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Recensione Deadcore

di: Luca Saati

Spesso sentiamo dire della mancanza di innovazione nell’industria videoludica, specie nei progetti tripla A. L’unica speranza sono i team indipendenti che osano in più di un’occasione cercando di offrire esperienza di gioco nuove. 5 Bits Games, team composto da veterani del settore che hanno lavorato per Ubisoft, Eidos e Neko Entertainment, ha dato vita a DeadCore, videogioco in prima persona che mescola elementi platform e puzzle che ha debuttato qualche giorno fa su PS4 e Xbox One a distanza di quasi tre anni dalla versione PC.

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Salta, muori, ripeti

DeadCore inizia con il protagonista che si trova ai piedi della torre. L’obiettivo è ovviamente quello di arrivare in cima a quella torre, obiettivo inizialmente semplice ma che si fa sempre più complicato. L’avventura è composta da cinque livelli che ci hanno richiesto 4 ore e 40 minuti circa per essere completati, ma la longevità può variare a seconda della vostra abilità pad alla mano; insomma se siete abbastanza bravi potrete impiegarci anche 3 ore. DeadCore dura quindi una manciata di ore, tuttavia per il prezzo a cui viene venduto (7,99 euro) ci si può ritenere piuttosto soddisfatti. Se poi avrete voglia, vi segnaliamo che è possibile rigiocare i livelli in modalità Speedrun.

Il gioco di 5 Bits Games propone un’avventura in continuo crescendo: si inizia con il solo salto, ma pian piano si sbloccano nuove abilità come un doppio salto, un dash o la Switch Gun. Quest’ultima è una pistola che consente di attivare o disattivare i vari interruttori presenti nello scenario rivelandosi quindi fondamentale per risolvere i vari puzzle presenti nel gioco. Da segnalare che la Switch Gun ha solo 30 munizioni, di conseguenza l’arma va gestita attentamente per non correre il rischio di trovarvi a mezz’aria senza colpi in canna e quindi bloccati (e credeteci se vi diciamo che sul finale si corre spesso questo rischio), per fortuna sparsi per lo scenario si trovano numerosi checkpoint in cui ricaricare la propria arma. A rendere la scalata della torre più complicata ci pensano anche una serie di ostacoli come barriere laser e sentinelle pronte a friggerci e spingerci nel baratro. Più si va avanti e più DeadCore si fa complicato divenendo uno dei massimi esponenti del trial & error; in alcuni momenti infatti sarete costretti a provare un passaggio più e più volte per capire come completarlo e, una volta capito, non è detto che ci riuscirete subito vista la grande attenzione e coordinazione richiesta. Nonostante l’eccessivo uso del trial & error, solo in rarissime occasioni DeadCore sfocia nella frustrazioni, il merito è del posizionamento dei checkpoint piuttosto ravvicinato e della completa assenza di caricamenti tra una morte e l’altra. L’unico vero difetto del gioco riguarda il sistema di controllo a tratti impreciso che probabilmente accusa il passaggio dalla coppia mouse e tastiera al pad e soprattutto la visuale in prima persona crea alcune volte delle difficoltà nel calcolare le collisioni. Niente di preoccupante comunque visto che basta un po’ di pratica per colmare il gap.

Il comparto grafico non è certamente il punto forte di DeadCore, 5 Bits Games ha utilizzato il motore Unity puntando tutto sulla semplicità dal punto di vista prettamente visivo concentrandosi interamente sul comparto artistico che possiamo definire molto elettronico ricordandoci a tratti l’atmosfera di Tron. Un plauso anche per il level design che si è rivelato particolarmente ispirato e funzionale all’esperienza di gioco. Peccato solo per un eccessivo aliasing che necessitava di un filtro molto più efficace in grado di dare all’immagine un po’ più di pulizia. Le musiche sono in linea con l’ambientazione pur non risultando ispirate come il comparto artistico.

Commento finale

DeadCore è un gioco brillante e ben riuscito rivelandosi perfetto per chi cerca un’esperienza di gioco fresca e diversa dai soliti giochi. Il tutto a patto di armarsi di pazienza visto che coloro che non amano l’uso del trial & error rischieranno di buttare in più di un’occasione il pad dentro lo schermo.