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Recensione FIFA 15

L'Italia, si sa, è un paese di calciofili e di allenatori che puntuali come ogni anno si recano dal proprio negoziante di fiducia a ritirare la copia del loro videogioco calcistico preferito. E' proprio la natura calciofila del popolo italiano che ha reso FIFA 15 il videogioco più preordinato di tutti i tempi in Italia. I motivi di questo incredibile successo della serie di EA Sports sono ben noti a tutti: le grandi delusioni provenienti dal suo diretto rivale e l'exploit qualitativo che la serie è riuscita a compiere con l'avvento di PS3 e Xbox 360 ha portato anno dopo anno sempre più utenti dalla propria parte. Le console di vecchia generazione stanno ormai giungendo al tramonto e con le console di nuova generazione un nuovo ciclo sta iniziando per i videogiochi di calcio. Lo scorso anno EA Sports si è affacciata alle console di nuova generazione con FIFA 14 senza però riuscire a mostrare di cosa sono davvero capaci PS4 e Xbox One, ma già allora ci si chiedeva cosa avrebbero potuto fare gli sviluppatori di EA Canada con FIFA 15 e finalmente abbiamo la risposta.

di: Luca Saati

L’Italia, si sa, è un paese di calciofili e di allenatori che puntuali come ogni anno si recano dal proprio negoziante di fiducia a ritirare la copia del loro videogioco calcistico preferito. E’ proprio la natura calciofila del popolo italiano che ha reso FIFA 15 il videogioco più preordinato di tutti i tempi in Italia. I motivi di questo incredibile successo della serie di EA Sports sono ben noti a tutti: le grandi delusioni provenienti dal suo diretto rivale e l’exploit qualitativo che la serie è riuscita a compiere con l’avvento di PS3 e Xbox 360 ha portato anno dopo anno sempre più utenti dalla propria parte. Le console di vecchia generazione stanno ormai giungendo al tramonto e con le console di nuova generazione un nuovo ciclo sta iniziando per i videogiochi di calcio. Lo scorso anno EA Sports si è affacciata alle console di nuova generazione con FIFA 14 senza però riuscire a mostrare di cosa sono davvero capaci PS4 e Xbox One, ma già allora ci si chiedeva cosa avrebbero potuto fare gli sviluppatori di EA Canada con FIFA 15 e finalmente abbiamo la risposta.

It’s in the game!

Precisiamo immediatamente che a livello di gameplay non ci troviamo dinanzi a un videogioco rivoluzionario. Il lavoro svolto da EA Sports è stato di perfezionamento e di bilanciamento a quella che è una formula che anno dopo anno ha subito diverse migliorie atte a raggiungere vette sempre più alte di realismo. 
Le nuove animazioni permettono un controllo più preciso, fluido e naturale dei giocatori, permettendo di gestire meglio la palla in spazi stretti con l’asfissiante pressing degli avversari. A tal proposito segnaliamo una maggiore cura nei contrasti che finalmente premiano i giocatori dotati di caratteristiche fisiche migliori. Quante volte nelle scorse edizioni vi sarà capitato di riuscire a superare agilmente giocatori forti fisicamente come Terry, Toure e Kompany in uno scontro spalla contro spalla utilizzando giocatori agili ma dal fisico più minuto come Reus, Giovinco e così via? Ebbene sappiate che quest’anno vi capiterà di vedere molto di rado scene del genere. Proprio come nella realtà concedere ampi spazi a giocatori veloci e tecnici può essere fatale, così come viene premiato il gioco fisico negli spazi più stretti.
Anche sui passaggi e sui tiri c’è stato un bel lavoro di bilanciamento. I passaggi filtranti, in particolare quello alto, adesso non sono più letali come negli anni passati così come i cross in area e i seguenti colpi di testa. Vera e propria croce dell’edizione dello scorso anno erano proprio questi elementi e finalmente il team di sviluppo ha fatto le dovute correzioni. Con giocatori poco tecnici vi capiterà di sbagliare molti passaggi filtranti cosa che darà maggiore importanza a giocatori del calibro di Gerrard e Pirlo. Anche i cross sono meno precisi e soprattutto la difesa avversaria gli presterà la dovuta attenzione. Questo non vuol dire che è impossibile segnare con un gioco aereo, ma semplicemente che sarà fondamentale avere in campo giocatori forti di testa. Purtroppo in mezzo a queste modifiche dobbiamo anche segnalare un’eccessiva facilità nel portare a segno passaggi semplici che favorisce troppo il gioco di prima. Sfruttare all’inverosimile passaggi di prima con squadre come il Barcellona è una cosa piuttosto normale, ma farlo e riuscirci sbagliando pochi passaggi con squadre di Serie B non lo è altrettanto. Abbastanza normale invece può essere mangiarsi un gol che sembrava già fatto a causa di fattori come la scarsa capacità di finalizzazione dei giocatori o perchè troppo pressati dagli avversari. Dunque prima di concludere a rete con giocatori come Robinho e Gervinho, che possiedono un basso valore di finalizzazione, vi può capitare di sbagliare qualche volta di troppo. Molto curata è anche la fisica del pallone sia nei tiri che nei tocchi più impercettibili che possono provocare improvvisi cambi di direzione.

