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Nintendo 3DS – Il 3D in tasca

Negli ultimi tempi la nuova feature che ha scatenato le piu' variegate dichiarazioni e' stata la tridimensionalita'. Con l'avanzare della tecnologia e sopratutto del marketing, ci siamo di nuovo trovati di fronte il fatidico 3D, sfruttato e sdoganato in svariati ambienti, dal mondo del cinema a quello della televisione, fino ad intaccare anche i videogiochi. Nintendo ha voluto, ancora una volta, farsi innovatrice e cogliere tutti in contropiede. Fin dall'annuncio, infatti, il 3DS, con il suo 3D fruibile senza la necessita' di indossare alcunche', ha attratto pressoche' tutti, dai maniaci della tecnologia agli scettici. Seguiteci.

di: Claudio "Evil_Sephiroth" Perfler

Negli ultimi tempi, dopo che si è consumata la guerra dei formati fra Blu-Ray e HD-DVD, la nuova feature che ha scatenato le più variegate dichiarazioni è stata la tridimensionalità: esattamente quella che già alcuni decenni or sono fece la sua comparsa rappresentata da orrendi occhialini colorati. Con l’avanzare della tecnologia e sopratutto del marketing, ci siamo di nuovo trovati di fronte il fatidico 3D, sfruttato e sdoganato in svariati ambienti, dal mondo del cinema a quello della televisione, fino ad intaccare anche i videogiochi. Se molte aziende hanno puntato all’approccio più tradizionale (costituito dall’utilizzo dei fantomatici occhialini pur se con componenti tecnologiche molto diverse rispetto al passato), Nintendo ha voluto, ancora una volta, farsi innovatrice e cogliere tutti in contropiede. Fin dall’annuncio, infatti, il 3DS, con il suo 3D fruibile senza la necessità di indossare alcunché, ha attratto pressoché tutti, dai maniaci della tecnologia agli scettici.
Col tanto agognato sbarco sui mercati europei non abbiamo quindi potuto esimerci dal recuperare la nuova creatura Nintendo, con lo scopo di fornirvi la consueta analisi critica, vista però dagli occhi di giocatori come voi.

Toccare con mano

L’unboxing della nuova portatile della grande N ci ha fatto riscoprire bambini, spasmodicamente impegnati nella frenetica scoperta di un giocattolo sognato a lungo.
A differenza di quando eravamo piccoli, però, non ci siamo lanciati a strappare l’involucro esterno ma lo abbiamo aperto seguendo tutti i canoni del civile spacchettamento e dopo pochi secondi ci siamo ritrovati fra le mani l’oggetto del nostro desiderio videoludico.
Le dimensioni del nuovo 3DS sono in linea con quelle del primo dei suoi predecessori, solo leggermente più contenute; ciò che però fa la differenza è la linea della console, molto simile a quella del DSi, pulita ed essenziale.
Sulla parte superiore è possibile notare immediatamente le due fotocamere principali, in grado di scattare foto tridimensionali e di interagire con le RA card (di cui parleremo più avanti).
L’apertura a libretto è precisa e priva di qualsivoglia gioco e rivela tutti i comandi sottostanti.
A console aperta, sulla parte superiore trova alloggiamento lo schermo 3D in formato 16:9, alla destra del quale è presente l’interruttore dell’effetto tridimensionale: effetto che non solo sarà possibile attivare o disattivare ma anche regolare con sufficiente precisione mediante lo scorrimento del suddetto comando.
Sopra lo schermo principale è stata collocata la camera interna, utilizzabile per fotografarsi e personalizzare i propri avatar (Mii).
Passando alla parte inferiore del 3DS aperto, troviamo il cuore dell’esperienza giocata della console: lo schermo touch e i comandi fisici, tra i quali il tanto desiderato stick analogico, molto simile a quello della prima PSP come mobilità e sistema di rotazione ma con dimensioni maggiori e una superficie concava molto comoda. Sotto alla superficie tattile, inoltre, troviamo gli immancabili comandi Select e Start e un nuovo tasto Home, utile principalmente per la navigazione nei menu.

