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Ho fatto bene a comprare una console nextgen? Spoiler alert: “No”

di: Federico Lelli

Eccoci arrivati al giro di boa, Playstation 4 e Xbox One sono state lanciate da circa un annetto e finalmente abbiamo dati sufficienti per poter fare delle considerazioni sul primo percorso di questa nuova generazione e magari anche sull’immediato futuro. Allacciate le cinture perché potrebbero esserci turbolenze.

PS4, la macchina da soldi

La Playstation 4 come la vede il dirigente SONY

Quando scrivete PS4 su una tastiera viene quasi normale mantenere il tasto shift fino alla fine e ritrovarsi con la sigla apparentemente errata PS$, un caso o un’intuizione del successo in arrivo da parte di Sony?
Scherzi a parte, il lancio di Playstation 4 e il successivo primo anno di vendite, sono stati sicuramente un periodo d’oro per la casa giapponese che continua ancora a vendere console come se non ci fosse nessuna crisi, battendo un record dopo l’altro.
Ma tutta questa fiducia da parte dei consumatori da dove arriva? Onestamente in redazione ce lo stiamo chiedendo da almeno un anno e una risposta precisa non siamo riusciti a darcela: sicuramente la generazione precedente che si è trascinata stancamente fino ad esasperare i giocatori; la presentazione impeccabile dell’hardware di Playstation 4 che ha fatto venire l’acquolina a parecchie persone; la zappa sui piedi della concorrenza che al tempo proponeva una console quasi orwelliana per tutti i controlli che ci voleva imporre; il prezzo decisamente allettante per un nuovo hardware. Ma bastano questi fattori per investire su una nuova piattaforma di gioco? Il mercato ci risponde con un SÌ scritto in maiuscolo a caratteri cubitali e impresso nella roccia, quindi la questione non si pone neanche ma, in tutta questa soddisfazione, a che cosa stanno giocando gli utenti di Playstation 4?
Perché se c’è un lato che sembra convincere meno in questa rosea visione, è proprio quello software. Tra esclusive al lancio abbastanza dimenticabili, remaster HD che non aggiungono niente, indie degni di una console portatile, giochi crossgen venduti come innovativi che invece sono durati pochissimo, il 2014 al netto di tutto è stato un po’ acerbo per l’utente Playstation e ultimamente sta tornando anche lo spettro dei problemi al PSN che, da quando è diventato a pagamento, non si può certamente dire che offra un servizio premium.

E se la voglio prendere?

Playstation 4 vanta un installato enorme che la pone in grande vantaggio rispetto alla concorrenza, oltre ad essere la macchina che sulla carta e anche sul campo si sta rivelando la più performante. Come per la rivale la parola d’ordine, che qualche gamer si sarà tatuato sul petto al contrario per tirare avanti ogni mattina quando si guarda allo specchio, è 2015: quando usciranno tutti i giochi che sono stati rimandati nel corso di quest’anno. Per il resto già nei prossimi giorni l’uscita del nuovo Assassin’s Creed esclusivamente per nextgen e del solito COD dovrebbero ridare un po’ di fiducia ai giocatori (o scoraggiarli del tutto) mentre il Playstation Experience che si terrà il 6/7 dicembre ci aiuterà a svelare tutti i dubbi per la prossima stagione.

Xbox One, il brutto anatroccolo

Vi ricordate quando c’era anche il Kinect in queste foto di presentazione?

Funestata da una falsa partenza e dal cambio della dirigenza in corsa, la console di Microsoft, dopo un lancio più o meno soddisfacente, non è stata accolta benissimo dal mercato e non riesce a muovere l’entusiasmo dei giocatori. La storia la sapete tutti ma ve la ricordiamo a grandi linee: al lancio Microsoft aveva questo piano fuori di testa che prevedeva un’ambiente esclusivamente online per la Xbox One, l’onnipresenza obbligatoria all’interno della rete avrebbe reso possibili diverse funzionalità (tra le quali alcune anche interessanti) ma allo stesso tempo la registrazione obbligatoria per ogni copia fisica avrebbe rimosso di fatto la possibilità di vendere o prestare l’usato. A questa visione distopica la presentazione iniziale aggiungeva un focus alle funzionalità e produzioni TV che molti gamer hanno trovato di pessimo gusto, oltre a rimarcare la presenza del Kinect come oggetto indispensabile per il progetto Xbox One. Scaricato Don “Capro Espiatorio” Mattrick subentra al volo Phil “Uno di Noi” Spencer che cerca di riportare la console sui binari giusti, almeno per noi giocatori, facendo una riga col pennarello nero su tutte le parti sgradite: always online, usato limitato, produzioni tv e infine il Kinect, rimosso dai bundle per sgonfiare il prezzo iniziale.
La deviazione dal piano originale ha comportato però delle dirette conseguenze, con una dash che era pensata inizialmente per supportare al meglio contenuti video esterni e gli input del Kinect e un hardware che, anche se di poco, non riesce ancora (e probabilmente non riuscirà mai) a giocarsela alla pari con la diretta concorrente.
Ma il nuovo corso di Xbox One sembra concentrarsi molto di più sulle esclusive e, più in generale, sui giochi: con un calendario di uscite più ragionato e un lancio leggermente più brillante, il parco software della console è invece stato una sorpresa positiva e non dimentichiamo che a supporto della console c’è sempre un Live sicuramente più stabile e ricco di funzioni della rete offerta dalla controparte.

E se la voglio prendere?

Con un’offerta così allettante da parte della concorrenza ci sono due tipi di utenti che hanno preso la Xbox One: quelli che ci hanno sempre creduto a prescindere (li riconosci perché sono gli unici che hanno il Kinect) e quelli che sono stati convinti poco alla volta dalla nuova linea di Spencer, anche grazie ai diversi sconti che subisce la console di settimana in settimana.
Con un piazzato che, ormai, anche nelle stime più ottimistiche si avvicina alla metà di quello della rivale sicuramente non raggiunge ancora i fasti che si aspettava Microsoft, ma è ancora lontana dall’essere definita un fallimento e una buona serie di esclusive già uscite e in arrivo possono fare gola ai giocatori più esigenti, soprattutto se già fan del marchio. Anche il supporto delle terze parti per ora non sembra a rischio, quindi i fan di COD, AC e FIFA possono dormire sonni tranquilli, a patto di mettersi il cuore in pace sulla risoluzione.

2015: Odissea nello spazio

Il mantra che ci hanno ripetuto fino alla nausea è sempre lo stesso: i giochi usciranno nel 2015. Se non avete saputo resistere e una console ce l’avete già, probabilmente un senso glielo avete trovato, anche solo come lettore di video o come soprammobile particolarmente costoso. Al momento entrambe hanno dei punti a sfavore e qualche punto a favore ma, se siete interessati ai giochi (come è giusto che sia su una console), la soluzione più pratica sembra essere quella di aspettare il nuovo anno per vedere le prossime uscite che possano gratificare un po’ l’occhio e, possibilmente, qualche taglio di prezzo per gratificare anche il portafoglio.