Anteprima

Ghost Recon Future Soldier

Ghost Recon è una di quelle serie che fanno breccia in un gruppo di utenti per ferirli così mortalmente da diventare leggenda. Con delle radici lunghe quasi dieci anni e qualche altalenante risultato, la simulazione militare che lega il proprio nome a quello dello scrittore Tom Clancy è pronta a tornare in grande spolvero.

di: Pasquale "corax" Sada

Ghost Recon è una di quelle serie che fanno breccia in un gruppo di utenti per ferirli così mortalmente da diventare leggenda. Con delle radici lunghe quasi dieci anni e qualche altalenante risultato, la simulazione militare che lega il proprio nome a quello dello scrittore Tom Clancy è pronta a tornare in grande spolvero. Era lecito attendersi un salto di qualità non indifferente dopo un’assenza lunga quasi quattro anni, visto che l’abbozzo visto su Wii non ha le carte in regola per essere considerato un vero e proprio esemplare di questo brand. Non è rappresentativo, non è divertente e soprattutto è sviluppato con troppa superficialità per considerarlo anche solo un antipasto, vista la qualità che trailer e indiscrezioni hanno dimostrato.

Tom Clancy’s Ghost Recon: Future Soldier si è dimostrato sin da subito un titolo particolare, ostico e complicato da gestire, quasi sull’orlo di autodistruggersi per la smania di rinnovarsi a tutti i costi, rincorrendo una linea di sviluppo che non rientrava assolutamente nello stile della serie. Troppa co-op, troppa poca tattica e troppe sparatorie che, seppur spettacolari, hanno crepato definitivamente l’iniziale entusiasmo dei fan. Un drappello forse non eccessivamente nutrito, ma solido e coerente con i propri desideri.
È a questo punto che le qualità del team di sviluppo e la pazienza dei seguaci è stata messa alla prova. Dopo le scioccanti immagini dell’E3 2010, sono arrivati una serie di rinvii che facevano da spia ad una nuova strada che Ubisoft stava aprendo per la squadra Ghost Recon, fino al 2011 quando ci siamo trovati di fronte ad un titolo in grado di innovare ma nel contempo tenere salde le briglie di una situazione che rischiava di sfuggire ad ogni controllo. Future Soldier è uno stealth militare in cui l’approccio alla battaglia è ragionato, grazie al nuovo sistema di camuffamento ottico che garantirà ai soldati la possibilità di silent kill stilose. Certo è che il prossimo futuro di Ghost Recon sarà un gioiellino d’avanzata tecnologia anche se ancora da perfezionare. Non mancheranno, quindi, una serie di indicazioni collaterali pronte a rendere gli scontri più bilanciati, evitando una fastidiosa sensazione di super-potenza. Ovviamente le armi, completamente customizzabili e potenziabili a piacere, ce la mettono tutta per restituire un feeling quasi divino, ma in ogni caso l’uso del cervello è altamente consigliato, soprattutto quando si tratta di sfruttare le coperture messe a disposizione nei vari scenari, che purtroppo per noi non dureranno in eterno. Mobilità, velocità e riflessi per sottrarsi al fuoco nemico in un campo di battaglia dinamico e affollato. Non a caso Ubisoft ha pensato bene di darci come supporto i classici droni che in questo capitolo rivestiranno un’importanza sempre maggiore con soluzioni tattiche prima impossibili. Meccaniche di gioco che, quindi, vogliono mantenere integro il contatto con la natura della serie, senza perdere però di vista il panorama videoludico del momento. Scattante, ragionato e un po’ marpione in alcune soluzioni, questo Tom Clancy’s Ghost Recon Future Soldier prova seriamente a non scontentare nessuno. Un vero rischio, se si pensa che, di solito, operazioni di questo tipo finiscono per non accontentare nessuno.

Una sicurezza, invece, l’impianto narrativo che mette in scena i soliti cliché alla Tom Clancy: tanta spettacolarità, fantapolitica e azione a tutto spiano. L’inizio è il solito: forze ultranazionaliste russe hanno preso il controllo dell’Est Europa e minacciano l’intero globo. Quattro Ghost dovranno quindi farsi strada tra polvere e proiettili per mettere fine a questo delirio. Stiamo parlando di una girandola che ci sbatterà dalla Norvegia all’Est asiatico fino, ovviamente, alla grande madre Russia.
Insomma, le emozioni non mancheranno, né tanto meno gli intrecci geopolitici che tanto piacciono agli appassionati della serie. Un groviglio di fuoco e parole che varrà, siamo sicuri, il prezzo del biglietto.

Roger that soldier!

Tom Clancy’s Ghost Recon Future Soldier avrà come di consueto un’immancabile modalità multiplayer che si focalizzerà sulle meccaniche cooperative. Stiamo parlando, se non del cuore dell’esperienza generale, quanto meno di un’arteria davvero importante. Sebbene di questa inedita modalità sia stato svelato davvero poco, Ubisoft ha rivelato che si concentrerà sopratutto sulla cooperazione tra giocatori che dovranno coadiuvarsi per rendere maggiormente efficiente la propria manovra d’attacco. Insomma, un pizzico del classico sapore Ghost Recon anche nei bit che attraversano la rete: gestire la propria squadra, tenersi in contatto e mantenersi vivi. Poche semplici regole che, però, funzionano da cardini per un’esperienza appagante ed immersiva. È quasi impossibile dire adesso cosa sarà Tom Clancy’s Ghost Recon: Future Soldier. Certo è che, dopo lo spavento iniziale, si presenta con un pacchetto di tutto rispetto mantenendo fede al cuore di una serie ormai leggendaria. Ci sono state delle innovazioni, alcune sostanziali, altre meno, ma quel che conta è restituire quelle situazioni adrenaliniche, ragionate e d’effetto che hanno allietato tantissime ore di gioco per i fan della serie.