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Conosciamo i personaggi di Detroit: Become Human

di: Luca Saati

A due mesi dal lancio di Detroit: Become Human, David Cage, co-fondatore di Quantic Dream, ha pubblicato un lungo post sulle pagine del Playstation Blog per parlare dei personaggi del gioco e presentarli con dei nuovi trailer.

Libri, film e televisione hanno trattato molte storie straordinarie sugli androidi. Ma, dopo aver lavorato al cortometraggio di Kara, sapevo che la storia che volevo scrivere era diversa.

La mia prima decisione è stata usare il punto di vista degli androidi, invece che degli umani. Alla perfida IA che vuole distruggere gli umani ho preferito tutt’altro approccio. La mia storia parla di umanità in declino: egoista, dipendente dalla tecnologia, interessata solo alle comodità. Dall’altra parte, una nuova specie intelligente, creata da noi e che scopre il mondo, prova emozioni e chiede solo di poter vivere.

Ho scritto la storia con la convinzione personale che non si trattasse soltanto di un racconto, ma di una visione del futuro: come reagiremo quando le macchine che abbiamo creato diventeranno più intelligenti di noi e mostreranno segni di coscienza? E poi, la coscienza è soltanto una questione di potenza di calcolo o qualcos’altro?

Invece di un’unica, grande trama, ho preferito narrare la storia di tre androidi, tre personaggi che scoprono le loro emozioni e devono decidere il loro destino.

Lavoro a storie “a più personaggi” da diversi anni (fin da Fahrneheit del 2005, anche se già Nomad Soul, nel 1999, permetteva di controllare decine di personaggi diversi). È una forma di scrittura complessa e avvincente: permette al giocatore di vestire i panni di diversi protagonisti contemporaneamente, di raccontare storie indipendenti che si incontrano, si scontrano, si intrecciano e, soprattutto, contribuiscono alla trama centrale in un modo unico.

Questo approccio, che ha origine nella letteratura (I racconti di Canterburydi Geoffrey Chaucer, per esempio) e reso popolare da molte serie TV, funziona molto bene per un’esperienza interattiva: il giocatore passa velocemente da un personaggio all’altro, fra diversi contesti e scene, scoprendo la storia da diversi punti di vista e arricchendo la sua esperienza.

Abbiamo sfruttato quest’idea il più possibile, con tre diversi compositori (uno per personaggio), tre stili musicali completamente diversi, tre diversi stati di umore, tre diverse fotografie, in modo che al giocatore sembri di affrontare tre giochi diversi, alternandosi fra i vari personaggi.

Attraverso le decisioni e i destini dei personaggi che si intrecciano, il giocatore scriverà la loro storia. Ogni decisione è importante perché non influisce solo sul destino di un personaggio, ma anche su quello degli altri due e può perfino cambiare il corso degli eventi nel mondo di gioco.

Connor – RK800

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Connor è un prototipo RK800, creato dalla CyberLife. Il suo obiettivo primario è assistere gli investigatori umani nelle indagini, offrendo loro supporto tecnologico. È equipaggiato con un modulo sociale, sviluppato per creare il “partner ideale”, in grado di interagire con qualsiasi squadra.

Dispone anche di funzionalità speciali, come un analizzatore molecolare in tempo reale e un sofisticato simulatore che può ricostruire gli eventi passati. È incredibilmente intelligente, freddo e determinato, disposto a qualsiasi cosa pur di completare la missione.

A seguito dei primi casi di comportamento atipico degli androidi, la CyberLife si è offerta di inviare questo prototipo in supporto alla polizia di Detroit. Connor ha già sostenuto dei test sul campo con androidi, ma questa è la sua prima indagine.

Connor viene assegnato al tenente Hank Anderson, un detective rude, alcolizzato e che odia gli androidi. L’androide dovrà fare ricorso al suo modulo di “psicologia” per guadagnarsi il rispetto del suo partner e scoprire la verità dietro ai devianti.

Markus – RK200

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Markus è un androide di proprietà del celebre pittore Carl Manfred, un anziano che ha perso l’uso delle gambe. Se all’inizio Markus era solamente una macchina agli occhi di Carl, pian piano ha sviluppato un affetto paterno. Carl tratta Markus come se fosse umano, gli insegna a dipingere, lo introduce alla letteratura e alla musica e sviluppa lo spirito dell’androide poco a poco, ogni giorno.

Carl considera Markus un po’ come un figlio, con grande disappunto del suo figlio biologico, Leo.

Il viaggio di Markus lo porterà dall’essere il badante al servizio di un anziano al leader della storica rivoluzione androide. Ma guidare una rivoluzione sarà molto più difficile di quanto possa immaginare: dovrà gestire i malumori faziosi della sua gente, affrontare dilemmi irrisolvibili, scelte morali e sacrifici.

Dovrà scegliere fra violenza e pacifismo, fra un pugno chiuso o una mano tesa. Con le sue scelte, Markus scriverà la storia del suo popolo e lo condurrà alla libertà… o alla distruzione.

Kara – AX400

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Kara è un modello di assistente domestico AX400 creato dalla CyberLife. L’AX400 è progettato per sbrigare le faccende domestiche e prendersi cura dei bambini. Parla 300 lingue, può cucinare oltre 9.000 piatti, aiuta i bambini con i compiti e gioca con loro.

Kara appartiene all’ex taxista disoccupato Todd Williams, un personaggio strano e imprevedibile. È il padre di una piccola bambina, Alice, di cui Kara deve prendersi cura.

In circostanze difficili, si accorgono velocemente di non essere al sicuro con Todd. Così, entrambe dovranno scappare e lottare per la libertà.

Divenute fuggitive, scopriranno un mondo in piena crisi e capiranno lo strano sentimento che le unisce. Faranno nuove conoscenze, si confronteranno con violenza e odio, ma anche con l’empatia di chi mantiene viva la speranza.