Ottimo, ma con qualche incertezza, il lavoro svolto sull’intelligenza artificiale dei compagni e degli avversari. Come già detto poche righe più sopra, la difesa avversaria presta una maggiore attenzione sui cross e sui passaggi filtranti e si comporta bene in fase di pressing. Ma dove si vede il grande lavoro svolto sull’IA e nell’introduzione di nuove tattiche selezionabili con le frecce direzionali destra e sinistra che gestiscono il comportamento offensivo e difensivo della squadra. Con Difesa a Oltranza tutta la squadra si schiera nella propria metà campo per difendere a tutti i costi la propria area e magari sfruttare quell’unico attaccante rimasto più avanti per generare un contropiede. D’altra parte l’Attacco Totale vedrà tutta la squadra proporsi in avanti, inclusi i difensori centrali pronti a sfruttare la loro abilità nel gioco aereo per un ultimo disperato tentativo di cross. Tattiche queste molto utili nei minuti finali di gioco quando si deve difendere a tutti i costi un gol di vantaggio o recuperare una situazione di svantaggio. Inoltre è possibile gestire il comportamento di ogni singolo giocatore grazie all’apposito menù Istruzioni inserito nel nuovo sistema di gestione della squadra. Ad esempio possiamo chiedere ai terzini di sovrapporsi sempre per creare la superiorità numerica, oppure chiedere all’attaccante centrale di accorciare le distanze per permettere alla squadra di salire e alle seconde punte di scavalcare la linea difensiva avversaria per ricevere un passaggio filtrante. Oppure possiamo chiedere a un attaccante di pressare i difensori e a un altro di tenersi pronto per intercettare possibili passaggi sbagliati. Può infatti capitare a un difensore avversario di essere pressato troppo e di gettare via la palla in avanti o in rimessa laterale per ‘respirare’ un attimo. Sul comportamento dei giocatori abbiamo però notato un’accentuata fase di stasi negli attimi successivi al calcio d’inizio. Questo comporta scene che vedono i giocatori partire dal centrocampo e arrivare senza particolari difficoltà in area avversaria e segnare. Questo non solo avviene quando si gioca contro la CPU, ma è un problema che capita anche online e trasmette un senso di impotenza e di frustrazione. Speriamo che questo problema venga risolto con un’opportuna patch perchè già da adesso gli utenti online ne stanno abusando all’inverosimile. Altra novità sbandierata ai quattro venti nelle settimane che ci hanno accompagnato all’uscita è stata la rinnovata intelligenza artificiale dei portieri. Rispetto la demo la situazione è migliorata di molto con i portieri capaci di veri e propri miracoli ma qualche volta abbiamo assistito anche a qualche loro sbavatura. Nel complesso possiamo ritenerci soddisfatti al momento e ci auguriamo che in futuro, magari con un apposito aggiornamento, la situazioni migliori ulteriormente.

A cosa giochiamo oggi?

