Yu Miyake, producer della serie Dragon Quest, in una recente intervista ha parlato del gap di popolarità tra la serie Final Fantasy e Dragon Quest in Occidente rispetto al Giappone:

“Internamente discutiamo molto sull’argomento. Una delle risposte per cui Final Fantasy ha così tanto successo in più rispetto a Dragon Quest è che si tratta di una questione di momenti storici. Con il Famicon era Dragon Quest il gioco che tutti volevano, con la prima Playstation giocavano tutti a Final Fantasy VII. Il fattore nostalgia deriva da una fonte differente: in Giappone è Dragon Quest, in Occidente è Final Fantasy. La verità è che se avessimo lavorato alla localizzazione per Dragon Quest al tempo, probabilmente non avremmo avuto questo problema oggi. Probabilmente non dovrei dirlo, ma non abbiamo svolto un buon lavoro in quel senso.

Quando abbiamo lavorato a Dragon Quest VIII abbiamo pensato a lungo su come attirare il pubblico fuori dal Giappone. Ad esempio abbiamo utilizzato il doppiaggio locale, riflettuto sul design del menù, ma non volevamo abbandonare il cuore di ciò che rende tale Dragon Quest. Il gioco ebbe quindi un modesto successo commerciale, ma nemmeno lontanamente paragonabile a quello riscosso dai Final Fantasy.

C’è una differenza culturale tra il Giappone e l’Occidente: i giocatori asiatici non si lasciano fermare dall’estetica cartoon di Dragon Quest, in Occidente invece questo stile artistico viene associato a contenuti poco profondi che vengono ignorati in favore di titoli all’apparenza più maturi.

Invece di cambiare il gioco, dobbiamo concentrarci sul cambiare il modo in cui questo venga giocato nel mondo. Con Dragon Quest IX abbiamo fatto un gioco portatile, perché così la gente giocava principalmente all’epoca. Dragon Quest X l’abbiamo reso un gioco online. Così proviamo a mantenere fresca la serie.”