I controlli per il volume, la connettività Wi-Fi e il jack cuffie sono invece stati relegati ai bordi della console, insieme all’alloggiamento per la memoria esterna (che usa card SD). A livello di posizionamento e funzionalità dei controlli, le scelte operate da Nintendo paiono tutte azzeccate, anche se l’ottima locazione del nuovo stick analogico ha costretto il D-pad in una posizione forse troppo bassa, che costringe a impugnare la console in modo poco saldo quando è necessario l’utilizzo della croce direzionale.
I tasti dorsali risultano inoltre troppo piccoli (circa un terzo di quelli del primo DS) e costringono ad utilizzare le punte delle dita, a meno di non avere mani dalle dimensioni molto contenute.
Per quanto riguarda il touchscreen, invece, non vi è nulla da eccepire: la sensibilità e la precisione di risposta al tocco sono ancora aumentate e garantiscono un’esperienza giocata di primo livello, senza errori di selezione nemmeno durante l’utilizzo della piccola tastiera a schermo.
Infine, togliendo le 4 viti che bloccano il coperchio inferiore si ha accesso alla batteria che, con nostro disappunto, si è rivelata essere da soli 1300 mAh (milliampere-ora), svelando il motivo della risicata autonomia.
Provando a sostenere sessioni di gioco abbastanza prolungate, nonostante la forma della console non sia particolarmente ergonomica, possiamo affermare che la presa non è affatto stancante e che quasi tutti i controlli si trovano nelle giuste posizioni; solo la croce direzionale e i dorsali precedentemente citati potrebbero risultare lievemente scomodi. Strutturalmente e concettualmente, quindi, possiamo dire che il nuovo 3DS sia curato quasi sotto ogni aspetto e che i pochi compromessi siano solamente dettati dall’inserimento di nuove attese caratteristiche. Gli unici appunti che hanno ragione di esistere riguardano la finitura lucida delle plastiche, veramente delicata per quanto riguarda i graffi e la copertura dello schermo 3D che soffre moltissimo i riflessi, difetti assolutamente secondari di fronte alle ben più criptiche motivazioni che paiono nascondersi dietro la scelta di utilizzare una batteria con capacità così bassa.
Per quanto riguarda gli altri accessori secondari (e non) presenti nella confezione, oltre all’immancabile caricabatterie è presente una memoria SD Toshiba standard da 2 GB e una comoda base di ricarica: collegando il caricabatterie a questo accessorio e appoggiandovi il 3DS sopra, avremo un perfetto manutentore utile a tenere sempre in carica la console e che provvederà a effettuare cicli di carica/scarica mantenendo sempre alta l’efficienza della batteria allungandone potenzialmente la vita media.

Il gioco vero e proprio come fondamenta

Passiamo adesso all’offerta ludica iniziale a cui avrete immediato accesso appena comprata la vostra console. Una volta acceso il 3DS e dopo la facile configurazione iniziale, potrete infatti immediatamente dilettarvi col software preinstallato. Nintendo, oltre a un lettore/registratore musicale e una fotocamera 3D, ha messo a disposizione di noi consumatori alcuni giochi RA (realtà aumentata) in grado di sfruttare le omonime card presenti nella confezione.
In pratica inquadrando tali carte si attiveranno svariati giochi che si basano sulle peculiarità tridimensionali della console. Ad esempio selezionando il gioco “arciere”, la zona dove inquadreremo le RA card (ad esempio il tavolo su cui sono appoggiate) si deformerà nello schermo 3D fino a diventare una montagna, su cui compariranno svariati bersagli. Per colpirli saremo quindi chiamati a girare intorno al tavolo continuando a mirare la card precedentemente citata o a variare l’angolo di inquadratura.
Chiaramente questo è solo uno dei simpatici minigame attivabili nella modalità RA, che spazieranno dalla pesca ai graffiti, passando anche per una specie di golf.
Insieme alla carta che attiverà i giochi, con il 3DS sono fornite altre card che rappresentano alcuni dei personaggi Nintendo più famosi. Inquadrando tali soggetti sarà possibile materializzarli sullo schermo 3D e fotografarli insieme a ciò che si trova di fianco a loro, nel campo visivo delle due camere. Se avete sempre desiderato fotografarvi abbracciati a Samus Aran o mentre incrociate le spade con Link, beh, potrebbe non esserci occasione migliore. Sebbene tali mingiochi possano apparire banali e semplicistici, si corre veramente il rischio di passare ore ed ore a girare intorno ad un tavolo senza accorgersene, a conferma di come Nintendo abbia ancora una volta posto il divertimento genuino davanti a tutto.

