Anteprima

Ni No Kuni: La Maledizione della Strega Cinerea

La collaborazione tra Level-5 e Studio Ghibli è nata un po’ per gioco un po’ per sfida. La prima, maestra nel trasporre in realtà virtuale storie accattivanti e mozzafiato; la seconda, capace di realizzare una regia impeccabile ed animazioni di prima qualità. Il connubio creatosi ha generato così Ni No Kuni, titolo appartenente al genere dei JRPG approdato nel 2010 per console Nintendo DS e (ahimè) mai esportato al di fuori della patria nipponica. La trasposizione in HD per PS3 è già stata commercializzata in Giappone da oltre un anno e finalmente l'1 Febbraio 2013 approderà su suolo europeo insieme ad una limited Wizard Edition che sarebbe davvero un'eresia lasciarsela sfuggire!

di: Manuel "haures" Di Gregorio

Prima di iniziare a parlare di Ni No Kuni vorrei fare una premessa. Le opere create dallo Studio Ghibli di Hayao Miyazaki sono state spesso definite come la controparte orientale alla fantasia Disneyana; siamo certi di parlare a nome di molti affermando la maestria, l’arte e la bellezza che impregnano opere classiche di Walt Disney. Il Giappone, nello stesso periodo temporale, non è stato da meno e ha sfornato tramite questa casa di animazione veri e propri capolavori d’animazione, capaci inoltre di spiegare agli occhi dei bambini temi molto profondi quali il rapporto uomo-natura-tecnologia, l’amicizia e le diversità. Invitiamo caldamente a recuperare, a chi non l’avesse ancora fatto, le loro opere tra cui: “Laputa: il castello nel cielo”, “La città incantata”, “Nausicaa della valle del vento”, “Princess Mononoke”, “Il castello errante di Howl” e “Kiki: consegne a domicilio”.
La collaborazione tra Level-5 e Studio Ghibli è nata così, un po’ per gioco un po’ per sfida. La prima, maestra nel trasporre in realtà virtuale storie accattivanti e mozzafiato; la seconda, capace di realizzare una regia impeccabile ed animazioni di prima qualità. Il connubio creatosi ha generato così Ni No Kuni, titolo appartenente al genere dei JRPG approdato nel 2010 per console Nintendo DS e (ahimè) mai esportato al di fuori della patria nipponica. La trasposizione in HD per PS3 è già stata commercializzata in Giappone da oltre un anno e finalmente l’1 Febbraio 2013 approderà su suolo europeo insieme ad una limited Wizard Edition che sarebbe davvero un’eresia lasciarsela sfuggire!

Andate a farvi un giro all’altro mondo…!

