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Un ex di Bioware descrive lo sviluppo di Mass Effect: Andromeda come un vero e proprio inferno

di: Luca Saati

Tramite Glassdoor, sito che raccoglie commenti sulle aziende e i luoghi di lavoro, un ex dipendente di Bioware che ha lavorato per cinque anni su Mass Effect: Andromeda come VFX artist si è lamentato dello sviluppo del gioco descrivendolo come un vero e proprio inferno. Alla base dei problemi di sviluppo c’è il pessimo rapporto tra i dirigenti di Bioware Edmonton e Bioware Montreal che si sono fatti la guerra per anni portando avanti conflitti e discussioni, senza mai collaborare realmente. La sede di Montreal ha infatti cambiato tredici responsabili, mentre quella di Edmonton ne ha cambiati tre. Bioware ha anche inserito un programma chiamati PIP (Performance Improvement Program) per valutare il contributo dei dipendenti con gli sviluppatori meno produttivi che sarebbero stati licenziati. A farne la spesa però sono stati solo degli ignari dipendenti messi in mezzo per nascondere il pessimo operato della dirigenza. Gli ultimi due mesi di sviluppo inoltre sarebbero stati durissimi con turni di lavoro da 16 o 18 ore al giorno con solo la pausa pranzo da 30 minuti. Si parla anche di maltrattamenti, ritorsioni contro persone che ponevano domande non gradite ai dirigenti dello studio, e perdita dei benefit a causa del ritardo del gioco visto che la chiusura del progetto era prevista per la fine del 2015. Da sottolineare come l’ex dipendente di Bioware non incolpa Electronic Arts ma solo i dirigenti delle due sedi di Bioware.