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Killzone: Mercenary

La prova del nove, almeno per il genere FPS in mobilità. Queste parole possono tranquillamente accompagnarsi a Killzone: Mercenaryspin-off della popolare saga chiamato a sdoganare definitivamente iuna tipologia di giochi da sempre profondamente ancorata all’intrattenimento casalingo. Un compito decisamente pesante, soprattutto alla luce dei due non certo illustri precedenti (COD e Resistance) già visti su PS Vita. Solo poche ore fa, grazie ad un codice preview fornito in anteprima da Sony, siamo riusciti a mettere le mani su di una versione preliminare del titolo targato Guerrilla Cambridge, la quale è riuscita a riaccendere in noi un deciso barlume di speranza.

di: Simone Cantini

La prova del nove, almeno per il genere FPS in mobilità. Queste parole possono tranquillamente accompagnarsi a Killzone: Mercenaryspin-off della popolare saga chiamato a sdoganare definitivamente una tipologia di giochi da sempre profondamente ancorata all’intrattenimento casalingo. Un compito decisamente pesante, soprattutto alla luce dei due non certo illustri precedenti (COD e Resistance) già visti su PS Vita. Solo poche ore fa, grazie ad un codice preview fornito in anteprima da Sony, siamo riusciti a mettere le mani su di una versione preliminare del titolo targato Guerrilla Cambridge, la quale è riuscita a riaccendere in noi un deciso barlume di speranza.

Soldi, soldi, soldi

La demo testata, disponibile unicamente in lingua inglese, ci ha permesso di prendere parte ad una delle (ci auguriamo numerose) missioni che costelleranno la campagna single player, in cui saremo chiamati ad impersonare un semplice mercenario, pronto a vendersi al miglior offerente, sia esso ISA o Helghast. Nello spezzone da noi giocato ci siamo trovati a dover mettere fuori uso dei Cannoni ad Arco posti all’interno di un avamposto HIG, al fine di poter dare il via libera alla flotta aerea delle truppe di Vekta: un breve volo, non privo di qualche complicazione, e siamo stati subito pronti ad imbracciare le armi e a farci strada tra le file nemiche. Magari riuscendo a portare a casa la pelle, assieme ad un cospicuo numero di crediti.

Finalmente si spara!

Se avete già giocato uno qualunque dei titoli della saga principale (o anche un qualsiasi altro FPS), di sicuro non farete alcuna fatica a prendere dimestichezza con i controlli, che si sono rivelati da subito precisi ed immediati: tutto è gestibile direttamente tramite i pulsanti fisici, ad esclusione delle uccisioni melee (compiute seguendo con il dito gli indicatori che compariranno a schermo) e la gestione di armi, granate e gadget. Differente, rispetto ai due episodi in alta definizione, è la modalità con cui può essere approcciata la missione: lottando non per gloria o ideali, ma solo per soldi, il nostro alter ego ha tutto l’interesse ad uscire indenne dalla situazione, pertanto sarà possibile affrontare alcune sezioni in maniera stealth, colpendo in maniera silenziosa e letale i nemici ed evitando così di attivare i numerosi sistemi di allarme di cui la base Helghast è disseminata. Ovviamente, se discrezione non è il vostro secondo nome, nulla vi vieta di procedere a viso scoperto, pronti a falciare le truppe nemiche.

Da bravi mercenari, però, dovremo anche cercare di massimizzare gli introiti, incrementando il compenso pattuito attraverso l’esecuzione di alcune mosse particolari che, una volta effettuate, andranno a rimpinguare il nostro portafogli virtuale. Ma che piacere c’è nell’accumulare denaro se poi non possiamo spenderlo? Fortunatamente per noi durante lo svolgimento della missione potremo incappare in alcune postazioni del mercato nero, tramite le quali sarà possibile acquistare armi ed equipaggiamenti supplementari (dai cadaveri nemici, infatti, abbiamo potuto recuperare unicamente munizioni). Soprattutto questi ultimi si sono rivelati decisamente interessanti e vari: droni assassini pilotabili in prima persona, camuffamenti ottici, missili a ricerca e bombardamenti aerei sono solo un piccolo esempio di quello che potrà essere recuperato in cambio di un esborso monetario. La varietà, per adesso, sembra quindi non mancare. Buone notizie giungono anche sul fonte della difficoltà: i tre livelli tra cui è possibile scegliere ad inizio missione, infatti, non si limiteranno a rendere più coriacei i nostri avversari, ma andranno anche ad influire sul numero di step necessari a portare a termine i nostri obiettivi. Un esempio lampante è fornito da un semplice puzzle, da risolvere tramite il touch screen, necessario per hackerare un terminale e presente unicamente a livello di difficoltà più alta. E poi non dimentichiamoci dei cari, vecchi HIG, i quali non sembrano aver subito un ridimensionamento della loro intelligenza tattica, risultando sin da subito delle brutte gatte da pelare.

Miracolo a Helghan

Killzone: Mercenary è una vera boccata d’aria fresca per l’hardware di PS Vita, che dopo una serie forse un po’ troppo lunga di prodotti tecnicamente non certo all’altezza delle potenzialità della console, riesce a mettere nuovamente in luce i muscoli. L’impatto grafico, infatti, è davvero devastante, grazie ad un quadro ricco di dettagli, giochi di luce ed effetti sino ad oggi davvero mai visti nel palmo delle nostre mani. La stessa struttura dei livelli, per quanto ridimensionata rispetto alle versioni casalinghe, stupisce per complessità e ricercatezza del design, elementi che consentono al giocatore di scegliere l’approccio tattico che più preferisce, sia esso votato allo stealth o alla guerriglia pura e semplice. Purtroppo non sono, però, mancati dei piccoli ma fastidiosi rallentamenti, soprattutto nelle fasi in cui ci siamo trovati ad affrontare un consistente gruppo di HIG, che ci auguriamo saranno risolti nella release finale. Nel complesso, comunque, se la qualità che abbiamo potuto assaggiare in questo spezzone di gioco sarà mantenuta anche nel prodotto finito, ci troveremo davanti ad un piccolo gioiellino tecnico.

La nostra prima scorribanda in compagnia di Killzone: Mercenary ci ha pienamente soddisfatto, lasciandoci intravedere un titolo dalle indubbie potenzialità, capace di far dimenticare in fretta la delusione causataci da Call of Duty: Declassified e Resistance: Burning Skies. Se i ragazzi di Guerrilla Cambridge riusciranno a stupire anche sulla lunga distanza, magari accompagnando il fino adesso più che valido single player con una modalità multigiocatore degna di questo nome, sicuramente Killzone: Mercenary diventerà un titolo imprescindibile per tutti i fan degli FPS in possesso di una PS Vita.