Fiore all’occhiello del videogioco calcistico di EA Sports sono sempre stati i suoi contenuti capaci di tenere impegnati fino all’uscita del suo successore l’anno dopo. In EA devono conoscere molto bene il detto ‘Squadra che vince non si cambia’ perché in FIFA 15 ci troviamo con la medesima offerta di modalità delle precedenti edizioni, alcune infarcite di piccole novità ma importanti novità. A confermare questo detto inoltre c’è anche l’ottimo menù in stile Windows 8 presente anche in FIFA 14.
L’EA Sports Football Club è stato migliorato per renderlo quanto più simile possibile a un vero e proprio Social Network. Ogni attività che svolgete in FIFA 15 può essere condivisa con gli amici che possono interagire con voi con un commento, con un mi piace o con un mi piace. Il catalogo è stato inoltre esteso e adesso si possono comprare ancora più oggetti in-game con l’apposita moneta di gioco ottenibile giocando le partite che vi permettono di aumentare di livello nel Football Club.
Tra le modalità offline troviamo il classico Calcio d’Inizio, le Prove Abilità e la modalità Torneo che permette di affrontare da soli o in compagnia degli amici un campionato o una coppa già esistenti, oppure di creare il proprio torneo personalizzato. Non poteva mancare la modalità Carriera da giocatore e da allenatore. In quest’ultima segnaliamo alcune piccole novità che permettono di godersela meglio dello scorso anno. E’ stata migliorata la crescita dei giovani con un grosso potenziale che cresceranno più in fretta se gli viene data l’occasione. Inoltre i giocatori più anziani non si ritireranno così presto come capitava nelle edizioni precedenti di FIFA. Elementi questi che sulla lunga distanza possono risultare molto utili in quanto possono spronare nello scouting dei giovani che andranno a costruire il vivaio primavera. Gli osservatori vanno ad individuare i punti deboli della nostra squadra in modo tale da mettersi subito alla ricerca di giocatori che possono colmare queste debolezze. Inoltre osservare un giocatore permette di avere informazione più dettagliate sulle loro caratteristiche così da poter decidere su un loro eventuale acquisto. Infine è stata aggiunta la possibilità di salvare un massimo di sei formazioni predefinite così da non perdere troppo tempo ogni volta che si deve operare il turnover. Ad esempio se la vostra squadra è impegnata sia in campionato che nei tornei internazionali potete preparare una formazione per l’impegno di campionato e un’altra per quello di coppa e passare da uno schema all’altro con la semplice pressione di un tasto senza perdere ulteriore tempo nel cambiare ogni volta i giocatori manualmente. Segnaliamo che questa feature è presente anche per il Calcio d’Inizio vi basta andare e a creare le formazioni nell’apposita schermata presente nel menù Personalizzazioni.
Anche in multiplayer non mancano le modalità da affrontare. Troviamo la modalità Amichevole Online, il Pro-Club, le Stagioni affrontabili sia in co-op che da soli. In quest’ultima modalità è stata aggiunta la possibilità di affrontare un Torneo ed è stato migliorato il matchmaking che va a cercare un avversario che utilizza una squadra di pari livello al vostro così da creare match sempre equilibrati. Inoltre in questo modo non vi sentirete costretti ad utilizzare i soliti Real Madrid o Barcellona per poter competere ad alti livelli. Infine al termine di una partita viene data la possibilità di andare immediatamente alla ricerca di un nuovo avversario così da evitare il passaggio al menù ogni volta per iniziare una nuova partita multiplayer.

Non può mancare la modalità Ultimate Team, vera e propria miniera d’oro per EA Sports, che può vantare anch’essa qualche piccola novità. Innanzitutto segnaliamo che il valore riguardante il colpo di testa è stato sostituito da quello riguardante le caratteristiche fisiche dei giocatori. Inoltre è possibile sfruttare un nuovo strumento per creare il proprio undici ideale, stiamo parlando delle Squadre Sperimentali che ci permette di vedere come interagiscono tra loro i calciatori e come migliora l’intesa della squadra prima di poter procedere all’acquisto effettivo di un giocatore. A tal proposito segnaliamo che non è possibile proporre degli scambi agli altri giocatori a causa di chi ne abusava per fare delle scorrettezze. Inoltre è possibile acquistare in prestito per un numero limitato di partite alcuni giocatori. Tra questi troviamo anche i vari Messi e Ibrahimovic ma va segnalato che più un giocatore è forte e più breve è la durata del prestito. Ad esempio un giocatore dal valore inferiore all’80 può essere utilizzato per oltre 10 partite, mentre i giocatori che superano il 90 come valore sono utilizzabili per sole due partite. Infine in FUT è possibile cimentarsi in una Stagione Amichevole con gli amici, una variante delle classiche Amichevoli Online.
Infine è presente tutta la parte riguardante il Match Day che non solo aggiorna costantemente le squadre e i valori dei giocatori ma propone una serie di sfide settimanali. Ad esempio una sfida ci chiedeva di rivivere le gesta eroiche del Leicester che sul 3 a 1 contro il Manchester United è riuscito a ribaltare il risultato a proprio favore con 4 gol nei minuti finali. Inoltre grazie a una collaborazione stretta tra EA Sports e il portale Goal.com sono stati inseriti contenuti editoriali all’interno di FIFA 15 che tengono aggiornati costantemente sulle ultime novità dal mondo del calcio.
L’offerta ludica presenta dunque tanti contenuti e tanta varietà anche se ammettiamo di aver sentito la mancanza di novità effettive, in particolare nella modalità Carriera.

Feel the game!

