità molto consistente per chi di voi volesse affrontare al meglio ognuno degli
scenari. Inutile nascondere che molto probabilmente le prime esperienze in ogni scenario vi vedranno
fallire su tutti i fronti, data la complessità della gestione di questo bellissimo titolo. Ai 3 scenari si aggiunge
anche un’ulteriore modalità chiamata Infinito, suddivisa in due opzioni: Resistenza e Serenità. Nella prima
affronterete il gioco con ancora più difficoltà, le già scarse risorse saranno ancora più limitate ed il freddo
più punitivo. La seconda invece sarà un poco più rilassante, con risorse aggiuntive e clima leggermente più
mite. Se però sperate di trovare vita facile in questa modalità resterete fortemente delusi.
Niente da dire, i ragazzi di 11 Bit Studios hanno fatto un ottimo lavoro per adattare FrostPunk e portarlo
così nelle nostre console. I vari menù vengono gestiti con schermate apposite, facilmente accessibili grazie
ai tasti dorsali dei pad. Una volta selezionato il menù il tempo di scorrimento del gioco andrà
automaticamente in pausa, permettendovi di scegliere in tutta calma il da farsi su schematiche ma
funzionali schermate di gestione, quali l’Albero delle Tecnologie, il Codice, le Costruzioni e quant’altro.
Accattivante anche il comparto grafico che, seppur si tratti solo di qualche edificio in mezzo ad un cratere
nei ghiacci, vi permetterà di avvicinarvi molto alle varie strutture e coloni, osservando perfettamente ogni
singolo dettaglio. Anche il sonoro fa la propria parte, con musiche di ambiente che ben si sposano con la
natura opprimente di un titolo che fa della difficoltà delle scelte il suo punto di forza. Le molte opzioni di
scenario e modalità rendono il titolo giocabile più volte, anche se spesso verrete messi di fronte a scelte da
compiere che già avete affrontato nelle precedenti campagne. In conclusione un bellissimo ed affascinante
titolo questo FrostPunk, un gestionale per gli amanti del genere e non solo, che di certo mancava per
console: peccato solo ci sia voluto più di un anno per poterlo gustare.