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Cyberpunk 2077: gli sviluppatori credevano a un’uscita nel 2022, spuntano retroscena sullo sviluppo

di: Luca Saati

Il noto insider e giornalista Jason Schreier ha pubblicato su Bloomberg un lungo report che svela il dietro le quinte di Cyberpunk 2077 spiegando nel dettaglio cosa è andato storto con lo sviluppo del gioco.

Schreier ha avuto la possibilità di parlare con più di 20 dipendenti attuali ed ex di CD Projekt RED che gli hanno parlato di ambizione incontrollata, problemi tecnici, scadenze irrealistiche e la convinzione ‘Abbiamo realizzato The Witcher 3, funzionerà’.

Gli sviluppatori, nonostante la promessa che il crunch non sarebbe stato obbligatorio, si sono sentiti sotto pressione per fare straordinari per anni. C’è chi lavorava 13 ore al giorno per cinque giorni a settimana e c’è chi ha perso la sua famiglia per tutti questi straordinari.

La colpa ricade sulla dirigenza che era completamente accecata dal successo di The Witcher 3: Wild Hunt con scadenze semplicementi folli e la convinzione che sarebbe andata comunque tutto bene. Questa convinzione ha accecato a tal punto i dirigenti della compagnia che non hanno fatto nulla per cambiare rotta e il disastro era ormai inevitabile anche se nessuno si aspettava che fosse ci queste proporzioni.

Nonostante l’annuncio nel 2012, la produzione del gioco è partita effettivamente nel 2016 con un reset completo di quanto realizzato fino a quel momento. Quando Cyberpunk 2077 venne presentato nel 2019 con la data fissata al 16 Aprile 2020, gli sviluppatori pensavano fosse uno scherzo e internamente si creavano dei meme su questa situazione e sugli scontatissimi posticipi. Gli sviluppatori pensavano di lanciare il gioco nel 2022 visti i progressi fatti, ma i dirigenti volevano lanciare il gioco prima delle console di nuova generazione così da poterlo vendere a più persone possibili.

https://twitter.com/jasonschreier/status/1350327597268414467