A livello tecnico c’è stato un importante balzo in avanti soprattutto a livello d’atmosfera. Il sistema d’illuminazione risulta più naturale così come il manto erboso splendido soprattutto quando si va nel dettaglio. Fare uno zoom durante un replay permette quasi di contare uno dopo l’altro i fili d’erba, inoltre il campo si rovina con lo scorrere della partita in base a ciò che accade sul campo e l’effetto è davvero molto piacevole alla vista.
I modelli dei giocatori sono stati rivisti e adesso le loro proporzioni risultano più realistiche e credibili. Sulla modellazione dei volti bisogna come sempre fare un discorso a parte. I giocatori più famosi sono stati ricreati in modo perfetto mentre i giocatori di ‘seconda fascia’ sfruttano dei volti predefiniti che non rappresenta il loro vero aspetto. Purtroppo un po’ trascurato è invece il nostro campionato che tolti i giocatori più rappresentativi presenta una cura generale che non ci ha soddisfatti. Un problema questo che la serie FIFA si porta avanti da molto tempo, ma vista l’enorme quantità di squadre e giocatori presenti nel gioco è una cosa abbastanza normale.
A proposito di licenze segnaliamo il debutto della nostra Serie A TIM con tanto di logo ufficiale e di grafica creata appositamente per l’occasione. Ulteriormente estesa la licenza della Barclays Premiere League che ha permesso la riproduzione di tutti e venti gli stadi del campionato inglese. Per quanto riguarda gli stadi nostrano non si segnalano novità con i soli Juventus Stadium, Olimpico di Roma e San Siro.
Tornando all’aspetto grafico le divise adesso risultano meno attaccate ai corpi dei giocatori e inoltre si sporcano in base a ciò che accade sul campo. Fare un intervento in scivolata a vedere inquadrata successivamente il giocatore con una striscia d’erba sulla maglietta è un effetto che abbiamo gradito molto. Splendide come sempre le animazioni dei giocatori, elemento questo da sempre fiore all’occhiello della produzione di EA Sports. Purtroppo sono presenti delle fastidiose compenetrazioni poligonali messe in risalto durante i replay.
A livello di atmosfera è ottimo il lavoro svolto dal team di sviluppo. E’ stato inserito un nuovo sistema di intelligenza emotiva nei giocatori che reagiscono in modo dinamico a qualunque cosa accade in campo. Un portiere compie un autentico miracolo e i suoi compagni andranno a complimentarsi con lui, un attaccante sbaglia un gol già fatto e si dispererà mentre i suoi compagni provano a incoraggiarlo o a rimproverarlo. La regia aiuta molto in questo senso andando proprio a inquadrare le reazioni dei calciatori a gioco fermo. A farci sentire ulteriormente dentro la partita ci pensa il pubblico che reagisce anch’esso in base a ciò che accade su schermo. Un giocatore gioca male e viene sostituito? Non mancheranno i fischi per lui all’uscita dal campo. Oppure lo aspetta un’autentica standing ovation se è stato determinante nel match. Segnare al 90° il gol della vittoria trasformerà lo stadio in una bolgia infernale, subirne uno lascerà impietriti i tifosi. Andare a giocare in casa del Liverpool e osservare i tifosi con le sciarpe tra le mani cantare le note di ‘You’ll Never Walk Alone’ ci ha lasciati davvero senza parole.
Gli effetti sonori del pubblico quindi ci hanno soddisfatti pienamente ma la grande novità nel comparto sonoro è rappresentata dalla nuova telecronaca a cura di Pierluigi Pardo e Stefano Nava. Sicuramente il nuovo duo dona una freschezza richiesta a gran voce da molto tempo. Il risultato finale è buono ma stupisce: Pardo si sente ormai a suo agio nel media videoludico e si sente, mentre Nava risulta un po’ impacciato. Nelle partite dei campionati maggiori riescono a donare un buon senso di coinvolgimento ma provate a giocare una partita in Serie B e il risultato lascia un po’ con l’amaro in bocca. Si tratta comunque di una buona base di partenza su cui partire e ci auguriamo dei miglioramenti nei i futuri capitoli. Segnaliamo infine una buona soundtrack d’accompagnamento che accompagna mentre si naviga tra i menù. 

Commento finale

Con una base di partenza così solida era forse difficile aspettarsi effettivi miglioramenti in FIFA 15, ma il lavoro svolto da EA Sports ci ha comunque lasciati più che soddisfatti. FIFA 15 non è un’opera rivoluzionaria per i simulatori calcistici, ma è un’opera di bilanciamento e perfezionamento di una formula di gioco solida che necessitava assolutamente di questi accorgimenti. Non manca qualche difetto, ma siamo sicuri che il nuovo calcistico del colosso americano riuscirà a intrattenere gli amanti di questo sport per un altro anno nell’attesa di un FIFA 16 che dovrà portare molte più novità di una certa importanza che quest’anno sono purtroppo mancate.

  • Così tanti contenuti da tenere impegnati fino all’uscita di FIFA 16

  • L’atmosfera delle grandi occasioni

  • A livello tecnico un buon passo in avanti

  • Gameplay raffinato e bilanciato…

  • … ma mancante di novità importanti

  • Qualche sbavatura dell’IA da rivedere

  • Volti dei giocatori meno importanti poco curati

  • Compenetrazioni poligonali che talvolta stonano con l’atmosfera