Articoli

Sonari vs Boxari: una guerra inutile

È stata una generazione intensa, stracolma sì di imprecazioni, ma anche di momenti di puro godimento. Una generazione con tutti i crismi. E purtroppo non sono mancati nemmeno loro, i boxari e i sonari. Una guerra senza fine. Ma a che pro?

di: Santi "Sp4Zio" Giuffrida

È stata una generazione intensa, una di quelle che qualche pad te l’ha fatto pure consumare. E perdere, come quello che ho buttato dal balcone dopo aver incassato l’ennesima sconfitta giocando a Street Fighter IV. A proposito, chi l’ha ricevuto in testa è pregato di restituirmelo.
Una generazione stracolma sì di imprecazioni, ma anche di momenti di puro godimento. Una generazione con tutti i crismi. E purtroppo non sono mancati nemmeno loro, i boxari e i sonari. Loro, sì, sempre pronti ad infiammare qualunque discussione pacifica si riesca a trovare su un forum. Loro che vanno sempre a spasso con una tanica di benzina nello zainetto ed un barattolo di Nutella tra le mani, che, si sa, non deve mai mancare quando è l’ora della merenda. E ora che PS4 e Xbox One si preparano ad affollare i negozi, sono tornati alla riscossa, ancora più in forma e fastidiosi di prima. Più antipatici di un bidet con l’acqua ghiacciata, più chiacchieroni di un Benigni strapagato e più inutili di una penna a corto di inchiostro. Instancabili come se l’unica ragione della loro vita fosse spalare merda a prescindere sulla console “rivale”. Parole di qua, parole di là, un blaterare continuo privo di sostanza che riecheggia da un angolo all’altro della rete, e non solo. I sonari: “La PS4 è più potente del videoregistratore Microzozz, lo dice pure CernyMicrosoft, datti all’ippica!”. I boxari: “Xbox One è la console più completa e ha pure la migliore line-up di lancio, almeno ci si può pure giocare. Chissenefrega degli indie game della pleistescion!”.
Basta, è ora di piantarla. Avete presente la celebre scena del film “Bianco, rosso e Verdone” in cui Magda, stanca del marito, si chiude nel bagno di un autogrill e si sfoga? Ecco, “non ce la faccio più!”. Avete rotto i marron glacé! Quando è troppo, è troppo.


Che carini!

Che senso ha “tifare” per una console? Non mi risulta che PS4 e Xbox One abbiano dei fan club, nonostante le rispettive pagine Facebook ufficiali suggeriscano il contrario. Ci si fa la guerra per cosa? Cosa ci guadagnano i sonari e i boxari? Nulla, proprio nulla.
La console war è un fenomeno di massa pericoloso, da evitare come le cozze. Ci cascano pure tanti videogiocatori a cui la barba cresce già da un bel pezzo, come se lo status di “bimbominchia” fosse motivo di vanto.
Una console vale l’altra? No, non sto dicendo questo, ognuno è libero, ci mancherebbe! Ma perché andare a letto solo con le brune quando puoi andarci anche con le bionde? Ok, ci sono pure le rosse, è vero, ma credo sia giusto che rimangano un sogno erotico per quando si è da soli con Federica. Capite cosa intendo? Reggie l’avrà capita.

Perché mai dovremmo accontentarci e sperare che la console “rivale” fallisca? I veri videogiocatori, quelli con la V maiuscola, non si fanno infinocchiare e guardano oltre, in altre parole non diventano vittime di uno specifico marchio. I veri videogiocatori non perdono mai di vista la reale sostanza dell’intrattenimento digitale: i videogiochi. Poco importa su quale console girano, l’importante è goderseli. Avete idea quanti giochi si perdano e continueranno a perdersi i sonari e i boxari? Troppi. 
Persino Kazunori Yamauchi, il padre di Gran Turismo, non vede l’ora di giocare a Forza Motorsport 5, sono pronto a scommetterci. E Kaz Hirai? Starà già facendo la fila per portarsi a casa una Xbox One. E a Redmond? Avranno tutti prenotato una PS4. Di nascosto.

Sonari e boxari, arrendetevi, siete circondati da veri videogiocatori.