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Dead Space: Gabe Weller’s Story

Gabe Weller non e' una persona qualunque, ma e' uno dei pochi che puo' dire di essere sopravvissuto ai necromorfi. Ha visto piu' volte in faccia la morte e ha affrontato ogni situazione di pericolo con sangue freddo e coraggio. Eppure nel corso degli anni il suo viaggio e' diventato sempre piu' insidioso e la sua bravura, nonche' la sua fortuna, potrebbero non bastargli piu' per scampare alle orde di mostri che vogliono divorarlo. Ce la fara' a fuggire al sicuro o perira' nel tentativo? Per scoprirlo vi bastera' giocare i due episodi paralleli alla saga principale di Dead Space, di cui parliamo qui di seguito.

di: Giorgio "Nadim" Catania

Gabe Weller non è una persona qualunque, ma è uno dei pochi che può dire di essere sopravvissuto ai necromorfi. Ha visto più volte in faccia la morte e ha affrontato ogni situazione di pericolo con sangue freddo e coraggio. Eppure nel corso degli anni il suo viaggio è diventato sempre più insidioso e la sua bravura, nonché la sua fortuna, potrebbero non bastargli più per scampare alle orde di mostri che vogliono divorarlo.
Ce la farà a fuggire al sicuro o perirà nel tentativo?
Per scoprirlo vi basterà giocare i due episodi paralleli alla saga principale di Dead Space, di cui parliamo qui di seguito, capaci di mostrarvi questa epopea sotto una luce differente, con gli occhi di un eroe che non sia Isaac Clarke. In attesa di conoscere la verità sul Marchio e sulla civiltà aliena che lo ha costruito nell’atteso Dead Space 3.
Buona lettura!

Nelle copie in edizione limitata di Dead Space 2 per PlayStation 3 era presente come contenuto bonus l’intero gioco di Dead Space: Extraction, riadattato per l’occasione ai controlli del DualShock 3 e del Move e presentandosi in alta definizione. Ma il titolo è uscito anche nello Store del PlayStation Network, per dare l’opportunità a tutti gli utenti di giocarlo e scoprire nuovi dettagli sull’universo creato dai ragazzi di Visceral Games.
Nonostante abbiamo già recensito qui su Console-Tribe la versione per Wii, uscita qualche anno fa, abbiamo deciso di parlarne ancora per soffermarci sulla qualità di questa conversione.

Tanti eroi, un solo destino

Per chi non lo sapesse, Dead Space: Extraction è uno sparatutto su binari che segue gli eventi immediatamente antecedenti a quelli narrati nel primo Dead Space. Si verrà a sapere quindi come è stato scoperto il Marchio e come la popolazione della colonia su Aegis VII e sulla USG Ishimura sia stata contagiata subito dopo. Si farà luce quindi sulla nascita dei necromorfi, le aberrazioni combattute nei due episodi principali della saga.
Sebbene la struttura del gioco possa inizialmente far storcere il naso – forse qualcuno avrebbe preferito un FPS in cui si era liberi di muoversi, bisogna ammettere che si rivela all’altezza della situazione, condendo ogni momento di gioco con inquadrature ben studiate e un movimento della telecamera lento e incerto, a sottolineare ulteriormente lo stato d’animo in cui verseranno i vari protagonisti di cui vestiremo i panni – tra cui Gabe Weller. Quest’ultimi sono caratterizzati perfettamente e riescono a suscitare tanto la simpatia quanto l’ammirazione del giocatore per i loro comportamenti coraggiosi, in taluni casi, o l’antipatia per le loro meschinità, in altre situazioni.
E ogni capitolo racconterà i vari retroscena che precedono l’arrivo di Isaac Clarke sulla USG Ishimura.

Storia di una Lama al Plasma e di una sparachiodi

I controlli di questa conversione sono stati studiati per funzionare al meglio e far provare il maggior divertimento con il Move, l’ultima periferica targata Sony. Ciò non toglie che l’intera avventura possa essere giocata anche con il DualShock 3, ma ovviamente il controller tradizionale penalizza un po’ troppo il giocatore sia per quanto riguarda la velocità di puntamento che la precisione della mira.
Una volta preso in mano un Move, la situazione è totalmente diversa: i controlli si rivelano immediati e ben adattati; sebbene la calibrazione risulti talvolta un po’ imprecisa, abbassando il mirino su schermo, non ci sono particolari critiche da muovere, anzi. Con il grilletto si apre il fuoco, con il tasto Move si utilizza la telecinesi – sfruttata in maniera molto intelligente in questo episodio della serie, ruotando il controller si accederà al fuoco secondario delle varie armi, mentre agitandolo si attiveranno le illuminazioni nelle ambientazioni più buie. E con gli altri tasti si caricherà, si utilizzerà la stasi e si cambierà arma. Il Move si rivela così accurato, cosa essenziale per smembrare le decine di necromorfi che si incontreranno nel corso del gioco, nonché divertente da utilizzare.
Insomma, si può dire che Extraction sfrutti a dovere i sensori di movimento della periferica Sony, e troverete particolarmente piacevole giocare utilizzando quest’ultima al posto del più classico DualShock.

Una buona definizione per smembrare meglio

Sebbene la grafica di Extraction su Wii fosse una delle migliori per la console Nintendo, nella sua versione per PlayStation 3 è stata riadattata all’alta definizione. I risultati sono evidenti, e chiunque abbia un televisore HD noterà sicuramente il salto di qualità compiuto. Per il resto non sono state apportate grandi modifiche, ma in ogni caso l’intero comparto grafico riesce comunque a colpire per l’utilizzo di un ottimo sistema di illuminazione e per un’espressività dei personaggi molto buona, capace di trasmettere le loro ansie e angosce. Le ambientazioni che si visiteranno saranno varie, dalla struttura di estrazione su Aegis VII alla sala di comando della USG Ishimura, e si visiteranno alcune delle aree su cui Isaac stesso si avventura in Dead Space.
I necromorfi che si affronteranno saranno gli stessi conosciuti nei due capitoli principali della saga, e la tattica per combatterli rimarrà la stessa, ma comunque non mancheranno alcune sorprese e qualche colpo di scena inaspettato, tanto a livello di gameplay quanto a livello di trama.

La fine di un’avventura, l’inizio di un’altra

Grazie al sistema di controllo riadattato al Move, una grafica in alta definizione e l’implementazione dei Trofei, nonché una trama articolata e ben strutturata e dei personaggi di spessore, giungerete alla fine di Extraction quasi senza accorgervene. Dopodiché non rimarrà molto da fare, se non giocarlo ancora o affrontare la modalità Sfida. Ma in fin dei conti non vi lamenterete, vista la buona longevità di base.
E tutto questo, per chi non avesse preso Dead Space 2 in Limited Edition, lo si potrà avere al prezzo di 14.99 €, una cifra modesta vista la qualità elevata del prodotto.
Dead Space: Extraction è un prodotto che vi farà vedere la saga di Dead Space sotto una nuova luce o che, se siete nuovi ad essa, ve la introdurrà in maniera perfetta, raccontandovi la storia di un manipolo di sfortunati ma temerari eroi. Un perfetto prologo alla storia di Isaac Clarke.