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PS3 Slim: Verdetto Finale

Il mondo intero da circa tre settimane e' attanagliato da un atroce dilemma: meglio la cara e vecchia Playstation 3 o la nuova, fiammante, snella, PS3 Slim? Mossa intelligente tenersi stretta la Fat o, al contrario, e' il caso di valutare le potenzialita' nella neonata sorella? Nel tentativo di fugare gli atavici dubbi, addentriamoci nelle reali differenze tra le due console nell'articolo curato dalla redazione di Console-Tribe.

di: Redazione

Negli ultimi dodici mesi una delle indiscrezioni che più ha suscitato clamore, interesse ma anche notevole confusione nel mondo videoludico, è stata quella relativa alla versione riveduta e corretta del la Playstation3. La pioggia di grottesche immagini fake è cessata definitivamente il 18 agosto 2009 quando, durante la Games Convention di Colonia, Sony ha ufficializzato il restyling della sua ammiraglia.
A mente fredda, non si tratta di una grossa sorpresa. Fin dal suo ingresso nel mercato console, Sony si è sempre distinta per aver proposto versioni più snelle delle sue console domestiche e le motivazioni sono sempre state piuttosto chiare: abbattimento dei costi di produzione e conseguente calo di prezzo al pubblico, correzione di alcuni errori di ‘gioventù’, rilanciare il marchio nell’ambito di un mercato in crisi o, al contrario, saturato dalle enormi vendite hardware.
Dopo due anni in cui da ogni parte del globo terraqueo si è invocato l’agognato price-cut,  questo è avvenuto ma portando con sé il nuovo chassis della PS3 Slim tenuto in segreto: dal 18 agosto 2009 non più.

La tanto attesa PS3 Slim ha forme meno curvilinee della cugina Fat da cui ha ereditato la sola GPU RSX. L’impianto di raffreddamento, la CPU, l’alimentazione e tutto il resto hanno subito notevoli cambiamenti per far sì che le dimensioni esterne risultassero, stando alle dichiarazioni Sony, inferiori del 32%. Ma il vero fattore che ha consentito una diminuzione della massa esterna è stato il processo produttivo della CPU, già in passato sceso dai 90 nanometri ai 65 nanometri e che oggi si porta a 45 nanometri.
Tale processo permette alla CPU di scaldare meno e allo stesso tempo richiede meno energia; tutto ciò ha consentito di poter utilizzare un diverso sistema di raffreddamento e una sezione di alimentazione più compatte e distribuite in maniera diversa. La superficie si presenta satinata ed evita, in parte, le impronte e i segni che restavano invece sulla vecchia versione lucida; abbandonato anche il vecchio font per il logo. Ma in questa nuova versione non ci sono solo miglioramenti. Si perde infatti la possibilità di spegnere totalmente la console dal retro obbligandoci allo standby e anche la possibilità di collocarla verticalmente: in futuro si dovrà acquistare a parte il “vertical stand”, del costo previsto di 30 € circa. I tasti, eject e accensione, finora a sfioramento, lasciano il posto a veri e propri tasti a pressione enfatizzati dalla superficie a specchio in cui sono inseriti.

Per ciò che concerne il lato puramente tecnico della console, la PS3 Slim presenta alcune interessanti migliorie che la rendono non solo più piccola e maneggevole, ma anche più economica e veloce. Al fine di comprendere al meglio quali e quanto siano importanti le differenze tra la console modello “Fat” e la nuova “Slim” le analizzeremo una per una.

Volumetria e qualità hardware
Tanto per cominciare la nuova console è palesemente più piccola e leggera, ed occupa nel complesso circa il 33% dello spazio in meno, con un peso inferiore di circa il 36%. Per sopperire a ciò senza effettuare troppi tagli, la console è stata semplicemente diminuita di spessore in virtù di un aumento della profondità, e i componenti interni sono stati ridisposti e/o modificati per forma e dimensioni (alimentatore su tutti). Abbiamo quindi le seguenti misure:

  • PS3 Slim: 29 X 6,5 X 29 cm
  • PS3 Fat: 32,3 X 9,8 X 27,4 cm

La notizia migliore è che le minori dimensioni, come si diceva sopra, non hanno sacrificato lo spazio per l’alimentatore che, a dispetto di tutte le congetture, non è esterno ma ancora interno. Le ragioni di una minore volumetria si spiegano semplicemente con l’ottimizzazione degli spazi interni che hanno portato ad una riorganizzazione della disposizione dell’hardware. Il risultato è una console meno “gonfia” e soprattutto più leggera con i suoi 3.1 Kg rispetto ai precedenti 4.9 Kg. Inoltre, per ciò che concerne uscite audio, video ed USB, c’è da segnalare che la console, anche in questo senso, non ha sacrificato nulla rispetto alla sua controparte presentando ancora una volta: due porte USB, un connettore RJ-45, una porta HDMI, un connettore ottico per l’audio digitale, una porta multiout e il connettore per l’alimentazione (con la differenza che il nuovo connettore è a due poli anziché tre). Le due porte USB 2.0 sono inoltre risultate veloci quanto quelle presenti sulla precedente versione della console. Da segnalare infine come la console supporti ancora il solo wireless 802.11b/g, senza alcun segnale del nuovo e più rapido 802.11n. Anche la qualità dei materiali, ad un prolungato test di sollecitazione, è risultata più che ottima. Nonostante il taglio prezzi, la qualità dei componenti è eccellente, attestando la PS3 Slim come una delle console con i migliori componenti in commercio.

Velocità di computazione dati e temperatura
Cuore pulsante della PS3 Slim è sicuramente il nuovo processore Cell da 45nm che è andato a sostituire la sua “vecchia” controparte da 65nm. Se nei confronti del Cell (creato dal lavoro congiunto di Sony, IBM e Toshiba) è, in un certo senso, ancora viva la controversia riguardo le effettive prestazioni di computazione (risulta infatti performante al pari di un qualsiasi processore 1.6 GHz nel caso di software non studiati appositamente per Cell), è comunque evidente come il nuovo 45nm sia pochissimo più veloce nella processazione dei dati, risultando poco più veloce per ciò che concerne i caricamenti e le installazioni sul disco fisso. Sul piano software (illuminante in tal senso Batman: Arkham Asylum) la PS3 Slim si è dimostrata più veloce di circa un paio di secondi rispetto alla sua controparte Fat; anche nello start up della console o dei Blu-ray, la nuova console Sony risulta più veloce di almeno 3 secondi (la Slim si avvia in circa 15″, mentre la Fat in poco più di 17″). Passando alla temperatura, entrambe le console, al massimo carico di lavoro (Foldin@Home o gioco in Blu-ray) hanno liberato nelle medesime condizioni (in piano, su una superficie di legno e con una buona ventilazione) una temperatura di 106 gradi Fahrenheit, ossia 41 gradi Celsius, senza significative oscillazioni per nessuna delle due console. Un traguardo tutto sommato considerevole per la Slim, ovviamente sprovvista dell’enorme dissipatore di calore in metallo di cui invece gode la sua sorella maggiore.