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Final Fantasy Saga

In occasione dell'imminente arrivo del nuovo capitolo di una delle serie videoludiche piu' longeve e acclamate di sempre, siamo orgogliosi di proporvi questo speciale al fine di ripercorrere insieme, passo dopo passo, la storia di Final Fantasy, dalle origini piu' lontane ai giorni nostri. Lasciatevi trasportare dolcemente dalle onde magiche di questa opera artistica ventennale made in Japan. Seguiteci.

di: Redazione

Unlimited

Gli instancabili programmatori Square-Enix, continuano il loro lavoro: perché non sperimentare software per tutte le console disponibili adoperando il nome della saga che venderà certamente? Quindi il biennio 2007/08 è reso caldissimo dai remake su Nintendo DS di Final Fantasy III, che mai prima era arrivato ufficialmente in occidente, e in seguito di Final Fantasy IV, capitolo tra i migliori e più amati della old school. Non si tratta di semplici porting, seppur potenziati dal punto di vista grafico come era successo con i vari Final Fantasy Origins, Anthology o le versioni Advance come Dawn of Souls: i giochi in questione sono stati riprogettati da zero per implementare nuove grafiche e sistemi di gioco. Nel 2009/10 oltre ad analoghe operazioni che coinvolgono l’altrettanto celebre saga Dragon Quest, i rumors parlano di rifacimenti anche per FFV e VI. E’ ufficiale anche il ritorno della serie Lufia nonché quello di Parasite Eve, giunto al suo “3rd Birthday”, il tutto mentre cresce l’attesa anche per i diversi capitoli secondari di Kingdom Hearts su PSP e Nintendo DS; la console Wii è invece il punto di arrivo di Final Fantasy IV – The After Years (2009), sequel minimalista del capolavoro del 1991, nonché del più alto esponente della sottosaga Crystal Chronicles, l’action-adventure The Crystal Bearers (2010).

Sebbene poi il ventennale di Final Fantasy fosse stato nel 2008 ormai abbondantemente superato, il videogame celebrativo Dissidia: Final Fantasy ha fatto la sua comparsa su PSP. Nel caso non ce ne fossimo già accorti, il primo teaser del gioco ci diceva che “la Fantasia non ha una sola forma, ma molte”. La fumosa definizione di “Dramatic Action Rpg” sottintende in sostanza un picchiaduro con vaghi elementi di gioco di ruolo, in cui 20 tra protagonisti ed antagonisti della serie si sfidano in frenetici combattimenti uno contro uno. Un colossale e divertente fan-service che in fin dei conti lascia poco oltre al (necessario?) restyle grafico operato da Nomura di vecchie glorie che godono ora dei 128bit a disposizione di PSP.

Terminerà l’attuale trend del riproporre storie già abusate? Contiamo, in un censimento soltanto parziale, ben 19 tra spin off e remake creati attorno a Final Fantasy di successo. La questione è delicata, sul web e tra i fan impazzano le liti tra chi vorrebbe porre un freno a tutto ciò e chi invece nulla vede di strano nell’interesse al guadagno che una azienda deve avere.
Fatto sta che è ben chiaro, nonostante le mille e volutamente contrastanti versioni rilasciate nei mesi dai portavoce di Square-Enix, che il tutto culminerà nel più famigerato remake della storia dei videogames: quello di Final Fantasy VII, mai confermato né smentito, spesso evocato con stratagemmi sibillini per poi essere nuovamente allontanato, un po’ come il pescatore tira a sé e poi dà ampia corda ad un mite luccio che abbocca all’amo.

Dal momento che il progetto della Compilation of FFVII è stato dichiarato essere ventennale, quindi comprendente gli anni dal 1997 fino al 2017, sotto questo fronte c’è ancora molto da vedere, molto da apprezzare, forse parecchio di cui lamentarsi, ma certamente molto da giocare. A dispetto delle voci periodiche che vedono la saga avvicinarsi alla sua chiusura, nel 2009 è stato addirittura presentato un nuovo titanico progetto di MMORPG destinato a raccogliere l’eredità del famoso undicesimo capitolo della serie: Final Fantasy XIV (2010) accoglierà nel magico mondo di Eorzea tutti i giocatori pronti a rivivere l’emozione di unirsi in gruppi via internet e collaborare per compiere insieme eroiche missioni.
L’incantesimo si rinnova, e la saga nel suo complesso sembra sempre più Unlimited.

Fabula Nova

Con la settima generazione di console casalinghe si è poi dato il via alla Fabula Nova Crystallis, ovvero quella che sarà una nuova collana di Final Fantasy fondata su inedite cronache del Cristallo. Il numero cardine di questa antologia è il fortunato 13: tra i titoli che ne fanno parte conosciamo Final Fantasy XIII (2009), Final Fantasy Versus XIII (2010), Final Fantasy Agito XIII ed Haeresis, nonché almeno altri due giochi per ora top secret. Il tutto, come è ovvio, nel segno del multigenere (non si tratta di rpg puri) e del multipiattaforma, per spaziare quanto più possibile sui più diversi supporti hardware e portare il nome di Final Fantasy sulla bocca di un pubblico sempre maggiore.

Con questa prospettiva ci accingiamo ora ad accogliere l’ultimo nato. Inizialmente pensato per approdare su PlayStation 2, Final Fantasy XIII è stato successivamente dirottato sull’ultima console di casa Sony ed anche sulla Xbox 360 di Microsoft: per la prima volta un capitolo di questa venerabile serie approda fin da subito su più macchine da gioco in quanto multipiattaforma. Presentato nella sua forma attuale in occasione dell’ormai lontano E3 2006, FF13 ci racconta l’epica vicenda della taciturna Lightning e di altri cinque piccoli grandi eroi pronti ad affrontare il loro destino. Una fantastica grafica in alta risoluzione e un gameplay frenetico ma allo stesso tempo tattico sono i punti di forza di questo gioco atteso da anni da milioni di fans nel mondo.

È arrivato il momento di separarci: il momento di porre fine agli indugi e volgere la nostra mente, il nostro tempo e le nostre emozioni ad un nuovo capitolo di questo viaggio senza fine. Nel tempo ogni cosa si rinnova, e forse questo Final Fantasy XIII sarà davvero, almeno per qualche anno, l’ultimo appuntamento degli sviluppatori con un capitolo vero e proprio della serie regolare poiché l’intenzione annunciata da Square-Enix è quella di prendersi un periodo di tempo da dedicare a giochi di diverso tipo. Che questo sia vero oppure no, al suo ritorno con l’episodio numero XV Final Fantasy potrebbe essere diventato qualcosa di nuovo e completamente diverso. Ma bando ai timori, indugiare nel ricordo di un glorioso passato rischia di offuscare la visione del futuro. Forse per ora la Fantasia è finita, ma il sogno ad occhi aperti continua: la storia non si ripete mai.

 

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