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Recensione Cars 3: In Gara per la Vittoria

di: Simone Cantini

Se guardo indietro all’ultima volta che mi sono trovato alle prese con un videogame dedicato a Cars, mi verrebbe quasi da mettermi a piangere per la disperazione. Di primavere, difatti, ne sono passate dalla più recente scorribanda digitale in compagnia di Saetta e compagnia e, lo confesso, se non fosse stato per l’immancabile tie-in, difficilmente avrei nuovamente incrociato il pad con le vetture targate Pixar. Devo dire, però, che questo Cars 3: In Gara per la Vittoria è riuscito a farmi superare con discreta facilità il mio scarso entusiasmo iniziale.

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Non il solito tie-in

A dispetto del suo essere nato sulla scia dell’ultimo lungometraggio dell’acclamato studio statunitense, Cars 3: In Gara per la Vittoria non si concede il lusso di ricalcare in maniera svogliata gli avvenimenti della pellicola cinematografica, preferendo calarsi in un contesto completamente slegato da essa. Sì, perché i ritrovati Avalanche hanno optato per proporre un sistema di gioco privo di una qualsiasi campagna single player degna di questo nome, presentando ai giocatori un titolo fortemente arcade in tutti i suoi aspetti, anche se ovviamente indirizzato ad un pubblico di giovanissimi. Tutto ruoterà, difatti, attorno ad una serie di sfide da completare, utili per accedere a nuovi contenuti, siano essi vetture, modalità, circuiti o elementi di personalizzazione estetica. Bisogna comunque riconoscere che questa struttura non lineare ben si sposa con il mondo di Cars, a cui fondamentalmente si chiede unicamente di trasportarci all’interno del rutilante mondo delle corse. È con questo concetto bene stampato in mente che occorre approcciarsi ad Eventi, la sezione più macroscopica dell’intera produzione, la quale ci proporrà una serie di gare declinate sfruttando a turno una delle modalità a disposizione. Queste, pur non essendo moltissime, garantiscono al titolo una discreta varietà di situazioni: alle classiche gare su pista si accompagneranno sfide in cui dovremo abbattere il maggior numero veicoli impazziti, tenendo d’occhio il tempo disponibile; in altri frangenti saremo chiamati a competere contro gli avversari in corse all’ultimo trick, in cui dovremo sfruttare le nostre capacità acrobatiche per portare a casa il più alto dei punteggi; non mancano, ovviamente, anche i classici time attack e le corse ad eliminazione, in cui saranno i vari power up disseminati sull’asfalto a fare la differenza. Si tratta, invero, di declinazioni non proprio originali, alcune delle quali già sperimentate nel precedente titolo dedicato agli abitanti di Radiator Springs, ma considerando la fetta di pubblico a cui Cars 3: In Gara per la Vittoria si rivolge è davvero difficile muovere una critica sensata ai ragazzi di Avalanche. È in questa ottica che bisogna anche analizzare l’elementare sistema di controllo, caratterizzato da un modello di guida estremamente basilare e da un motore fisico non certo votato al realismo: tutto è gestito in maniera semplice ed immediata, ma se cercate un gameplay appassionante e stratificato è evidente che abbiate sbagliato prodotto. Di caratura leggermente superiore il design dei tracciati, che pur non avvicinandosi minimamente ai picchi qualitativi cari a Mario Kart, riesce comunque a proporre un set di percorsi sufficientemente variegato, impreziosito da scorciatoie e deviazioni sempre piacevoli da sperimentare.

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Cari amici vicini… e basta

È doveroso evidenziare come la proposta di Cars 3: In Gara per la Vittoria non si esaurisca certo qua, ma si sforzi di proporre un parco di opzioni degno dei cugini corsistici maggiori. Presente, fortunatamente, la possibilità di creare coppe personalizzate, una mappa liberamente percorribile, infarcita da un corposo set di sfide, oltre alla possibilità di giocare assieme ad altri 3 amici (purtroppo solo in modalità offline) all’interno del Gioco di Squadra Sponsorizzato. Si tratta di una sezione liberamente personalizzabile, in cui i player potranno decidere se gareggiare in team oppure competere tra loro e che, a mio modesto parere, avrebbe beneficiato delle possibilità garantite dalle infrastrutture online. A rimpolpare ulteriormente un piatto comunque sostanzioso, ci pensa tutta una serie di elementi sbloccabili, suddivisi come già accennato in veicoli (tutti identici per prestazioni e differenziati unicamente nell’aspetto) e personalizzazioni estetiche. A livello tecnico non si registrano sbavature di sorta e, nonostante la resa visiva non eccessivamente complessa, anche i fan più incalliti di Cars non potranno che essere soddisfatti della riproduzione dei propri beniamini e delle atmosfere tipiche delle pellicole. Solido il motore, a cui ovviamente non vengono richiesti sforzi sovrumani, ma la vera star del comparto tecnico risulta essere il doppiaggio, ottimamente realizzato e forte del cast italiano originale.

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Cars 3: In Gara per la Vittoria è un racing arcade onesto e dall’identità ben precisa, così come estremamente delineata è la fetta di mercato a cui il tutto si rivolga. I giocatori più giovani, difatti, potranno avvicinarsi al nuovo titolo Avalanche senza troppi patemi, grazie ad un gameplay semplice e divertente, a cui si accompagna un’offerta contenutistica più che adeguata alle ambizioni dell’intera produzione. Inutile ripetere che, se siete corridori votati alle pretese del realismo più estremo, questo autunno videoludico abbia ben altri progetti in serbo per voi.