Articoli

Murasaki Baby, la “figlia” di Massimo Guarini

Il 17 settembre esordirà sul PSN Murasaki Baby, la prima creatura di Ovosonico, lo studio italiano fondato da Massimo Guarini. Qualche tempo fa abbiamo avuto la possibilità di fargli qualche domanda, in attesa di poter provare il gioco.

di: Gianmarco Forcella

CT: Massimo Guarini prima di Ovosonico.

M: Prima di fondare Ovosonico in Italia ho dovuto lavorare per publisher molto grossi come Ubisoft Montreal o in Giappone con Grasshoper (e quindi Suda51). Questo mi ha permesso non solo di avere l’esperienza necessaria per aprire un’azienda, ma anche una serie di contatti d’affari necessari per creare un’azienda. Aprire lo studio in Italia è stata una scelta personale e credo che sia possibile sviluppare videogiochi nel nostro paese: i talenti ci sono e sono anche molto bravi ed è anche un modo per far emergere lo stivale in questo mercato.

CT: Come nasce Murasaki Baby?

M.: Per il momento stiamo sviluppando Murasaki Baby per PS Vita come esclusiva Sony. Non siamo necessariamente legati ad una sola piattaforma, anzi. Normalmente quando pensiamo una nuova IP è sempre slegata dalla console su cui poi la creeremo. Si decide solo in seconda fase dove iniziare il progetto. Sicuramente, quindi, vi potrete aspettare altri progetti su altre console di gioco.

CT: Parlando di Murasaki Baby: come nasce la partnership con Sony e come vi siete trovati finora? Perché scegliere di distribuire il gioco solo in digitale?

M.: Murasaki Baby è un progetto molto sperimentale: è un tipo di gioco che vuole focalizzarsi sull’aspetto emozionale del game design, piuttosto che sulle meccaniche di gioco stesse o comunque usare le meccaniche di gioco di gameplay come vocabolario unico per far provare al giocatore le emozioni che vogliamo scaturissero con questa IP. È quindi un approccio molto sperimentale e all’avanguardia, da questo punto di vista, ed è una cosa che ha interessato moltissimo Sony fin dall’inizio, prima di presentargli il progetto. Si è quindi deciso di partire con questa collaborazione: loro sono molto interessati, tanto da finanziare del tutto il progetto, e questo ci ha permesso di lavorare sodo ed iniziare la produzione. 

Il gioco, in esclusiva per PS Vita, uscirà il 17 settembre.

CT: L’accordo con Sony è esclusivo per arricchire il parco titoli PS Vita?

M.: Per il momento siamo focalizzati su Murasaki Baby, che è esclusiva PS Vita, ma assolutamente non escludiamo in un futuro prossimo di iniziare a sviluppare su altre piattaforme Sony. 

CT: Un consiglio spassionato per chi vorrebbe entrare nel mondo dei videogiochi come sviluppatore

M.: Il consiglio principale è di intraprendere la normale carriera di studi che normalmente si può fare in Italia. Fare esperienza sul campo è la cosa più importante in assoluto, in quanto permette di sviluppare capacità molto specifiche… E di andare all’estero, magari in paesi vicini a noi come Germania o Inghilterra.

CT: Come ti è sembrato il lancio di questa nuova generazione?

M.: Il lancio delle nuove console è stato interessante, però come studio siamo molto più focalizzati sul contenuto che sull’hardware, quindi a noi interessa lavorare su quelle piattaforme che ci consentono facilità d’approccio con il processo di publishing ma soprattutto che ci permettano di raggiungere un certo target. A questo punto tecnologicamente non faccio differenze tra Xbox One e Playstation 4, non ha più senso. Ha senso invece per me il supporto da parte del publisher: anche oggi, nell’era digitale, è fondamentale e su questo. Questo secondo me delineerà questa nuova generazione: più focalizzazione sui contenuti e meno sulla console war.

CT: Tre aggettivi 

M.: AH…. Ehm… Emozionale, surreale, grottesco.