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Games Week 2011

L'Italia sta crescendo. Finalmente anche nel nostro bel paese i videogiochi cominciano a ricevere le attenzioni che meritano. Questo grazie non solo alla pazienza e alle capacita' delle software house italiane, come Milestone e Ubisoft Milan, ma anche grazie ad iniziative come quella della Games Week. Apertasi il 4 novembre e chiusasi ieri, la kermesse videoludica promossa da AESVI (Associazione Editori Software Videoludico Italiana) e organizzata da digitalEVENTS ha mostrato l'intenzione al grande pubblico di far espandere il settore dei videogiochi anche qui, nel vecchio stivale d'Europa.

di: Giorgio "Nadim" Catania

L’Italia sta crescendo. Finalmente anche nel nostro bel paese i videogiochi cominciano a ricevere le attenzioni che meritano. Questo grazie non solo alla pazienza e alle capacità delle software house italiane, come Milestone e Ubisoft Milan, che da anni producono titoli sempre più premiati a livello internazionale, ma anche grazie ad iniziative come quella della Games Week. Apertasi il 4 novembre e chiusasi ieri al MiCo di FieraMilanoCity, a Milano, la Games Week, kermesse videoludica promossa da AESVI (Associazione Editori Software Videoludico Italiana) e organizzata da digitalEVENTS, ha mostrato l’intenzione al grande pubblico di far espandere il settore dei videogiochi anche qui, nel vecchio stivale d’Europa.

Con oltre 30 espositori presenti, decine di eventi organizzati giornalmente, numerosi tornei a premi a cui poter partecipare e centinaia di postazioni su cui provare videogiochi di ogni tipo (da quelli appena usciti ad altri che giungeranno nei negozi prossimamente), si può dire che questa fiera italiana, alla sua prima edizione, abbia celebrato in maniera degna il settore videoludico. A presentare i titoli più importanti e di maggior impatto ci hanno pensato vari VIP: il telecronista Dan Peterson per il videogioco di basket NBA 2K12, la conduttrice televisiva Valentina Correani e la showgirl Juliana Moreira negli stand Nintendo, il comico Baz tra le fila Electronic Arts, i simpatici Turbolenti di Colorado Cafè alle prese con la promettente PlayStation Vita e numerosi disegnatori Disney e Marvel per allietare i più piccoli con rappresentazioni grafiche di tanti personaggi storici.

Insomma, gli spettacoli di certo non sono mancati e, sebbene non tutti si siano rivelati interessantissimi, di sicuro molti di essi hanno spezzato con divertenti sketch e qualche simpatica trovata le numerose sessioni di gioco in cui i presenti si sono potuti tuffare in questi tre giorni da leoni.
E a proposito di giochi… come non citare, tra i tanti, titoli del calibro di Modern Warfare 3, Mass Effect 3, The Darkness 2, Max Payne 3, Prototype 2, Need for Speed: The Run, Final Fantasy XIII-2, Rayman: Origins, Assassin’s Creed: Revelations o Soul Calibur V? Erano tutti presenti in fiera in enormi spazi, alcuni testabili con mano in anteprima, altri purtroppo no. Eppure tutti questi giochi tripla A ci hanno davvero colpiti (e ne parleremo in questi giorni in maniera più approfondita), accompagnati oltretutto da decine di postazioni con giochi già in commercio (come Battlefield 3, Batman: Arkham City, Ace Combat: Assault Horizon, Driver: San Francisco, FIFA 12, Gears of War 3, Forza Motorsport 4 etc.) e molte produzioni minori.
Ogni videogioco presente in fiera è stato capace di mostrare come le console di attuale generazione abbiano ancora molto da dire e molto da mostrare ai milioni di fan sparsi in tutto il globo. Quindi, sebbene in queste settimane le speculazioni su eventuali PlayStation 4 e Xbox 720 si siano sprecate, onestamente noi di Console-Tribe non sentiamo alcuna necessità di passare a nuove macchine e ci accontentiamo di quanto le nostre pupille riescano ad ammirare sui televisori in alta definizione di questo periodo, mai così tanto goloso.

Un cenno lo meritano sicuramente anche le postazioni più ricche e curate: ecco quelle per il recente WRC 2, con tanto di volanti e sedili con force feedback per simulare realisticamente i movimenti delle macchine da rally; quelle di The Darkness 2, all’interno di una stanza perfettamente buia dentro, per far immedesimare il giocatore, e con una postazione per una foto-ricordo fuori (con tanto di trono elegantissimo di fronte ad un muro che definire scenografico è dir poco); oppure quella di Need for Speed: The Run, che oltre a volanti e sedili presentava nelle vicinanze una stupenda Lamborghini bianca, protagonista di decine di foto dei passanti. Tra le altre cose hanno spiccato anche uno stand Shardan (azienda che tra i prodotti di maggior peso annovera gli ottimi headset targati Turtle Beach), uno Mediaworld (in cui acquistare a prezzi scontati i titoli più recenti) e uno dedicato ai fan dei PC, con tutte le novità Asus.
Guardandosi attorno si potevano notare poi decine e decine di cosplayer, vestiti in tutti i modi possibili: si andava da quelli che imitavano perfettamente il tanto ammirato Ezio Auditore nei vari Assassin’s Creed, a quelli che lodavano Star Wars con costumi pressoché perfetti, ad altri invece che si rifacevano ad Halo, Killzone, Zelda e tanti altri.
Per non parlare delle standiste, tutte stupende, simpatiche e dal bellissimo sorriso, meritevoli ognuna di decine di fotografie!   

Nonostante l’aspetto e le tematiche della Games Week facessero sembrare l’evento rivolto perlopiù ai giocatori incalliti, bisogna ricredersi: numerose aree ed attività sono state organizzate anche per le famiglie, dando grande spazio soprattutto ai bambini. Ecco quindi gli stand Disney Interactive Studios e Pokemon Company in prima fila, forti di prodotti quali Disney Universe, Cars 2 e Pokemon Bianco e Pokemon Nero; l’area Namco Bandai con il suo immancabile nuovo Dragon Ball Z: Ultimate Tenkaichi; i settori Sony, Microsoft e Nintendo con tanto di numerose postazioni Move, Kinect e 3DS per provare le ultime novità o i giochi più venduti di questo caldo autunno. Presente all’ingresso c’era anche uno stand PEGI (Pan European Game Information, ente atto a classificare i videogiochi), capace con un semplice gioco di far saltare per ore i più piccoli.
Senza dimenticarsi che, per i giocatori più hardcore, è stata dedicata un’intera area ai tornei sui giochi più rilevanti…   

Insomma, come avrete capito la Games Week si è rivelata una fiera degna di essere vista. Sebbene qualche pecca l’avesse (non essendo molto grande l’area, con un po’ di confusione si procedeva lentamente), le sorprese sono state tante, tutte interessanti. Bisogna notare quindi che finalmente anche l’Italia si è accorta di quanto il mondo dei videogiochi possa essere piacevole, sia per i fan accaniti e più nerd quanto per le normali famiglie.
E sembrerebbe che il grande pubblico abbia notato questo cambiamento, visto che migliaia di persone hanno invaso l’intera fiera, facendo code per provare i grandi giochi (specialmente per quanto riguarda MW3) e condividendo le postazioni con altra gente quando possibile.
Ora non rimane che sperare che la prossima edizione la Games Week possa ulteriormente espandersi, con nuovi espositori, numerosi altri spettacoli e tanti, tanti videogiochi, in modo da dimostrare un’altra volta che l’Italia vuole cambiare. In meglio.

 

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