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Recensione Angry Birds Trilogy: tre giochi al prezzo di uno?

Dopo tre anni di successo e dopo aver visto porting per qualunque piattaforma mobile e sistema operativo gli Angry Birds di Rovio svolazzano anche sulle console di casa grazie alla conversione di Housemarque e all’ala protettiva di Activision per la distribuzione.

di: Federico Lelli

Dopo tre anni di successo e dopo aver visto porting per qualunque piattaforma mobile e sistema operativo gli Angry Birds di Rovio svolazzano anche sulle console di casa grazie alla conversione di Housemarque e all’ala protettiva di Activision per la distribuzione.

Uccellacci Arrabbiati

Parlare ad un videogiocatore di Angry Birds nel 2012 è come cercare di introdurre Lady Gaga ad un teenager: anche se non ne ha mai avuto niente a che fare, ne conosce comunque vita morte e miracoli. Non ci dovrebbe essere bisogno quindi di specificare che il puzzle game di Rovio si basa su meccaniche tanto semplici quanto assuefacenti: gli uccelli, le nostre munizioni, sono posizionati da una parte del livello insieme ad una fionda mentre dall’altro lato abbiamo una struttura che protegge i maiali verdi da distruggere; le differenti caratteristiche dei vari volatili e la semplice fisica delle strutture rendono il gioco strategico al punto giusto ma anche dipendente da una certa dose di fortuna. Ora che vi abbiamo spiegato l’ovvio possiamo chiarirvi cosa potete trovare in questo porting per console e cosa c’è di diverso rispetto ai giochi che avete già giocato allo sfinimento sui vostri smartphone.
Come ci dice il titolo stesso Angry Birds Trilogy raccoglie in un pacchetto unico i primi tre titoli di Rovio dedicati agli uccellacci: Angry Birds Classic, Angry Birds Season e Angry Birds Rionella loro versione più aggiornata, più 19 livelli inediti creati appositamente per la versione console. Il pacchetto comprende inoltre vari extra come le biografie dei vari protagonisti e varie bozze e disegni preparatori, senza dimenticare inoltre i controlli opzionali per Kinect o Move.
Pad alla mano il titolo è immediato e facile da controllare: lo stick sinistro, che controlla la potenza della fionda, è da subito preciso almeno quanto i controlli touch (se non di più), mentre il lancio e gli effetti in volo degli uccelli speciali sono correlati ad un unico bottone frontale. Non manca la possibilità di muovere la visuale nel campo di gioco con lo stick destro e di zoomare in distanza o da vicino con i due grilletti.
Dove invece l’esperienza si fa lunga, macchinosa e decisamente frustrante è nella versione per periferiche di motion control, integrate al meglio delle loro possibilità ma comunque troppo scomode per riprodurre fedelmente la rapidità di azione di un pad o del touch. Gli ampi movimenti di Kinect e Move non si prestano affatto ad un gioco che ha bisogno di reattività e precisione e che richiede una lunga serie di tentativi per superare i livelli più difficili.
Dall’altra parte c’è per fortuna l’ottima resa grafica che sfrutta pienamente la risoluzione delle nostre potenti console: è vero che stiamo parlando di un titolo che ormai gira senza problemi anche su terminali di fascia bassa, ma bisogna fare comunque un plauso a Rovio per aver creato un design capace di risplendere senza problemi su ogni piattaforma. Niente da dire sul sonoro che, a parte il supporto al Dolby Surround presenta i soliti versi animali e le stesse musichette allegre.
Come ampiamente previsto non c’è alcun supporto al multiplayer e l’unico utilizzo che possiamo fare della connessione è quello di recuperare le classifiche, che, molto spesso, ci umilieranno di fronte ai punteggi stratosferici di maniaci uccellatori con molto più tempo a disposizione di noi.

Uccelli per diabetici

Angry Birds Trilogy è lo stesso capolavoro arcade che abbiamo imparato a conoscere negli anni e sarebbe perfetto anche in questo pacchetto se non fosse per alcune inevitabili considerazioni: come mai è uscito così tardi? Perché non comprende anche l’ultimo capitolo: Angry Birds Space? Conviene veramente pagare circa 30 euro per tre giochi che si trovano gratis su android e ad un prezzo irrisorio su ios? Vale la pena acquistare un titolo retail solo per giocarci su uno schermo più grande e per usare i motion control? Se riuscite a rispondere a tutte queste domande e l’offerta vi sembra ancora appetibile allora Angry Birds Trilogy vi aspetta, se invece avete i nostri stessi dubbi potete mettere da parte i vostri soldi in attesa di impiegarli in qualcosa di più utile, tipo un tablet di fascia bassa dove giocare gli stessi giochi gratis.