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Recensione Avventure di pezza con Fable Heroes

C’era una volta nel magico mondo di Albion un posto speciale, in cui giovani ragazzi studiavano per diventare unici: è la gilda degli eroi che difendeva la pace dagli spiriti dell’oltretomba e da avventurieri misteriosi. Lionhead Studios ci vuole raccontare una nuova favola, più leggera e scanzonata del solito, un viaggio disincantato al fianco degli eroi più celebri di Albion o, meglio, dei loro pupazzi. Il titolo è Fable Heroes: c’era una volta…

di: Giovanni Manca

C’era una volta nel magico mondo di Albion un posto speciale, in cui giovani ragazzi studiavano per diventare unici: è la gilda degli eroi che difendeva la pace dagli spiriti dell’oltretomba e da avventurieri misteriosi. Lionhead Studios ci vuole raccontare una nuova favola, più leggera e scanzonata del solito, un viaggio disincantato al fianco degli eroi più celebri di Albion o, meglio, dei loro pupazzi. Il titolo è Fable Heroes: c’era una volta…

I quattro mosch… eroi

Il team di sviluppo britannico ha deciso così di rinfrescarci la memoria, in previsione del prossimo Fable: The Journey, favoleggiando a fil di spada in un gioco che sorprese un po’ tutti in quel di San Francisco: Fable Heroes. Ma, vi starete chiedendo, che “roba” è? Ve lo diciamo subito, tranquilli: l’ultima fatica Lionhead è un action game in puro stile arcade, che ricorda il divertentissimo Castle Crashers strizzando l’occhio, con molta ma molta fatica, al mondo GDR, in cui i protagonisti su schermo sono sempre quattro.
Dopo aver scelto i quattro pupazzi con cui affrontare il viaggio, ci troviamo catapultati in una grande mappa in cui le varie tappe sono rappresentate dalle locations tanto care agli appassionati dell’universo di Fable: Millfields, Gravestone, Mistpeak, Bowerstone e tante altre. I pupazzi stessi, come accennato più volte, sono i grandi eroi che in questi anni abbiamo imparato ad amare, come Garth, Lucien, Reaver, Hammer fino ad un totale di dodici, otto dei quali bloccati all’inizio del gioco, ognuno con caratteristiche del tutto particolari di attacco relazionate al tipo di arma o magia possedute. Lo schema è quello classico degli hack and slash a scorrimento, vai dal punto A al punto B sconfiggendo tutti i nemici senza morire, con qualche simpatica variante mirata ad enfatizzare il multiplayer. Ci riferiamo innanzi tutto alla raccolta di monete, rilasciate dai mostri sconfitti o dalla distruzione di elementi dello scenario, essenziali per acquistare i miglioramenti dei protagonisti, e la caccia ai cuoricini utili per ricaricare l’energia vitale; altro elemento di disputa tra i contendenti su schermo sono i forzieri disseminati lungo il cammino, in grado di regalare fantastici poteri temporanei, come ad esempio l’invisibilità, la super velocità, l’ingigantimento o il rimpicciolimento, la capacità di rallentare il tempo. Ogni livello presenta, alla fine del percorso, un bivio: da una parte lo scontro con un boss, dall’altra un mini-game in cui l’ultimo sopravvissuto sarà il vincitore della tappa.
La presenza dei bivi e soprattutto la bramosia di monete d’oro spinge così ad affrontare almeno due volte lo stesso livello, visto e considerato che alcuni gadget acquistabili sono davvero costosi; lo “shopping” avviene in un tabellone in stile gioco dell’oca in cui ci si muove in delle caselle dopo aver lanciato il dado, ognuna delle quali rappresenta uno o più oggetti. Può trattarsi di potenziamenti di attacco o particolari magie, eroi da sbloccare ed espressioni ironiche per ognuno di essi.
La struttura di gioco sembrerebbe complessa presentando, appunto, così tanti elementi tipici di vari generi di gioco, a tutto vantaggio della varietà e del divertimento globale; questo sforzo però è rovinato dall’estrema semplicità del gameplay, dalla scarsa influenza che la maggior parte degli upgrade acquistati hanno durante l’azione, dalla fastidiosissima confusione che regna sullo schermo. Si va avanti senza difficoltà premendo a ripetizione il solo pulsante dell’attacco semplice, raramente quello relativo all’attacco forte, praticamente mai l’attacco speciale e il rotolamento, e non perché queste azioni sono inutili ma perché il caos incredibile generato dall’azione fa perdere facilmente l’orientamento, tanto che non si capisce spesso dove realmente sia il pupazzo da noi controllato. Se tra amici si può chiudere un occhio a favore del divertimento, in single player il fastidio generato raggiunge livelli di frustrazione pericolosi, e non per la difficoltà intrinseca del gioco ma, al contrario, perché si va avanti con poche difficoltà senza aver ben capito cosa è successo.

Una fiaba variopinta

La cura che Lionhead ha dedicato alla realizzazione artistica di Fable Heroes è davvero notevole, tanto che ben presto, per lo meno in modalità single player, è l’unico aspetto che davvero riesce a stupire e stimolare il giocatore fino alla fine del gioco. Il sapiente uso del cel shading, la splendida caratterizzazione dei protagonisti e degli scenari, la fluidità delle animazioni sono quanto di meglio ci sia capitato di vedere in ambito XBLA. Non è però tutto oro quel che luccica: i mirabolanti e “cartooneschi” effetti speciali (le cascate di monete piuttosto che le nuvolette generate dagli attacchi) creano un caos grafico che troppo spesso nasconde l’azione su schermo e, in questi casi, non ci aiuta la visuale dinamica di gioco, incerta e lontana.
Notevoli gli effetti sonori e molto coinvolgente l’accompagnamento musicale, tanto che inconsciamente ci siamo trovati a fischiettarla più di una volta.

Un viaggio per quattro

Nel corso del nostro viaggio in Fable Heroes la sensazione dominante è stata quella di essere davanti a delle idee interessanti che avrebbero potuto regalarci un piccolo capolavoro e che invece così non è stato. Il gameplay poco profondo nonostante tutte le sfaccettature proposte e la confusione generale che si respira rovinano un progetto interessantissimo che, da solo, non basta per offrire un’esperienza indimenticabile. Il titolo gioca le sue carte migliori nella componente multiplayer, sia online che offline, e, in questo caso, lo fa alla grande: se avete a portata di joypad tre amici, Fable Heroes può rivelarsi davvero un’ottima scelta.