In un periodo sempre più popolato di social network, Nintendo non poteva esimersi dall’integrare funzionalità “sociali” nella sua console portatile; alla prima accensione del 3DS vi verrà infatti chiesto di creare un Mii (il vostro avatar). Il centro di creazione Mii vi metterà a disposizione moltissime opzioni di personalizzazione, dal taglio di capelli al colore della pelle, fino ad arrivare agli accessori da indossare e agli indumenti. Una vostra creato il vostro Mii potrete portarlo nella piazza Mii, una sorta di area virtuale dove visualizzare gli alter-ego degli amici o degli altri giocatori incontrati. Inoltre la vostra piazza potrà riempirsi permanentemente di avatar di altri giocatori che potrete sfidare offline quando vorrete. Per fare ciò basterà attivare l’opzione chiamata StreetPass, che a console in modalità riposo scaricherà automaticamente i Mii e tutti i dati relativi al loro creatore presenti sui 3DS nelle vicinanze (a patto che l’opzione StreetPass sia attiva su entrambe le console).
Il consiglio di Nintendo, infatti, è proprio di mettere la console a riposo e di portarla con voi in tasca, in modo da incrociare altri possessori di 3DS (magari la persona seduta dietro di voi sulla metro) e collezionare quanti più Mii possibili. Nell’idea Nintendo questo sistema si propone di essere una sorta di lista amici automatica, in grado di far incontrare giocatori che probabilmente non sospetterebbero mai di avere le medesime passioni videoludiche; un obbiettivo che purtroppo rivela una concezione molto giapponese del videogioco e che potrebbe perdersi in mercati come il nostro dove difficilmente vedremo impiegati o casalinghe andare in giro con la console accesa nella borsa e dove la lista amici verrà probabilmente usata da compagni di classe o comunque da persone che già si conoscono. Probabilmente sui mercati nostrani continuerà ad avere successo la lista amici classica, in cui l’aggiunta di nuovi contatti avverrà tramite i normali codici amico se si utilizza internet o tramite una connessione diretta fra due console con il successivo scambio di contatti. La lista amici permetterà di vedere quali contatti sono online e a cosa stanno giocando. L’offerta iniziale si completa anche con una sorta di diario personale che registrerà tutti i nostri progressi nei vari titoli, mostrando il tempo che abbiamo dedicato ad un determinato titolo ed i risultati ottenuti (una sorta di bacheca trofei). Inoltre nel diario verranno anche registrate ulteriori statistiche come il tempo dedicato al gioco suddiviso per fasce orarie (in parole povere dei grafici ci mostreranno la nostra attività come videogiocatori durante il giorno) e il numero di passi percorsi. Passi, avete capito bene, infatti sempre a patto di tenere la console accesa o in modalità riposo con noi, il 3DS registrerà tutto il movimento che faremo durante il giorno e, oltre a segnalarcelo, nel caso del raggiungimento di buoni risultati ci premierà con delle monete utilizzabili per sbloccare extra, la cui natura verrà però rivelata in seguito.
Abbiamo con piacere scoperto che tramite una funzione denominata “modalità download” sarà possibile giocare a determinati titoli 3DS anche con una sola cartuccia che verrà condivisa in wireless locale con gli altri giocatori. Ci ha lasciato infine un lieve amaro in bocca l’assenza di un browser internet, la cui icona di avvio è già presente fra i menù della console ma alla cui pressione si riceve un antipatico messaggio che informa della sua futura implementazione tramite aggiornamento.