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Recensione Ancora in goal con FIFA 13

Il calcio è uno sport magnifico. Che alcuni forse odiano, ma che sicuramente miliardi di persone amano. Per questo ogni anno la saga di FIFA lo celebra con un nuovo capitolo. Cercando di innovare, aggiungere e migliorare, uscita ogni uscita. L’obiettivo? Quello, per nulla basso e forse appena un po’ presuntuoso, di raggiungere la perfezione.
Forse quest’anno FIFA 13 l’ha raggiunto? Scopriamolo assieme con questa ricca recensione!

di: Redazione

Il pallone. Amato, odiato, desiderato, sognato da milioni di persone. Una sfera dalle proprietà quasi magiche, potrebbero azzardare i più superstiziosi, capace di emozionare, far sorridere, far urlare di gioia o gridare di rabbia chi lo osserva con attenzione per soli novanta minuti. Il pallone, protagonista assoluto dello sport più seguito al mondo: il calcio.
Ma il calcio non è solo quello che si può vedere allo stadio, in compagnia di altri appassionati, alla televisione, seduti comodamente sulla poltrona di casa, o nei campetti delle parrocchie, dove i bambini si divertono a correre senza sosta. No, il calcio è anche quello di fantasia, quello che ci si immagina nella propria testa in previsione di una partita tanto attesa e, perché no, quello virtuale. Quello che ogni anno, con la puntualità di un orologio svizzero, fa capolino negli scaffali dei negozi sottoforma di videogioco. Rispondendo, quest’anno, al nome di FIFA 13.

EA Sports… it’s in the game!

All’avvio del gioco ci accoglie un nuovo menù, completamente rinnovato nell’estetica e nella grafica, per agevolare la selezione delle varie modalità, vecchie e nuove. Risulta immediata e intuitiva la nostra scelta di gioco, e la stessa interfaccia grafica ci pone davanti alla prima grande novità: la Carriera. Vi è infatti una sostanziale fusione tra la vecchia modalità – appunto – Carriera e quella che riguardava il calciatore virtuale. Diventa quindi più facile scegliere il proprio ruolo all’interno di una società, sia che vogliamo scaldare gli scarpini ed essere al centro del gioco, sia che vogliamo dirigerlo dalla panchina in veste di allenatori – cosa che, in seguito al raggiungimento di buoni risultati, potrebbe portarci direttamente alla guida di una nazionale! Modifiche sostanziali le troviamo anche nella cura del calciomercato, con un’attenzione maggiore sia nei profili dei calciatori che nella trattativa vera e propria, grazie alla possibilità di concedere anche una contropartita tecnica per assicurarsi il proprio obiettivo. Piccola chicca il fatto che durante lo scouting possiamo promettere ai giovani che stiamo osservando un ruolo di spicco nella nostra squadra, sperando di convincerli a sceglierci – magari non solo per la mera questione economica.
La parte prettamente riguardante il rettangolo verde continua il grandissimo lavoro fatto nei capitoli precedenti, migliorando il sistema di gioco non tanto con grosse innovazioni, ma con precise smussature agli angoli. “First Touch Control” è comunque la parola chiave di questo FIFA 13: ora dosare precisione e soprattutto potenza di un passaggio o cross è fondamentale e l’effetto sarà evidente sul giocatore che riceve la palla. Un’aggiunta ulteriore di sano realismo quindi, e un altro caso in cui il tasso tecnico del giocatore influirà sia per chi passa che per chi deve poi stopparla. Discorso, quello del tasso tecnico, applicabile anche al dribbling e al controllo della palla al piede in generale: difficile vedere un Giaccherini che ci consente di scartare mezza squadra andando a segnare comodamente…
Parlando invece dell’online, bisogna dire come questo raggiunga sempre livelli d’eccellenza, e il lavoro principale degli sviluppatori è stato appunto rendere il più godibile possibile l’esperienza del multiplayer. Con il nuovo Match Day ci troveremo ad ogni connessione le formazioni aggiornate, eventuali infortuni e delle variazioni sul valore dei giocatori dipendente dal loro stato di forma… nella realtà! Con in più la possibilità di giocare “in tempo reale” il campionato che vogliamo a scelta tra quelli coperti dal Match Day stesso. Rivisitato anche l’Ultimate Team, anche qui partendo da una grafica fresca come nel menù principale. L’aggiunta delle stagioni e del sistema a sfide – sulla singola partita o sulla stagione – fanno il resto, mettendo il più a suo agio possibile il giocatore, in modo che continui a giocare oltranza!

I mille riflessi di un pallone

Abbiamo parlato fino a questo momento del gameplay di questa ultima incarnazione di FIFA. Ma cosa dire di un comparto altrettanto importante come quello tecnico?
Sebbene fossero attese alcune migliorie, bisogna dire invece che il titolo potrebbe un po’ deludere, pur partendo da livelli d’eccellenza. Come non notare infatti quanto l’arbitro sia in talune occasioni fin troppo severo, concedendo punizioni o rigori per falli piuttosto innocui e lasciando correre in circostanze ben più gravi? Cosa che si fa sentire specialmente quando l’I.A. delle squadre avversarie è ben poco avvezza a commettere irregolarità, andando a incidere così sul realismo che si dovrebbe provare in campo, nonché sulla difficoltà nel calibrare a dovere il ritmo di gioco – che nelle modalità più ardue rende anche le squadre meno performanti un po’ troppo aggressive e, in generale, pericolose. Nulla di terribile, sia chiaro, ma in un gioco come questo dettagli simili dovrebbero essere curati meglio, specialmente dopo così tante uscite. Così come dovrebbe essere curata di più l’intelligenza artificiale dei portieri, che riescono a fare ancora alcune papere non trascurabili, talvolta non prendendo palle facili, talvolta addirittura rischiando di fare fallo in area di rigore e concedere problematici rigori – fischiati inoltre non così di rado. E il bello è che magari l’azione dopo potrebbero tirare fuori un doppio miracolo su tiri avversari stile “missile terra-aria”, non facendo capire al videogiocatore cosa potersi aspettare sulla singola situazione.
A conti fatti i fan di sicuro chiuderanno un occhio su tali pecche, piccole se prese singolarmente e incapaci di rovinare l’esperienza globale, ma le nuove leve o i cercatori del simulatore definitivo potrebbero storcere il naso in più di un’occasione.
Per fortuna il comparto grafico si rivela ancora una volta di ottima qualità, con giocatori ottimamente animati, tanto nei movimenti e nei tiri quanto nelle esultanze. Ma anche i campi di calcio si dimostrano adeguati, curati fin nel dettaglio e arricchiti da un sistema di illuminazione realistico e d’impatto, facendo sembrare ogni nuova partita quasi… vera! Giocando sembra di essere davvero allo stadio nei panni di un tifoso, insomma, o di guardare alla televisione un match in corso. In altre parole è stato fatto – per l’ennesima volta – un ottimo lavoro. E il tutto è accompagnato da un comparto audio di buona fattura. Dalla telecronaca di qualità di Fabio Caressa e Beppe Bergomi, alla buona varietà di cori e musiche che, nei vari menù, donano un’ottima atmosfera. Che ben si sposa con un gioco di calcio importante come questo, non annoiando mai.
In conclusione se FIFA 13 non è il gioco di calcio definitivo, poco gli manca – colpa in primis dei portieri! Un’offerta completa sul comparto offline come su quello online, una grafica d’altissimo livello, una giocabilità ulteriormente migliorata: cosa si può chiedere di meglio?