Dopo aver provato la demo proposta da Level-5, già si riesce a comprendere per filo e per segno il feeling che guida l’intera opera Ghiblica. Innanzitutto c’è da statuire come il lavoro dello Studio Ghibli nel dirigere regia e chara-design sia stato svolto in maniera impeccabile: tutta la direzione artistica nonché l’elaborazione delle cut-scene riescono a far rivivere appieno le atmosfere dei loro film. Contemporaneamente, l’intera storia è scritta e ideata da Level-5 riuscendo ancora una volta a creare una trama entusiasmante e perfettamente amalgamabile sia al genere del videogioco, sia agli standard dello studio partner. La trama verte su questo ragazzino di nome Oliver che perde sua mamma in situazioni tragiche; quando le sue lacrime cadono sulla bambola da lei donatagli ecco che questa prende vita rivelandosi una creatura fatata, Lucciconio, che lo persuaderà ad entrare in un altro mondo, Ni No Kuni appunto. Se Oliver riuscirà a risolvere i problemi del mondo incantato potrà ritrovare la sua defunta madre. Come ogni JRPG che si rispetti, ci sono altre caratteristiche fondamentali oltre alla trama; una di queste è appunto il sistema di battaglia. Il gioco prende ispirazione dai più tradizionali JRPG; a tal proposito ritroveremo i nemici scorrazzare sulla (bellissima e ricchissima di particolari) world-map, potendo quindi decidere se evitarli o meno, eliminando i tediosi scontri casuali. Potremo decidere di affrontare le battaglie utilizzando Oliver o gli altri protagonisti incontrati nel corso dell’ avventura. Collezioneremo inoltre dei “famigli” e potremo farli combattere al nostro posto. Ogni personaggio è dotato sia dell’uso di attacchi fisici che magici; potremo muoverci liberamente nell’area di battaglia, schivando solo alcuni degli attacchi nemici e fermando il tempo solo per selezionare o caricare un attacco, rendendo l’intero sistema di combattimento molto più dinamico di un normale RPG a turni. Una componente da non sottovalutare sarà il dispendio dei mana point: le ricariche non saranno né facili ne frequenti (a meno di utilizzare degli oggetti in grandi stock) e verranno dispensate con parsimonia da Lucciconio, che farà il tifo per noi dalle estremità del campo di battaglia. Particolari e gratificanti combo saranno disponibili come super-attacchi una volta compiute determinate azioni atte a stordire boss nemici i quali, spesso imponenti e spettacolari oltre che difficili, non cadranno a meno di saper sfruttare le loro debolezze all’interno di un’adeguata strategia. Infine, sia i famigli che i personaggi possono essere sviluppati tramite un sistema di apprendimento in grado di aumentarne le abilità, regalando maggiore profondità al titolo.

Magie prèt-à-porter

Come già accennato, abbiamo potuto provare giusto qualche esempio di gameplay durante le battaglie casuali sulla world-map, mentre una mini-mappa campeggiava costantemente nella parte alta dello schermo segnalandoci la prossima area da esplorare per continuare la trama. Arrivati nella prima città, il nostro percorso viene sbarrato da due guardie che non vogliono aprirci l’entrata; a quanto pare una delle due è troppo entusiasta (per motivi a noi sconosciuti) mentre l’altra, molto più indisposta, non ha la minima voglia di fare fatica per noi. Questo bizzarro siparietto serve più che altro a spiegarci il sistema di utilizzo di determinati incantesimi (che verranno appresi man mano che approfondiremo l’avventura) i quali troveranno ragion d’essere soprattutto al di fuori del campo di battaglia. Utilizzando l’incantesimo “Take Heart” ruberemo un po’ di “entusiasmo” da una delle guardie mentre, con l’altro incantesimo “Give Heart”,doneremo il sentimento rubato all’altra in modo da renderla più disponibile ad aprirci il passaggio.
Data la mole di anfratti esplorabili e incantesimi apprendibili siamo convinti che molte saranno le magie da imparare per modificare sentimenti, personaggi o perché no, le ambientazioni di gioco stesse. Secondo le stime di Level-5 serviranno inoltre almeno 40 ore di gioco solo per completare la story-line principale, arrivando ad almeno 60 ore tra side-quest ed esplorazione completa. Vista la durata media di un titolo dell’attuale generazione, scusate se è poco…

Dopo quasi un’ora di demo, l’impressione generale è stata stupefacente. Sia il livello della foresta che quello della montagna vulcanica hanno saputo esprimere appieno l’anima JRPG del titolo. Le premesse ci sono tutte: un po’ di stile action alla “Tales of”, battaglie in stile Pokemon grazie ai famigli, e una trama profonda, articolata e ben recitata da far invidia a qualsiasi Final Fantasydopo il decimo capitolo. La qualità delle texture, delle animazioni, e la realizzazione in cel shading degli ambienti e dei personaggi si adatta perfettamente allo spirito gioioso e fiabesco del titolo. Non fate l’errore di reputarlo un gioco per bambini! 
Ni No Kuni è un JRPG in piena regola, creato da bambini adulti per adulti ancora un po’ bambini dentro.