Hardware-Test

SoundCore Liberty 2/Liberty 2 Pro

di: Ivan Caregnato

Posso dire di aver seguito l’intera evoluzione dei prodotti TWH (True Wireless Headphones) SoundCore, dal primo “esperimento” con crowdfunding tramite il marchio Zoho alla prima serie Liberty, seguita poi da altri modelli che hanno sempre riscosso pareri favorevoli da parte degli utenti. Ecco quindi che l’uscita della seconda generazione di Liberty, tramite i modelli Liberty 2, Liberty 2 Pro e Liberty 2 Air mi trova molto preparato sull’argomento e curioso di testare le novità annunciate per questi nuovi modelli. Dopo una prova durata un mesetto circa, giusto il tempo di scaricare completamente le batterie, eccovi narrata la mia esperienza con Liberty 2 e Liberty 2 Pro.

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Personalmente mi sono sempre trovato molto bene con i prodotti SoundCore, siano essi speaker che cuffie over o in-ear. C’è da dire che complessivamente si sono dimostrati sempre prodotti molto validi, venduti ad un prezzo accattivante ma ai quali mancava sempre quel piccolo passo per essere veramente eccellenti. Purtroppo, ve lo anticipo già, anche a questa seconda generazione della serie Liberty dal mio punto di vista manca un piccolo dettaglio per renderle veramente fantastiche, procediamo comunque con ordine.

Rispetto ai precedenti modelli, il form-factor si discosta completamente da quanto visto finora, prendendo più di uno spunto dalla serie WF-1000X della Sony, a mio avviso le migliori TWH sul mercato. La linea è quindi più affusolata e meno “cicciona”, dando quel tocco di fascia alta che male non fa. Esteticamente le differenze tra la serie PRO e quella normale riguardano esclusivamente la finitura e colore, anche se entrambe ne escono tranquillamente alla grande da questo punto di vista: anche se stiamo parlando comunque di auricolari che si assestano sulle 80/100 euro, quindi non proprio economiche, l’impressione vista da fuori è che si stia indossando qualcosa di decisamente più costoso. È pur vero che io alle AirPods, a dispetto del prezzo “Premium”, non darei manco un euro da punto di vista del design, quindi ogni cosa è sempre opinabile quando si tratta di gusti personali, per l’appunto.

Anche la custodia, che funge sempre da ricarica, ha avuto uno step importante dal punto di vista del design: tanto per iniziare è diventata “ovale”, con lo sportello che scorre in avanti per aprirsi al posto dell’apertura a scrigno che abbiamo visto nei modelli passati. Fortunatamente anche l’aggancio delle cuffiette sembra questa volta fatto meglio: spesso con i modelli testati in precedenza, specie con le Air, mi è capitato di ritrovarmi delle cuffie completamente scariche perché non avevano aderito bene i contatti o si erano staccati per qualche movimento brusco della borsa. L’impressione è che questa volta il lavoro sia stato fatto decisamente meglio. Tra PRO e normale, cambia unicamente la finitura opaca a favore delle PRO, resta invece lucida quella delle Liberty. Visto che siamo sull’argomento, ci ho messo circa un mese a scaricare completamente la versione PRO (32 ore complessive dichiarate con 2 ore di utilizzo garantito da una carica di soli 10 minuti), usandole 1 ora ogni giorno in palestra. L’autonomia è decisamente ottima e vi permetterà di non pensarci proprio a questa cosa. Fortunatamente ogni qualvolta accenderete le cuffie, una voce femminile vi aggiornerà automaticamente sullo stato della carica, in modo da ricordarvelo prima che sia troppo tardi.

Le cuffie suonano in maniera sublime, tenendo sempre presente a quanto sono vendute e che stiamo parlando di TWH, con pro e contro della cosa. Per la prima volta un prodotto SoundCore ha la certificazione aptX, il che migliora decisamente la qualità complessiva già a partire da codec con cui vengono passati i dati. Questo si tramuta poi in una resa sonora a mio avviso veramente stupefacente, che vi permette di cogliere tutto il sound stage dei vostri brani preferiti, facendovi cogliere anche strumenti che prima di allora magari non avevate neppure colto all’interno dell’arrangiamento. Il supporto al Bluetooth è invece assicurato fino al 5.0, con i vantaggi che questo porta (segnale stabile e consumi ridotti).

I bassi sono presenti ma non troppo tamarri, alti e medi ben calibrati. L’effetto, credetemi, è veramente WOW. Sono implementate funzionalità di Noise Cancelling solo sulla versione Pro ma, va detto, anche le Liberty 2 hanno un livello di isolamento buono vista la tipologia di cuffie (in-ear, che quindi isolano comunque il canale uditivo dall’esterno tramite gli adattatori in silicone presenti all’interno della confezione in buon numero di taglie e conformazioni).

