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Recensione Final Fantasy Theatrhythm

La serie ruolistica giapponese più conosciuta nel mondo compie quest’anno 25 anni. Un traguardo molto importante che viene però oscurato dalla mole impressionante di critiche (giustificate o meno) ricevute riguardo gli ultimi due capitoli: c’è chi paventa uno smarrimento del focus della serie, chi rimpiange il fuggitivo Sakaguchi (creatore della serie stessa), chi invece trova giustificato il cambiamento a favore delle nuove generazioni di giocatori. Una cosa è certa: il compleanno non è stato dei più sereni. Non stupisce, quindi, che Square-Enix abbia deciso di ricordare l’evento solo con questo gioco commemorativo e quale scelta migliore se non celebrandone l’aspetto che da sempre ha contraddistinto la serie, permettendole di distinguersi: la colonna sonora!

di: Andrea "Macchiaiolo" Barbara

La serie ruolistica giapponese più conosciuta nel mondo compie quest’anno 25 anni. Un traguardo molto importante che viene però oscurato dalla mole impressionante di critiche (giustificate o meno) ricevute riguardo gli ultimi due capitoli: c’è chi paventa uno smarrimento del focus della serie, chi rimpiange il fuggitivo Sakaguchi (creatore della serie stessa), chi invece trova giustificato il cambiamento a favore delle nuove generazioni di giocatori. Una cosa è certa: il compleanno non è stato dei più sereni. Non stupisce, quindi, che Square-Enix abbia deciso di ricordare l’evento solo con questo gioco commemorativo e quale scelta migliore se non celebrandone l’aspetto che da sempre ha contraddistinto la serie, permettendole di distinguersi: la colonna sonora!

Ouendan in salsa Fantasia Finale

Final Fantasy Theatrhythm è un rhythm-game sviluppato da indieszero, già autori di Game Center CX, uno dei best games del 2009. I richiami al sopraffino e divertentissimo Ouendan sono molto evidenti soprattutto nelle tecniche di tocco, sebbene il titolo Square-Enix riesca a distinguersi nel suo genere per l’aggiunta di una componente che odora fortemente di jrpg. Il giocatore si trova al comando di un party di personaggi prelevati direttamente dai tredici episodi della serie, curandone la formazione, l’equipaggiamento e lo sviluppo, perché sia in grado di affrontare le sfide sempre più difficili. Ogni personaggio è dotato di statistiche e abilità, che il giocatore dovrà imparare a sfruttare per ottenere punteggi sempre maggiori nel corso del gioco. Le sfide proposte si dividono in tre categorie: Field Music Stage (FMS), Battle Music Stage (BMS) e Event Music Stage (EMS). L’FMS rappresenta una sorta di percorso lineare e ci porterà ad esplorare ambienti che richiamano il capitolo della serie selezionato. L’obiettivo è ovviamente tenere il ritmo della musica di sottofondo tramite tocchi veloci o trascinati a seconda dell’icona che appare sullo schermo. Il successo dipende non solo dall’abilità del giocatore (comunque di principale importanza) ma anche dalle caratteristiche e abilità del personaggio che potrebbe così camminare più a lungo raccogliendo più tesori. Gli errori durante questa fase si trasformano in cadute rovinose del team leader, il quale sarà prontamente sostituito dal successivo, dotato di caratteristiche diverse (da qui la scelta oculata del party e dell’ordine di inserimento), con conseguente perdita di un ammontare comune di Punti Vita; questi ultimi, raggiunto lo zero, sanciscono il game-over. Il BMS altro non è che un richiamo al sistema di combattimento utilizzato fino al decimo capitolo. L’intero party dovrà affrontare orde di nemici in sequenza, con il cameo di qualche boss a sorpresa; ovviamente anche i combattimenti avvengono tramite input a ritmo di musica. A seconda dell’icona in arrivo dovremo strisciare il pennino in varie direzioni, oppure trascinarlo o ancora solamente toccare a ritmo, con la possibilità di effettuare perfino le classiche evocazioni, marchio di fabbrica della serie. La scelta del party e delle sue abilità gioca un ruolo importante anche in questa fase.Ciascun personaggio può essere dotato di magie di guarigione, o concatenare combo o scatenare colpi devastanti, permettendogli così di liberarsi più velocemente del nemico affrontato. Gli errori si trasformano in colpi inferti ai personaggi del gruppo e inficiano l’ammontare dei punti vita.L’EMS è la fase più evocativa e celebrativa tra le tre, visto che il giocatore dovrà seguire il ritmo avendo come sfondo un filmato (riassuntivo di alcune cut-scene, animate o di gameplay in base all’episodio scelto). 
L’effetto nostalgia è assicurato! 
Queste sfide possono essere affrontate singolarmente, tramite la modalità Challenge, o a episodi nella modalità Serie, scegliendo di volta in volta il grado di sfida adeguato alla nostra abilità.
Esiste una terza modalità molto importante: il Chaos Shrine. Proseguendo nel gioco riuscirete a sbloccare una Dark Notes, ovvero una sequenza di due sfide (un FMS e un BMS) da poter affrontare in quest’ultima modalità. Le Dark Notes sono molto interessanti perché portano il party, durante il BMS, a confrontarsi contro i boss storici della serie che se sconfitti, regalano al giocatore una scaglia di cristallo colorato. Raggiunta la quantità necessaria di scaglie, un nuovo personaggio sarà sbloccato e si aggiungerà al già nutrito carnet a disposizione.
Le Dark Notes possono essere recuperate anche tramite streetpass; il giocatore potrà associarne una alla sua proficard e condividerla.

Tecnica musicale

Final Fantasy Theatrhythm è un titolo visivamente colorato e con una caratterizzazione unica. Lo stile chibi dei personaggi è curato in maniera eccellente nei particolari, rendendoli perfettamente riconoscibili. Stesso discorso per gli avversari e i mostri tipici della serie: un bahamut chibi strapperà un sorriso anche ai più musoni. La visuale stereoscopica non aggiunge niente al gioco, risultando un semplice orpello visivo: le icone appaiono in rilievo rispetto allo sfondo e sono presenti alcuni effetti popup (per esempio, durante le intro dei capitoli con le note che schizzano verso il giocatore). 
Arriviamo all’aspetto principe di un rhythm game: la musica. La scelta degli sviluppatori di utilizzare i brani originali, anche i meravigliosi chiptunes dei primi capitoli, potrebbe lasciare stupiti. Noi la troviamo perfetta, poiché causa un trasporto nostalgico puro, senza contaminazioni moderne, che permette al giocatore di assaporare la crescita e l’evoluzione della colonna sonora nel susseguirsi dei capitoli.
Il titolo si presenta in versione retail con settanta musiche nella cartuccia ed un servizio di DLC attivo fin dal primo giorno. Final Fantasy Theatrhythm è, infatti, il primo titolo per 3DS che sfrutterà il servizio DLC attivato con uno degli ultimi firmware. Allo stato attuale sono presenti sullo store più di cinquanta brani al costo di un euro ciascuno.

Fandom a me

Parliamoci chiaro: Final Fantasy Theartrhythm è un gioco creato e studiato per i fan. Nasconderlo sarebbe quantomeno non rendergli giustizia ed è giusto che sia così, visto che è stato creato per celebrare i 25 anni della serie. Qualche appassionato di rhythm-game a digiuno di Final Fantasy potrebbe comunque trovarlo interessante, viste le scelte tecniche e la bellezza delle musiche su cui si basa. Possiamo quindi affermare con certezza che se siete innamorati della serie e vi piacciono i rhythm-game non avete nessun, e ripeto nessun, motivo per farvelo sfuggire.