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A rischio il futuro della serie Trine

Trine 3: The Artifacts of Power non è stato accolto benissimo da pubblico e critica specializzata

di: Luca Saati

Mentre aspettiamo novità sulle possibili versioni console di Trine 3: The Artifacts of Power, il terzo capitolo della saga sviluppata da Frozenbyte è uscito su PC portando con sé alcune critiche da parte di chi lo ha acquistato. Una delle critiche più forti riguarda la longevità del videogioco, a detta di molti piuttosto bassa. Frozenbyte ha risposto spiegando che la visione originale del progetto non è stata portata a compimento a causa di problemi di budget. Trine 3: The Artifacts of Power è infatti venuto a costare 5,4 milioni di dollari, quasi il triplo rispetto al precedente episodio, ma per realizzare il gioco così come era stato pensato ci volevano almeno 15 milioni di dollari.

“All’inizio, avevamo scritto una storia molto più lunga e c’erano in piano molti più livelli, ma per creare ciò che avevamo pensato servivano il triplo dei soldi, più o meno qualcosa come $15 milioni. Purtroppo ce ne siamo resi conto solamente in una fase molto avanzata dello sviluppo e semplicemente non avevamo in cassa tutto quel denaro. In ogni caso siamo contenti del risultato finale, il gioco non è longevo come speravamo ma la durata media si assesta tra le 6 e le 7 ore.”

I commenti non molto positivi di pubblico e critica hanno spinto Frozenbyte a pensare al futuro di questa serie che a questo punto sembra essere a rischio:

“Abbiamo lavorato per anni a Trine 3, investendo tutte le nostre risorse nel progetto. Il gioco è costato oltre cinque milioni di dollari e credetemi se vi dico che sono tantissimi soldi per uno studio indipendente formato da poche persone. Ora, il futuro della serie è in discussione, dal momento che i feedback, le recensioni degli utenti e la scarsa attenzione dei media ci hanno preso di sorpresa. Il cliffhanger finale e la relativa brevità del gioco sono critiche valide, ma non ci aspettavamo che avrebbero potuto causare un malcontento di tale portata.”