Hands-On

For Honor Closed Beta

di: Luca Saati

Di For Honor ne abbiamo parlato qualche mese fa, più precisamente era il mese di Settembre quando Ubisoft mise a disposizione una closed alpha per permettere a una manciata di giocatori di provare il comparto multiplayer dell’atteso gioco e raccogliere così importanti feedback in vista del lancio previsto per il prossimo 14 Febbraio. A poche settimane dall’uscita, Ubisoft ha organizzato una nuova fase di test per mettere a ferro e fuoco i server di gioco e allo stesso tempo raccogliere gli ultimi feedback e apportare così gli ultimi accorgimenti. Vediamo com’è andata.

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Server da forgiare

Capita spesso durante una fase beta che i server mostrino il fianco dinanzi al sovraccarico di utenti che prendono d’assalto il gioco. For Honor non fa eccezione e a dirla tutta non ci stupiamo più di tanto: durante le prime 24 ore siamo incappati in diversi problemi di errore come matchmaking bloccati e partite che addirittura non si avviavano. Gran parte dei problemi sono stati poi risolti dopo una manutenzione che ha garantito un’esperienza decisamente più fluida. In vista del lancio dunque siamo fiduciosi sulla stabilità dei server e del netcode, l’unico nostro dubbio riguarda l’affidarsi alla connessione peer-to-peer con il rischio di interrompere una partita nel momento in cui l’host l’abbandona con conseguente migrazione per riprendere a giocare.

Le modalità di gioco proposte sono le tre che abbiamo già avuto modo di provare nella closed alpha, e le sensazioni pad alla mano sono più o meno le stesse avute qualche mese fa. Da segnalare un bilanciamento migliore con l’attacco spezza guardia meno efficace e più difficile da portare a compimento. Fatta eccezione per questa buona notizia, la closed beta non ha fatto altro che rafforzare le nostre convinzioni e paure: da una parte abbiamo un combat system estremamente tecnico che nelle modalità 1v1 e 2v2 riesce a esprimere il meglio di sé, dall’altra abbiamo Dominio (4v4) che, pur rappresentando la modalità principale, perde un po’ di profondità per via del caos che si crea in particolar modo nella zona centrale della mappa.

Tra le novità provate in questa sede segnaliamo la presenza di due nuovi personaggi per ciascuno dei tre schieramenti e la “Guerra delle Fazioni”. Su quest’ultima ci arriveremo tra poco, prima concentriamoci un attimo sui vari personaggi. Tre di questi sono la classica via di mezzo, ovvero personaggi molto versatili adatti a ogni stile di gioco grazie alla discreta agilità e potenza. Tra le fila dei Cavalieri e dei Vichinghi figurano anche un eroe corazzato equipaggiato con scudo ma molto pesante e poco agile e scattante. La risposta dei Samurai a questi due personaggi si chiama Nobushi, personaggio molto veloce equipaggiato con un’arma adatta per tenere il nemico a distanza e perfetta per attacchi mordi e fuggi. Agili e scattanti come Nobushi anche altri tre personaggi, tuttavia le loro armi consentono di affrontare gli avversari in modo più tradizionale. Con quest’ultimi però si deve puntare maggiormente sulle schivate e su attacchi imprevedibili con la gestione della guardia (e conseguente direzionamento dei colpi offensivi) che resta solo per pochi secondi in una delle tre direzioni. Quanto provato finora è solo un assaggio, ma possiamo ritenerci già adesso molto soddisfatti dalla varietà degli eroi considerando che nei trailer del gioco abbiamo potuto dare uno sguardo a personaggi non ancora provati nelle due fasi di test.

Ultima parentesi per “Guerra delle Fazioni” una modalità asincrona che vede i tre schieramenti lottare per il controllo del territorio. In pratica all’inizio del gioco vi viene chiesto per quale delle tre fazioni lottare e renderle onore partita dopo partita. Ogni sei ore il gioco fa un resoconto aggiungendo o togliendo il territorio alle fazioni in base ai risultati ottenuti. Si tratta di un’aggiunta piacevole che aggiunge un po’ di brio al conflitto. Da segnalare infine le solite sfide giornaliere per ottenere soldi e punti esperienza aggiuntivi.

In conclusione

For Honor si conferma un titolo promettente e dal grande potenziale grazie al suo sistema di combattimento tecnico e ai suoi personaggi che richiedono una certa pratica per poter essere padroneggiati al meglio. Il dubbio vero e proprio rimane legato alle modalità: le tre proposte sono poche e rischiano di arrivare col fiato corto se non accompagnate da qualche altra novità. Nel pacchetto completo andrà poi valutata anche la campagna singleplayer che, ci auguriamo, non si limiti a fare semplicemente da tutorial in vista del multiplayer. Il 14 Febbraio è vicino, a noi non ci resta che incrociare le dita e forgiare le nostre armi.