Ho anche provato ad utilizzare la funzionalità all’interno dell’app di SoundCore che vi permette di creare un tracciato equalizzato basato sulle capacità di ascolto del vostro orecchio (chiamato HearID) e devo dire che l’ho trovato decisamente interessante: in poche parole dovete indossare le cuffie, recarvi in un ambiente insonorizzato o comunque molto silenzioso, ed iniziare ad ascoltare dei suoni di diverse frequenze su ciascun orecchio, dando o meno conferma del fatto che riuscite ad udirli o meno. Al termine, verrà generato un profilo per l’equalizzatore che dovrebbe rispecchiare fedelmente quello del vostro orecchio, presumo enfatizzando le frequenze che meno sono affini al vostro udito a scapito delle altre. In ogni caso, sia per la PRO che per la versione liscia, il risultato è decisamente ottimo. Non sono riuscito a cogliere differenze in grado di giustificare il premium price per le PRO, almeno dal punto di vista della resa sonora. Si equivalgono entrambe, generando un suono veramente godibile.

Segnalo che appena usciti questi due modelli, alcuni utenti hanno segnalato problemi di “background noise”, ovvero del suono di sottofondo quando ad esempio si mette in pausa una traccia audio: io non ne ho riscontrati per entrambi i modelli, va anche detto che probabilmente ho ricevuto delle revisioni aggiornate proprio per far fronte a queste segnalazioni.

Quello che meno mi è piaciuto è purtroppo il comfort una volta indossate: anche qui, è una questione personale e dovuta solo alla conformazione dell’orecchio che fortunatamente è diversa da persona a persona. Sta di fatto che tra le 7 coppie di gommini che vanno ad infilarsi dentro l’orecchio (EarTips) e le tre taglie di supporto che dovrebbero garantire stabilità facendo presa sul padiglione auricolare (EarWings), non sono riuscito a trovare nessuna combinazione che mi stesse comoda e salda allo stesso tempo. Non avevo avuto invece alcun problema con i modelli precedenti da questo punto di vista, il che mi dà enorme dispiacere perché pensavo che da questo punto di vista SoundCore avesse trovato la strada giusta. Se potessi trovare una causa, data la mia esperienza con questi prodotti, la indicherei verso la coppia di “ali” che dovrebbero garantire la stabilità facendo presa sul padiglione. La soluzione BOSE, per esempio, è ancora la migliore ma presumo a questo punto sia brevettata, dato che solo loro la propongono e le altre case presentano variazioni sul tema, con fortune alterne. Qui sono presenti solo 3 taglie; il problema è che sul mio orecchio la Medium non tocca la piega nell’orecchio e non vi fa presa (quindi devo continuamente rimettere in sede le auricolari), mentre la Large spinge troppo e mi crea dolore dopo qualche decina di minuti. Inserendo una quarta taglia, forse avrei trovato la soluzione ai miei problemi.

Lato comfort dei comandi, invece, sono stati risolti gran parte dei problemi segnalati nei precedenti modelli e si riesce finalmente a cambiare canzone o mettere in pausa senza provare dolore: hanno infatti inserito sempre un tasto meccanico (il touch sarebbe stato il top ovviamente) ma che fortunatamente si riesce a schiacciare senza procurarsi danni permanenti all’orecchio, dato che la pressione è verso il basso e non verso l’orecchio. La pressione, singola, doppia o tripla, è configurabile da app, anche se la opzioni selezionabili non sono poi tantissime.

Questa applicazione permette poi, tramite smartphone, di aggiornare il firmware delle cuffie, impostare l’equalizzatore tramite tantissimi preset selezionabili (oltre al già citato profilo personalizzato). Manca però la possibilità di personalizzare l’equalizzazione, feature che magari sarà aggiunta in futuro, chi lo sa.

Facendo quindi un sunto dell’esperienza avuta in questo mese con i modelli Liberty e Liberty PRO, non posso che consigliarvi entrambi questi prodotti. Il modello PRO non spicca a livello tecnico rispetto al modello base, se non per finiture premium della custodia/ricarica e delle cuffie stesse. Non ho notato questa marcia in più dal punto di vista audio, anche se entrambe offrono una esperienza fantastica una volta indossate. Le Liberty “lisce” non hanno alcun sistema di Noise Cancelling mentre le Pro si, e funziona decisamente bene tanto è vero che una volta indossate i rumori esterni scompariranno quasi del tutto (a bordo piscina, con bambini chiassosi nelle vicinanze, si sono comportate egregiamente).

Non posso dire che siano indicate per l’attività fisica (del resto solo le Liberty 2 sono certificate IPX5, le Pro solo IPX4), ad ogni modo se faceste solo pesi in palestra non dovreste avere problemi. Se correte o vi muovete facendo esercizi a corpo libero, invece, meglio rivolgersi ad altri prodotti più adatti.

L’unico appunto che mi permetto di fare riguarda solo il comfort, che reputo però sullo stesso livello di importanza della resa sonora: non le ho trovate per nulla comode, specie per il fatto di non aver trovato le misure corrette tra i tanti adattatori presenti all’interno della confezione. Fortunatamente molti di voi avranno orecchi che invece si adatteranno perfettamente alle misure disponibili e potranno godersi un paio di TWH fantastiche sotto ogni aspetto. Il consiglio mio è quindi quello di provarle qualche giorno, se vi viene offerta la possibilità, prima di acquistarle.